
Confedilizia lancia un allarme costi. Nel mirino i controlli sugli ascensori. L’associazione ha fatto sapere che gli ulteriori interventi su questi impianti, previsti da uno schema di Dpr approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico, rischiano di annullare i risparmi dovuti all’abolizione della Tasi sulla prima casa.
La verifica straordinaria degli ascensori installati prima del 1999
Confedilizia ha spiegato che la verifica straordinaria degli ascensori installati prima del 1999 non solo non è prevista dalla direttiva europea, ma è anche inutile. Nel dettaglio, il presidente dell’associazione, Giorgio Spaziani Testa, ha detto: “Ogni sei mesi gli ascensori sono sottoposti alla manutenzione e ogni due anni alla verifica dell’Asl o dell’Arpa”. Adesso lo schema di Dpr per l’attuazione della direttiva 2014/33/Ue introduce un’ulteriore verifica straordinaria “attribuendo ai soggetti verificatori la facoltà di prescrivere una serie di costosi interventi a carico dei proprietari di casa”.
Il tipo di controlli
Il Dpr prevede controlli sulla precisione di fermata e livellamento tra cabina e piano; sulla presenza di illuminazione del locale macchine; sulla presenza ed efficacia dei dispositivi di richiusura delle porte di piano con cabina fuori dalla zona di sbloccaggio; sulla presenza di porte cabina; sul rischio di schiacciamento per porte motorizzate; sulla presenza del dispositivo di comunicazione bidirezionale in caso di intrappolamento in cabina; sull’illuminazione della cabina.
Il rischio costi
Se da un lato il Ministero ha sottolineato che “i requisiti da verificare e che potrebbero essere quindi oggetto di intervento sono stati individuati in modo proporzionato e selettivo e, quindi, non possono determinare spese eccessive”, secondo Confedilizia “la spesa per questi controlli annullerebbe in un colpo solo gli effetti dell’abolizione della Tasi”.
Spaziani Testa ha spiegato: “In media le famiglie italiane hanno versato per la tassa sui servizi indivisibili poco meno di 200 euro. Il costo della ‘tassa sull’ascensore’ potrebbe ampiamente superare tale cifra”. Una stima della spesa è difficile da fare, i costi dipendono infatti dal singolo ascensore e dal numero di condòmini che si ripartiranno la spesa per assicurare la sicurezza dell’impianto. Secondo l’associazione, però, la sicurezza è solo un pretesto.
L’appello a Matteo Renzi
Confedilizia ha così lanciato un appello al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e ha chiesto l’eliminazione della “tassa sull’ascensore” che riguarderebbe un gran numero di cittadini. Secondo Assoascensori, infatti, almeno il 60% degli ascensori in servizio è in funzione da più di 20 anni e quasi il 40% da oltre 30 anni.
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