
Con le nuove aliquote Irpef 2022 previste dalla riforma fiscale inserita nella legge di bilancio 2022 tutti i contribuenti otterrano un risparmio, ma l'entità sarà più significativa per le fasce di reddito medio alte, tra 30 e 50 mila euro. Vediamo cosa cambia con la nuova tabella delle aliquote Irpef 2022 e chi ci guadagna, grazie al calcolo e alle simulazioni di Giovanni Intrigliolo, dottore commercialista e revisore legale iscritto presso ODCEC Milano.
La circolare delle Entrate del 18 febbraio 2022
Dal 1° gennaio 2022 con il varo della prossima legge di Bilancio entrerà in vigore la nuova IRPEF a 4 aliquote (23%, 25%, 35% e 43%) al posto delle cinque attualmente in vigore, la soppressione dell’aliquota del 41% con la rimodulazione delle soglie di reddito dei vari scaglioni (fino a 15 mila euro, da 15 a 28 mila, da 28 a 50 mila e oltre 50mila) e il riordino delle detrazioni, alle quali è affidato il compito di garantire il meccanismo della progressività dell’imposta.
Tutti i contribuenti otterranno un risparmio ma l’entità sarà più significativa per le fasce di reddito medio-alte, tra 30 e 50mila euro. La progressività, stando almeno alle prime simulazioni, viene migliorata eliminando, o riducendo, alcuni bruschi salti di aliquota media, in particolare nel passaggio dal 27 al 38 per cento.
Tra le novità più importanti vi è la soppressione delle detrazioni per i figli a carico fino a 21 anni, che da marzo saranno inglobate nel nuovo assegno unico. Si tratta di un cambiamento importante, non solo perché l’importo dipende dall’età del figlio ma anche perché sarà necessario presentare l’ISEE. Per capire quanto sarà possibile risparmiare, ne parliamo con Giovanni Intrigliolo, Dottore commercialista e revisore legale iscritto presso ODCEC Milano.
La tabella delle aliquote Irpef 2022
“Lo scopo finale della riforma è quello di ottenere una riduzione complessiva della pressione fiscale, di cui è possibile evidenziare alcuni effetti elaborando una semplice tabella. Da una prima lettura dei dati esposti, appare evidente la concentrazione dei maggiori risparmi d’imposta nominali (compresi tra 300 e 900 euro circa all’anno) nella fascia dei redditi “medio-alti”, ossia quelli compresi tra 30 e 50 mila euro annui. La scelta di voler premiare tale fascia sembrerebbe essere stata condizionata dai dati provenienti dalle statistiche fiscali, secondo i quali solo un contribuente su 18 dichiara redditi più elevati”.

*La simulazione non considera i vari sconti d’imposta che saranno introdotti dalla nuova curva delle detrazioni ma tiene esclusivamente conto dei valori nominali delle nuove aliquote
Chi ci guadagna
“I redditi fino a 15 mila euro sembrerebbero, in apparenza, non beneficiare di alcun vantaggio, ma tutti coloro che si trovano in questa fascia dovrebbero conseguire maggiori risparmi rispetto alla situazione attuale (stimabili in circa 350 euro) per via dell’applicazione della nuova curva delle detrazioni d’imposta”, precisa il professionista.
“Per coloro che hanno un reddito annuo compreso tra 50 e 55 mila euro, il risparmio previsto sarebbe di circa 700 euro, tenendo conto dell’effetto combinato della rimodulazione di aliquote e scaglioni e della nuova scala di detrazioni. Occorre poi evidenziare l’annunciato innalzamento della detrazione base da 1.880 a 3.100 euro e il mantenimento del “Bonus Renzi-Garavaglia”per i redditi sotto i 15 mila euro, per evitare la loro esclusione dai vantaggi della riforma a causa della relativa IRPEF troppo bassa”.
Anche per quanto riguarda le fasce di reddito più basse, la riforma offre dei benefici interessanti. “Sono state previste modifiche migliorative anche per la cosiddetta No-tax area, ossia per quella soglia di reddito entro la quale l’imposta dovuta è azzerata dalle detrazioni spettanti, che verrà innalzata fino a 8.500 euro annui”. In pratica, aggiunge Intrigliolo, “i titolari di un reddito fino a quell’ammontare beneficeranno di uno sconto d’imposta di 1.955 euro, esattamente pari all’IRPEF lorda dovuta.
Ma l’effetto concreto delle nuove misure si vedrà solo a partire dalle buste paga e dalle pensioni di marzo 2022, decisione assunta anche per consentire l’adeguamento dei software gestionali da parte degli addetti ai lavori, ma con un conguaglio per coprire anche i primi due mesi del nuovo anno”.
Calcolo risparmio aliquote Irpef
Per capire, quindi, a quanto potrebbe ammontare il risparmio per i diversi scaglioni di reddito a seguito della riforma delle aliquote, è possibile consultare le seguenti tabelle elaborate dal professionista che abbiamo consultato. Per ogni tabella, l’aliquota media esprime il livello medio di IRPEF lorda associato a ciascun reddito imponibile.
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