Le ultime modifiche al superbonus 110, contenute nel decreto sulla cessione del credito, non frenano il bonus per la riqualificazione energetica della casa. Secondo l'ultimo report di Enea, aggiornato a marzo 2023, infatti, sono stati circa 72,2 miliardi di euro gli investimenti ammessi a detrazione, mentre poco più di 58 miliardi i lavori conclusi che hanno avuto accesso all'agevolazione fiscale
Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ogni anno mese pubblica i dati sull'andamento del superbonus. Nonostante la detrazione nel corso del 2023 sia passata da una percentuale del 110 a quella del 90 non ha esaurito la sua spinta. I dati sono stati illustrati anche nel corso di un'audizione in Commissione Bilancio alla Camera.
Chi ha usufruito del superbonus
Tra il 31 marzo 2022 e il 31 marzo 2023 dalle asseverazioni risulta un aumento medio per ogni regione dei cantieri aperti pari al 65%. Il numero di cantieri aperti è infatti pari a 403.809. Le Regioni che ne hanno più usufruito, infatti, sono Veneto e Friuli Venezia Giulia, mentre agli ultimi posti figurano Liguria e Sicilia. Non c'è neanche una relazione diretta con il reddito pro capite. La Lombardia è la prima regione in valore assoluto di tutte le asseverazioni ed ha un reddito pro capite alto, ma subito dopo si collocano Trentino e Valle d'Aosta. Regioni come Emilia Romagna e Piemonte, con un reddito pro capite elevato, vengono dopo per numero di interventi eseguiti.
È stato realizzato il 79,8% dei lavori: gli investimenti legati a lavori conclusi, quindi, sono pari a 58 miliardi di euro. Queste ristrutturazioni hanno prodotto detrazioni per quasi 64 miliardi di euro.
Principali interventi del superbonus 110
I principali interventi per i quali il superbonus è stato utilizzato sono relativi all'isolamento dell'involucro (che è stato eseguito su 116 milioni di metri quadrati), alla sostituzione di infissi e alla sostituzione di impianti di climatizzazione con pompe di calore elettriche e sistemi idrici. Da questi interventi si stima un risparmio energetico di 10.000 gigawatt l'anno.
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