Coloro che desiderano accedere a determinate agevolazioni per gli interventi sugli immobili devono fare la comunicazione ENEA. 
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quando è obbligatorio fare la comunicazione ENEA
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Claudia Mastrorilli
Claudia Mastrorilli (Collaboratore di idealista news)

Quando è obbligatorio fare la comunicazione ENEA e di cosa si tratta esattamente? Il cittadino che desidera usufruire dei vantaggi fiscali legati ai lavori edili è chiamato a inviare la comunicazione ENEA, un adempimento che permette all’ente in questione di monitorare gli interventi effettuati per i quali si richiedono le agevolazioni fiscali sulla ristrutturazione edile ed i miglioramenti dell’efficienza energetica apportati agli immobili. Scendiamo nei dettagli e cerchiamo di capire daquando è obbligatoria la comunicazione ENEA e come funziona.

Comunicazione ENEA: una panoramica generale

L'obbligo di trasmissione della comunicazione ENEA è un' imposizione introdotta con la Legge di Bilancio del 2018 per consentire all'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) di monitorare e valutare nell’effettivo il raggiungimento di un risparmio energetico derivante da interventi edilizi e tecnologici idonei per l’accesso al bonus ristrutturazione.

Ebbene, per le comunicazioni dell’anno in corso è stato reso disponibile, dal 26 gennaio, il Portale ENEA del 2024 con il quale i cittadini che desiderano accedere a determinate agevolazioni fiscali dovranno utilizzare per inoltrare all’ENEA le pratiche riguardanti i progetti edilizi conclusi. Ma nello specifico, quando è obbligatorio fare la comunicazione ENEA? Attraverso il portale i contribuenti dovranno inviare le informazioni riguardanti le attività che possono accedere all’Ecobonus ed al Bonus casa.

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Quando si deve fare la pratica ENEA?

La normativa ha stabilito una precisa scadenza per l’invio della comunicazione ENEA, da calcolare a partire dalla data di completamento dei lavori. Tuttavia, superare questa scadenza non comporta necessariamente sanzioni dirette per il contribuente, ma piuttosto il rischio di perdere i benefici fiscali desiderati.

Stando alle nuove regole, l’invio della comunicazione ENEA deve avvenire entro 90 giorni dalla data di attivazione del portale. Il termine ultimo è dunque il 25 aprile 2024, il che significa che il cittadino ha 90 giorni dalla data di attivazione del portale per inviare all’Enea la comunicazione relativa agli interventi terminati a partire dal 1° gennaio 2024.

In altre parole, il limite di 90 giorni per la trasmissione dei lavori conclusi tra il 1° e il 31 gennaio 2024 si basa sulla data di pubblicazione del sito, ovvero il 26 gennaio.

Dato tale obbligo, vien da sé che la mancata o ritardata trasmissione delle informazioni all'ENEA comporta il rischio per i potenziali beneficiari di perdere le agevolazioni fiscali associate agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica e quelli che comportano risparmio energetico, ovvero non solo l’Ecobonus ed il Bonus casa ma anche altre agevolazioni ideate per la casa, tra cui il Bonus mobili.

Chi deve inviare la comunicazione all’ENEA?

La comunicazione ENEA dev’essere effettuata dal beneficiario dei bonus o da un suo intermediario rispettando la scadenza individuata e tramite il portale ufficiale dell'Agenzia.

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Quando non è obbligatoria la comunicazione ENEA?

L’obbligo di comunicare i dettagli degli interventi effettuati all'ENEA non sorge automaticamente per ogni intervento di ristrutturazione; diventa invece obbligatoria solo quando tali lavori portano a un incremento dell'efficienza energetica dell'edificio o a un risparmio energetico. Pertanto, diventa un requisito indispensabile quando si desidera beneficiare del Bonus Casa o dell'Ecobonus, mentre per tutti gli altri interventi non è necessario.

Per capire dunque quando è obbligatoria la comunicazione ENEA, è bene dare uno sguardo agli interventi ammessi per il Bonus Casa ed all’Ecobonus che sono riportati nelle seguenti tabelle riassuntive.

Detrazione Ecobonus

Interventi, componenti e tecnologie

50%

● Serramenti e infissi;

● schermature solari;

● caldaie a biomassa;

● caldaie a condensazione classe A.

65%

● Riqualificazione globale dell’edificio;

● caldaie condensazione classe A+;

● sistema di termoregolazione evoluto;

● generatori di aria calda a condensazione;

● pompe di calore;

● scaldacqua a pdc;

● coibentazione involucro;

● collettori solari;

● generatori ibridi;

● sistemi di building automation;

● microgeneratori

70%

● interventi sulle parti comuni dei condomini

● coibentazione dell’involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente

75% - 80%

● interventi sulle parti comuni dei condomini

● coibentazione dell’involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente con la riduzione di una classe rischio sismico

85%

● interventi su parti comuni dei condomini:

● coibentazione dell’involucro con superficie interessata maggiore del 25% della superficie disperdente con la riduzione di due o più classi rischio sismico

Quanto invece al Bonus casa, è necessario menzionare i seguenti interventi.

Componenti e tecnologie per il Bonus casa

Tipologie di intervento

Strutture edilizie

● Riduzione della trasmissibilità termica delle pareti verticali esterne, delle strutture orizzontali e inclinate (coperture) e dei pavimenti che separano gli ambienti riscaldati dall'esterno e dai vani freddi o dal terreno.

Infissi

● Installazione di serramenti con ridotta trasmissibilità termica, inclusi gli infissi, che delimitano gli ambienti riscaldati dall'esterno e dai vani freddi.

Impianti tecnologici

● Installazione di collettori solari per acqua calda sanitaria e riscaldamento ambientale;

● sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento ambientale o solo per la produzione di acqua calda sanitaria, con adeguamento dell'impianto;

● sostituzione di generatori di calore con generatori ad aria a condensazione, con adeguamento dell'impianto;

● utilizzo di pompe di calore per la climatizzazione ambientale, con adeguamento dell'impianto;

● utilizzo di sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore), con adeguamento dell'impianto;

● installazione di microcogeneratori (Potenza elettrica inferiore a 50kWe);

● impianto di riscaldamento dell'acqua mediante pompa di calore;

● utilizzo di generatori di calore a biomassa;

● installazione di sistemi di contabilizzazione del calore per impianti centralizzati multi-utenza;

● impianti di termoregolazione e automazione degli edifici;

● impianti fotovoltaici.

Elettrodomestici

● Forni;

● frigoriferi;

● lavastoviglie;

● piani cottura elettrici;

● lavasciuga;

● lavatrici.

Per tutti questi interventi, se si ha intenzione di accedere alle agevolazioni fiscali previste, è necessario trasmettere la comunicazione ENEA entro i tempi previsti.

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