
In Italia, le spese sostenute per i centri estivi dei figli possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, ma ci sono delle specifiche regole e limiti da rispettare. La detrazione nel 730 delle spese per i centri estivi rappresenta un'importante agevolazione fiscale per le famiglie. Tuttavia, è fondamentale seguire attentamente le indicazioni normative e conservare tutta la documentazione richiesta per poter beneficiare correttamente della detrazione.
Le spese per il centro estivo sono detraibili nel 2024?
La detraibilità delle spese sostenute per i centri estivi dipende dalla qualifica dell'associazione e dal tipo di attività svolta presso la struttura. In generale, le spese per i centri estivi non sono detraibili ai fini Irpef. Tuttavia, sono detraibili le spese per l'attività sportiva e organizzata da associazioni sportive, palestre, piscine e impianti sportivi dilettantistici ufficialmente riconosciute dal CONI.
Quindi, solo l’attività sportiva dilettantistica presso strutture idonee e riconosciute può essere scaricata con detrazione sul 730. Se il centro estivo è organizzato da associazioni sportive dilettantistiche o centri sportivi e le attività prevalenti sono legate allo sport, le spese possono essere detratte come spese sportive.

Quanto si detrae dal centro estivo?
Per beneficiare della detrazione delle spese per i centri estivi, è fondamentale conservare tutta la documentazione e indicare correttamente le spese nella dichiarazione dei redditi. La detrazione del 19% su un massimo di 800 euro per figlio, quindi con una detrazione massima di 210 euro per figlio, purché il reddito complessivo della famiglia non superi 240.000 euro.
Tuttavia, questa agevolazione soffre di un limite annuale. Di fatto, se durante l'anno sono già stati raggiunti i 210 euro per attività sportive, ulteriori spese per il centro estivo sportivo non sono detraibili. Inoltre, la detrazione è riservata solo ai figli che frequentano la scuola dell’infanzia (materna), la scuola primaria (elementare) e la scuola secondaria di primo e secondo grado (medie e superiori).
Come scaricare i centri estivi nella dichiarazione dei redditi?
Le spese per i centri estivi vanno indicate nella compilazione della dichiarazione dei redditi tramite Modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche. Generalmente, queste spese vengono riportate nel quadro E del Modello 730, utilizzando i codici per le spese di istruzione diverse delle spese universitarie, ovvero rigo E8/E10 e codice 12.
È importante ricordare di indicare le spese per centri estivi compiute nell’anno di riferimento della dichiarazione dei redditi e non quelle corrispondenti all’anno corrente.

Disciplina fiscale per i centri estivi
La disciplina fiscale delle spese sostenute per i centri estivi in Italia prevede la possibilità di detrarre una parte di queste spese nella dichiarazione dei redditi. Le spese sostenute per la frequenza dei centri estivi rientrano nella categoria delle spese di istruzione, come disciplinato dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).
Per poter beneficiare della detrazione, è fondamentale conservare adeguatamente la documentazione comprovante le spese sostenute. La documentazione tipica include:
- Ricevute o fatture: devono riportare i dati del centro estivo, il nome del bambino, il periodo di frequenza e l'importo pagato.
- Dichiarazione del centro estivo: può essere richiesta una dichiarazione che attesti la frequenza del bambino al centro estivo.
Tutte le spese devono riferirsi a periodi di frequenza compresi nell'anno fiscale per cui si presenta la dichiarazione. Inoltre, la detrazione copre le spese per la frequenza, quindi le spese accessorie come i pasti o i trasporti potrebbero non essere detraibili, a meno che non siano inclusi nel costo complessivo del centro estivo.
È importante ricordare che la detrazione è concessa solo per le spese sostenute per i figli a carico, ovvero quei figli che non hanno superato un reddito annuo complessivo di 2.840,51 euro (4.000 euro per i figli fino a 24 anni).
Alcune regioni e comuni offrono contributi o agevolazioni aggiuntive per le famiglie a basso reddito o con particolari situazioni di disagio economico. È consigliabile informarsi presso il proprio Comune o la propria Regione per eventuali ulteriori sussidi disponibili.
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