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Stretta in arrivo per le agevolazioni fiscali che fanno parte del pacchetto regime impatriati. La Manovra 2024, infatti, interviene per modificare requisiti, tempistiche e sgravi. Rispetto all’ultima versione, che era stata introdotta con la legge di Bilancio 2020, le detrazioni saranno meno vantaggiose e la platea dei potenziali beneficiari si riduce. Scopriamo tutte le novità in vigore dal 1° gennaio 2024 e chi potrà fruire del nuovo regime impatriati.

Le novità del regime impatriati 2024

Cambiano le regole del nuovo regime impatriati 2024. Ai lavoratori dipendenti o autonomi che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia sarà riconosciuto, dal 1° gennaio 2024, un nuovo regime agevolato. La durata massima consentita sarà di 5 anni, entro cui poter beneficiare di una riduzione della tassazione del 50%, entro un limite di reddito agevolabile pari a 600.000 euro.

Il regime impatriati richiede, da parte dei lavoratori, requisiti di elevata qualificazione o specializzazione e non devono risultare residenti in Italia nei tre periodi d’imposta precedenti al conseguimento della residenza. I lavoratori impatriati dovranno restituire le agevolazioni, pagando gli interessi, se non mantengono la residenza fiscale nei cinque anni successivi. Invariate le disposizioni per i ricercatori, professori universitari e lavoratori dello sport già previste.

Sono molti i cambiamenti rispetto alla precedente formula, che prevedeva uno sconto del 70% dell’imponibile Irpef (che saliva al 90% per chi trasferiva la residenza nel Mezzogiorno) per 5 periodi d’imposta, più ulteriori 5 agevolati al 50% nel caso entro i primi 5 anni dal trasferimento si acquistasse una prima casa o si fosse diventati genitori e quindi con un figlio a carico.

Quando scatta il regime impatriati 2024

Il decreto Anticipi, collegato alla Manovra 2024, prevede che il nuovo regime impatriati entri in vigore dal 1° gennaio 2024. Ma attenzione, perché visto che per ottenere la residenza fiscale in Italia nel 2023 occorrono almeno 183 giorni di presenza, di fatto, la possibilità di beneficiare al vecchio regime impatriati spetta solo ai contribuenti rientrati prima del 2 luglio 2023.

A chi spetta il regime impatriati 2024

Dal 1° gennaio 2024, possono beneficiare del regime impatriati 2024 i lavoratori che trasferiranno la loro residenza fiscale italiana e che, risultino residenti all’estero, nelle ultime tre dichiarazioni dei redditi. Le agevolazioni, inoltre, si applicano entro il limite di 600.000 euro. Entrando più nel dettaglio, ecco i requisiti necessari:

  • non essere stati fiscalmente residenti in Italia nei tre periodi d’imposta precedenti al trasferimento della residenza in Italia e sottoscrivere l’impegno a risiedere fiscalmente nel territorio dello Stato per almeno cinque anni;
  • il lavoro deve svolgersi in Italia con un nuovo rapporto di lavoro con un soggetto diverso da quello presso il quale il lavoratore era impiegato all’estero prima del trasferimento nonché da quelli appartenenti al suo stesso gruppo (non può beneficiare dell’agevolazione chi rientra in Italia per lavorare per la filiale italiana di un gruppo multinazionale, serve un cambio di datore di lavoro dall’estero all’Italia);
  • il lavoro deve svolgersi per la maggior parte del periodo d’imposta nel territorio italiano;
  • i lavoratori devono essere in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione come definiti dal decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 108, e dal decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206.

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