
Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, è importante ricordarsi della scadenza IMU 2024 prevista per il mese di dicembre. L’Imposta Municipale Propria può essere infatti pagata non solo in un’unica soluzione, ma anche approfittando di due rate, generalmente a giugno e proprio a dicembre.
Per il 2024, la scadenza della seconda rata è fissata al 16 dicembre, secondo le regole e le istruzioni per il pagamento IMU previste per legge.
Quali sono le scadenze dell’IMU
Erede della precedente ICI, l’IMU è un’imposta introdotta con la Legge 214/2011 e in vigore dal primo gennaio del 2012. Si tratta di un tributo sul possesso di fabbricati, terreni agricoli e aree fabbricabili, fatta eccezione della prima casa purché di categoria catastale diversa da A/1, A/8 e A/9.
L’imposta viene calcolata in base ad aliquote stabilite a livello comunale e, in genere, prevede le seguenti scadenze di pagamento:
- in un’unica soluzione entro il 16 giugno di ogni anno. Se la data cade in una giornata festiva, la scadenza è posticipata al successivo giorno lavorativo: nel 2024, ad esempio, il termine massimo è stato fissato al 17 giugno;
- in due rate distinte, da corrispondere entro il 16 giugno - per l’acconto - e il 16 dicembre, per il saldo. Anche in questo caso, se il termine cade in una giornata festiva, la scadenza viene posticipata al successivo giorno lavorativo.

È utile ricordare che, sebbene generalmente il tributo non venga applicato sull’abitazione principale, in alcuni casi potrebbe essere necessario pagare l’IMU sulla prima casa. Oltre alle categorie catastali già elencate, è il caso di chi possiede pertinenze dell’immobile principale superiori a tre o, ancora, appartenenti a categorie catastali diverse da quelle previste per legge per l’esenzione. Poiché le situazioni potrebbero essere le più variegate, è utile sempre confrontarsi con il proprio contabile o tributarista di fiducia.
Qual è l’ultimo giorno utile per pagare l’IMU
Come già accennato, l’IMU può essere corrisposta al proprio Comune di riferimento approfittando di un’unica soluzione, all’inizio dell’estate, oppure in due rate rispettivamente a giugno e a dicembre.
Fatta questa premessa, si può quindi affermare che l’ultimo giorno utile per pagare l’IMU nel 2024 è:
- il 16 dicembre, con il versamento della seconda rata, ovvero quella di saldo;
- per chi ha optato per il versamento in un’unica rata, l’ultimo giorno utile è stato il 17 giugno.
Ma è possibile provvedere al pagamento IMU in un’unica soluzione a dicembre? È una domanda che molti contribuenti si pongono, tuttavia la risposta è negativa: se si vuole procedere in una sola tornata, il termine da rispettare è sempre quello di giugno. Di conseguenza, il cittadino che non avesse rispettato l’appuntamento estivo, si troverà a dicembre a dover corrispondere anche le relative sanzioni per il ritardo.
Cosa succede se si paga l’IMU in ritardo
Ma cosa succede in caso ci si fosse dimenticati di pagare l’IMU, secondo le scadenze prefissate? In linea generale, se il pagamento è completamente omesso, si applicano le sanzioni previste dal D.Lgs. 471/1997:
- una sanzione ordinaria pari al 30% dell’importo dovuto omesso;
- l’applicazione di interessi di mora, in base al tempo trascorso dalla scadenza;
- la possibile ingiunzione fiscale o l’iscrizione a ruolo, come da D.P.R. 602/1973, con l’emissione di una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate, con le relative spese accessorie di notifica;
- azioni esecutive in caso di reiterata mancata regolarizzazione, come ad esempio il pignoramento di beni mobili.
Se, invece, il pagamento è semplicemente in ritardo, è possibile avvalersi del ravvedimento operoso, secondo diverse modalità:
- entro 14 giorni dalla scadenza, la sanzione è dello 0,1% per ogni giorno di ritardo;
- entro 30 giorni, la sanzione è all’1,5% dell’imposta dovuta;
- entro 90 giorni, il pagamento della sanzione è dell’1,67% dell’imposta dovuta;
- oltre 90 giorni, ma entro l’anno successivo, la sanzione è del 3,75%.
Aliquote, modalità di pagamento e sconti per l’IMU 2024
Definite le scadenze di pagamento per l’IMU 2024, possono sorgere dei più che legittimi dubbi al contribuente, che si trova a dover pagare l’imposta. Ad esempio, quali sono le aliquote comunali che vengono applicate, come si procede al pagamento ed è possibile approfittare di sconti?
Dove trovare le aliquote IMU per il 2024
Per il calcolo dell’IMU, ovvero di quanto effettivamente si andrà a pagare al proprio comune di residenza, vengono considerate:
- la rendita catastale dell’immobile rivalutata del 5% e moltiplicata per un coefficiente fisso di legge, relativo alla categoria catastale dello stesso immobile;
- le aliquote comunali che, in genere, possono variare dallo 0,4 all’1,14%.

Ma dove si possono trovare le aliquote per l’IMU 2024? Poiché vengono stabilite a livello locale, le aliquote sono normalmente disponibili sul sito del proprio Comune o, ancora, presso gli uffici dello stesso. In alternativa, l’intera lista delle aliquote stabilite dalle amministrazioni locali è consultabile anche sul portale del Dipartimento delle Finanze del MEF.
Come si paga l’IMU alla scadenza
Pagare la rata dell’IMU - e, in particolare, il saldo 2024 di dicembre - è generalmente molto semplice. Di norma, il Comune di riferimento inoltra con largo anticipo una comunicazione cartacea, con le istruzioni di pagamento e, se presenti, i relativi bollettini. Si potrà quindi procedere con:
- la compilazione dell’apposito Modello F24 per il pagamento;
- il pagamento tramite bollettino postale;
- il versamento digitale, direttamente online, tramite la piattaforma PagoPa. È però necessario verificare che, in questo caso, il Comune di riferimento ammetta questa modalità di pagamento.
Sconti per il pagamento dell’IMU 2024
Infine, non bisogna dimenticare la possibilità di avvalersi di sconti sul pagamento dell’IMU, oltre ai casi di esenzione previsti per legge ed elencati nei precedenti paragrafi. Ad esempio:
- è possibile approfittare dello sconto del 50% per le abitazioni concesse in comodato d’uso ai parenti in linea stretta, come previsto dalla Legge 160/2019, purché l’immobile non sia di lusso, sia usato dal ricevente come abitazione principale ed entrambe le parti risiedano nel medesimo comune;
- se si affitta casa con canone concordato, vi è la possibilità di approfittare di uno sconto del 25% sull’imposta dovuta;
- se si possiede un immobile soggetto a IMU occupato illegalmente da terzi, è prevista l’esenzione dall’imposta.
Naturalmente, è utile verificare i casi di sconto ed esenzione direttamente con il proprio Comune o, ancora, con l’aiuto del proprio commercialista di fiducia.
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