Quando il proprietario di un immobile viene a mancare, tra gli adempimenti c’è il pagamento dell’Imu
Commenti: 0
IMU
canva.com

Quando muore il proprietario di un immobile, il bene passa in successione agli eredi testamentari. In assenza del testamento, il lascito ereditario dell’immobile è regolamentato dal Codice Civile. Quando si verifica una simile situazione, gli eredi sono soggetti al trasferimento dell’immobile, oltre che all’obbligo di adempiere ad una serie di spese fiscali. Tra queste c’è il pagamento dell’Imu sulla seconda casa ereditata.

Chi paga l’Imu sulla casa ereditata

L’Imu è l’Imposta Municipale Unica che deve essere versata al Comune in cui è sito l’immobile. Non deve essere pagata da chi è proprietario di un immobile che utilizza come abitazione principale, fatta eccezione per gli immobili di lusso. Al contrario, è necessario provvedere al pagamento dell’Imu per le seconde case, comprese le case in successione.

Il pagamento dell'Imu per la seconda casa ereditata spetta agli eredi del proprietario defunto. Ad essi, infatti, compete il pagamento dell’imposta, in nome proprio, dal giorno del decesso e per gli anni a venire. Come stabilito dal Codice Civile, l’erede o i coeredi che hanno ricevuto in successione un immobile devono provvedere al pagamento di debiti e pesi ereditari in proporzione delle loro quote ereditarie, salvo diverse indicazioni testamentarie.

Coniuge superstite e diritto di abitazione

Se il proprietario dell’immobile, prima del decesso, non ha redatto alcun testamento, il Codice Civile stabilisce che il pagamento Imu casa in successione spetti al coniuge ancora in vita. Tuttavia, se il coniuge esercita il diritto di abitazione, cioè continua a vivere nell’immobile come abitazione principale, è esente dal pagamento dell’imposta.

Al contrario, se non risiede nell’immobile o non abita materialmente nell’immobile ereditato, il coniuge è obbligato al pagamento dell'Imu per la seconda casa ereditata. Questa condizione esclude tutti gli altri coeredi dal versamento dell’imposta, anche se vantano una quota sull’immobile.

Imu casa ereditata abitata dalla madre

Tra i tanti possibili scenari per l’eredità di casa c’è anche quello per il quale si eredita un immobile per decesso del padre ma la madre continua a vivere nell’abitazione di famiglia di sua proprietà. Anche in presenza di altri eredi, non è richiesto che questi, nel caso specifico i figli, paghino l'Imu.

L’Imu per una casa ereditata dai figli e abitata dalla madre, infatti, deve essere pagata dalla madre. Secondo la normativa di riferimento il pagamento dell'Imu spetta a chi esercita il diritto di utilizzo dell'abitazione, che in questo caso è la madre, coniuge superstite. Solo nel caso in cui la casa sia la residenza principale del coniuge superstite, quest'ultimo non è tenuto a pagare l'Imu, a meno che l'immobile non rientri nella categoria di lusso o di pregio.

Tuttavia, nel caso in cui la madre decida di lasciare la casa, l'obbligo del pagamento dell'Imu passerà agli eredi e, quindi, i figli eredi dovranno calcolare la quota di possesso della casa e procedere al pagamento dell'Imu in base a tali quote. In sintesi, i figli che ereditano una casa in cui vive la madre sono esentati dal pagamento dell'Imu (che spetta alla madre).

Gli altri eredi

Se, alla morte del proprietario dell’immobile, nessuno esercita il diritto di abitazione, il pagamento Imu seconda casa ereditata spetta a tutti gli altri eredi. La legge stabilisce che ciascun erede è tenuto a versare al Comune solo una parte dell’Imposta Municipale Propria, ovvero quella corrispondente alla propria quota di proprietà sull’immobile.

Ciò significa che, se uno degli eredi non versa la propria quota, tutti gli altri non ne subiscono le conseguenze. Tuttavia, se i successori si accordano per assegnare l’immobile ereditato ad uno solo tra gli eredi, è su quest’ultimo soggetto che grava il pagamento Imu casa in successione.

Imu casa ereditata non abitata

Ma a chi spetta il pagamento dell’Imu per una seconda casa ereditata e non abitata? Nel caso gli eredi siano più di uno, ad esempio tre fratelli, e con quote identiche il pagamento dell’Imu spetterà a tutti e tre i fratelli in quote uguali nella misura del 33% dell’importo ciascuno. Nel caso di fratelli con percentuali diverse di eredità, invece, l’Imu dovrà essere pagata a seconda delle quote percentuali di eredità.

La casa ereditata diventa seconda casa?

La casa ereditata diventa seconda quando si possiede già un immobile adibito ad abitazione principale. In questo caso, quindi, il bene ricevuto in eredità diventerà automaticamente seconda casa e quindi sarà dovuto il pagamento dell’Imu.

Potrebbe interessarti anche:

Quando gli eredi non pagano l'Imu?

Nel caso in cui il proprietario dell’immobile non abbia fatto testamento prima del decesso, il Codice Civile stabilisce che il pagamento Imu spetti al coniuge ancora in vita. Tuttavia, se il coniuge esercita il diritto di abitazione, cioè continua a vivere nell’immobile come abitazione principale, è esente dal pagamento dell’imposta.

Chi paga l'Imu dopo la successione?

Per l’anno in corso, gli eredi devono pagare l'Imu per tutti i mesi in cui gli immobili erano ancora di proprietà del proprietario dell’immobile defunto. Gli eredi, quindi, dovranno pagare le imposte per i restanti mesi dell'anno a nome proprio.

Come devono pagare l'Imu gli eredi?

Gli eredi devono pagare l'Imu su case ereditate in proporzione alla quota dell'immobile ereditata. Ciò significa che se, ad esempio, l’importo Imu da versare è di 600 euro annui e gli eredi sono tre, devono pagare 200 euro a testa. Il pagamento Imu, inoltre, è dovuto proporzionalmente alla quota e ai mesi dell'anno nei quali si è protratta la condizione di possesso.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account