
È arrivato il via libera definitivo al decreto bollette 2022, che è stato approvato anche in Senato con 207 favorevoli e 38 contrari. Le principali novità riguardano il fotovoltaico, i consumi di energia e, immancabilmente, anche il superbonus. Scopriamo tutte le ultime notizie.
Superbonus
Il decreto bollette 2022 interviene anche per correggere il sistema della cessione dei crediti legata al superbonus e gli altri bonus edilizi. Un emendamento introdotto alla Camera, nel dettaglio, porta da tre a quattro il numero delle cessioni possibili. Al governo, inoltre, viene chiesto anche di valutare una proroga del superbonus fino alla fine dell'anno per le abitazioni unifamiliari (attualmente la scadenza prevista è fissata al 30 giugno).
Fotovoltaico
Viene facilitato anche il procedimento per installare i pannelli solari sui tetti. In tema di fotovoltaico, infatti, il decreto bollette 2022 stabilisce che i lavori di impianto di tali dispositivi saranno considerati interventi di manutenzione ordinaria e non più subordinati a permessi, autorizzazioni "o atti amministrativi di assenso".
Non solo, il Gestore dei servizi energetici è tenuto ad acquistare energia dagli impianti rinnovabili con contratti di ritiro e vendita di lunga durata, pari ad almeno tre anni, per poi destinarla con prezzi agevolati in priorità ai clienti industriali energivori, alle piccole e medie imprese e ai clienti localizzati in Sicilia e Sardegna.
Bollette
Il decreto bollette 2022, di fatto, azzera gli oneri di sistema sia per le utenze domestiche, sia per le imprese, confermato il taglio dell'Iva sul gas: la misura vale per il secondo trimestre del 2022.
Inoltre, per le imprese energivore e gasivore che hanno visto decollare i costi a seguito dei rincari è previsto un sostegno ad hoc, un credito di imposta, pari al 20% per le imprese a forte consumo di energia elettrica e al 15% per quelle a forte consumo di gas naturale.
Consumo di energia e condizionatori
Il decreto bollette 2022 stabilisce anche che dal 1º maggio scatta una stretta sul consumo di energia per l’utilizzo dei condizionatori negli edifici pubblici. Nel dettaglio, tali dispositivi non possono portare la temperatura degli edifici al di sotto dei 27 gradi (il margine massimo di tolleranza è di 2 gradi, fino a 27), anche in agosto. Durante l’inverno, invece, il limite da non superare sarà di 19 gradi (con tolleranza fino a un massimo di 21 gradi).
per commentare devi effettuare il login con il tuo account