A livello nazionale il totale degli investimenti ammessi a detrazione ammonta a 65 miliardi di euro
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Come di consueto, l’Enea ha pubblicato i dati relativi al superbonus 110 per cento, che dal 2023 è passato al 90 cento per chi non ha presentato la Cilas entro il 25 novembre 2022. Cosa dicono i numeri di gennaio? Come sta cambiando l’interesse nei confronti di questa agevolazione introdotta dal decreto Rilancio? Qual è l’impatto delle nuove regole? È in atto un rallentamento? Vediamo cosa racconta il report mensile e cosa sta accadendo sul fronte dei condomini e delle unifamiliari.

I dati Enea sul superbonus 110 per cento tengono conto del numero di asseverazioni caricate sul sito dedicato; del valore assoluto degli investimenti ammessi alla detrazione; dei valori assoluti e percentuali dei lavori già completati. Sono inoltre specificati i dati per i lavori relativi a condomini, edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti.

Secondo quanto indicato dal report dell’Enea, a quanto pare con l’inizio del nuovo anno il superbonus 110 per cento ha subito una frenata. Ad avere un impatto sull’appeal dell’agevolazione ci sono le nuove regole, che hanno causato un rallentamento soprattutto per le unifamiliari.

superbonus 110
Enea

Per gli interventi in condominio il valore medio dell'investimento è pari a 594.891,80 euro (al 31 dicembre 2022 era pari a 598.813,24 euro), per efficientare gli edifici unifamiliari il valore medio dell'investimento è invece pari a 113.845,67 euro (al 31 dicembre 2022 era pari a 113.757,98 euro), infine per i lavori sulle unità immobiliari funzionalmente indipendenti il valore medio dell'investimento è pari a 96.877,90 euro (al 31 dicembre 2022 era pari a 97.009,89 euro).

Nel dettaglio, i dati Enea sul superbonus 110 per cento pubblicati il 31 gennaio 2023 indicano che a livello nazionale il totale degli investimenti ammessi a detrazione è stato di oltre 65 miliardi di euro per un costo di circa 72 miliardi di detrazioni fiscali. A gennaio è stato registrato un aumento di 3 miliardi. Si tratta di un aumento più contenuto rispetto al mese scorso.

A fine dicembre 2022 il totale degli investimenti ammontava 62 miliardi di euro, a fine novembre a oltre 58 miliardi di euro, a fine ottobre a circa 55 miliardi di euro, a fine settembre a circa 51 miliardi di euro, a fine agosto a circa 43 miliardi, a fine luglio a 39,7 miliardi, a fine giugno a 35,2 miliardi, a fine maggio a 30,6 miliardi, a fine aprile a 27,5 miliardi, a fine marzo a 24 miliardi di euro e a fine febbraio a 21 miliardi di euro.

Il totale degli investimenti che hanno interessato i condomini sono stati 30,4 miliardi di euro, quelli che hanno interessato gli edifici unifamiliari sono stati 24,4 miliardi di euro e quelli che hanno interessato le unità immobiliari funzionalmente indipendenti sono stati 10,2 miliardi di euro. 
I cantieri aperti sono stati 372.303, di cui 51.247 nei condomini, 215.105 negli edifici unifamiliari e 105.945 nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
 

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