
Il sismabonus è un’agevolazione fiscale rivolta ai contribuenti che eseguono interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici, consiste nella detrazione di una parte delle spese sostenute dalle imposte in sede di dichiarazione dei redditi. Tuttavia, la percentuale di spesa detraibile può variare dal 50% all’85%, a seconda della tipologia di interventi realizzati e se la spesa sia sostenuta su unità immobiliari o parti comuni di edifici condominiali. Scopriamo tutte le regole per fruire del sismabonus 2024, ecco cosa cambia rispetto agli anni precedenti e come funziona.
Come funziona il sismabonus nel 2024?
Gli interventi agevolabili con il sismabonus devono essere realizzati su edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e nella zona 3. La norma di riferimento, prorogata fino al 31 dicembre 2024 dalla legge di Bilancio 2022, prevede una detrazione del 50% da calcolare su un ammontare massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e che va ripartita in cinque quote annuali di pari importo in sede di dichiarazione dei redditi.
Per gli interventi agevolabili con il sismabonus 2024 su edifici condominiali, invece, il tetto massimo di spesa agevolabile si deve calcolare sul numero di unità che compongono l'edificio. Esistono anche percentuali di detrazione più alte (70 o 80%) nel caso in cui la realizzazione degli interventi si traduca in una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi. Mentre se i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali la percentuale di spesa detraibile sarà dll’80 o 85%.
A quanto ammontano le detrazioni
Possono usufruire della detrazione sia i soggetti passivi Irpef (persone fisiche), sia i soggetti passivi Ires (imprese) che sostengono le spese per gli interventi agevolabili, a condizione che possiedano o detengano l’immobile in base a un titolo idoneo e che le spese siano rimaste a loro carico.
Per sintetizzare, le percentuali di detrazione fruibili con il sismabonus 2024 dipendono dalla tipologia di intervento e se riguardano unità immobiliari o parti comuni di edifici condominiali. Ecco lo schema di detrazione da seguire:
- 50% con miglioramento dell'unità immobiliare senza cambio di classe di rischio sismico;
- 70% con riduzione di una classe di rischio;
- 80% con riduzione di due classi di rischio;
- 75% con riduzione di una classe di rischio per lavori su parti condominiali;
- 85% con riduzione di due classi di rischio per lavori su parti condominiali.
Chi compra invece un immobile in un edificio demolito e ricostruito nei Comuni in zone classificate a "rischio sismico 1", potrà detrarre dalle imposte una parte del prezzo di acquisto (75 o 85%, fino a un massimo di 96mila euro).
Come effettuare le spese per il sismabonus
Come accade anche per altri bonus edilizi, per beneficiare delle agevolazioni previste dal sismabonus 2024 è necessario effettuare i pagamenti per i lavori realizzato con bonifico bancario parlante (o bonifico postale parlante). Nel modello, infatti, bisogna indicare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del destinatario delle somme, il numero e la data della fattura a cui il bonifico si riferisce.
Si può scegliere lo sconto in fattura o cessione del credito?
Per il sismabonus 2024 non è più possibile richiedere la cessione del credito o sconto in fattura (o meglio: non è prevista per titoli edilizi depositati dal 17 febbraio 2023 in poi), in virtù della stretta operata in materia dal DL Cessioni.
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