
Tra pandemia, nuove esigenze abitative, bonus casa e superbonus e agevolazioni sui mutui, non si può certo dire che il mercato immobiliare italiano si sia annoiato in questi ultimi anni. Anzi, secondo il Ceo di RE/MAX Italia, Dario Castiglia, il 2021 ha chiuso con risultati soddisfacenti, che con tutta probabilità si replicheranno nel 2022. Ecco secondo il franchising immobiliare quali sono i fattori che guideranno il settore nell’anno appena aperto.
Pandemia e mercato immobiliare 2022
“Sicuramente la pandemia ha favorito il cambio casa, creando nuove esigenze abitative, in primis legate allo smart working che diventerà strutturale”, spiega Dario Castiglia. “Determinanti anche i tassi ai minimi storici e la rilassatezza delle banche rispetto ai requisiti richiesti per ottenere un mutuo”. Tra gli ingredienti dell’effervescenza del real estate anche le agevolazioni governative quali Ecobonus, i bonus fiscali dedicati al mondo della casa e dei condomini, il Decreto Sostegni bis e il Bonus prima casa under 36 che hanno risvegliato una domanda latente, andando ad influire sull’andamento complessivo delle compravendite.
Comprare casa in un borgo conviene
La Lombardia con Milano e il Lazio con Roma si sono confermati motori trainanti del mercato immobiliare italiano. La domanda si è riversata fuori dalle grandi città dove i costi sono inferiori, anche se per i prossimi mesi qui si prevede un aumento della domanda che andrà di pari passo con un incremento dei prezzi, tanto che Castiglia parla di ‘rivincita dei piccoli comuni’, capaci di offrire il miglior rapporto comfort abitativo/prezzo. “Ci sarà dunque una carenza di offerta che verrà via via compensata dall’immissione sul mercato di immobili ‘fermi’ a causa dei deprezzamenti degli anni passati, che torneranno sul mercato proprio in vista dell’aumento dei prezzi”, afferma Castiglia.
Efficientamento energetico degli edifici
Sicuramente l’efficientamento energetico di vecchi edifici, secondo RE/MAX, contribuirà all’aumento delle compravendite nei prossimi mesi, perché gli immobili da ristrutturare risulteranno più appetibili anche in ottica di investimento, a fronte del significativo aumento del costo dell’energia e dell’inflazione. “Gli immobili sono sempre stati considerati un argine nei confronti dell’inflazione, spingendo ad investire nel mattone, ritenuto storicamente bene rifugio”, commenta Castiglia. “Da qui possiamo ipotizzare un aumento dei prezzi in tutte le città, seppur non eclatante, ma in linea con l’inflazione”.
Il ruolo dell’agente immobiliare tra tecnologia ed empatia
In questo contesto sarà fondamentale il ruolo dell’agente immobiliare che dovrà sempre più svolgere una attività consulenziale. Nella visione di RE/MAX, dunque, i consulenti non saranno mai sostituiti dalle macchine né da un sito e-commerce, ma dovranno utilizzare la tecnologia per efficientare la customer experience in termini di rapidità e trasparenza. “Per offrire un concreto valore aggiunto rispetto al fai da te, l’agente immobiliare deve utilizzare i big data per essere sempre più scientifico a partire dalla valutazione dell’immobile fornendo quotazioni obiettive basate su dati concreti e tenendo costantemente informato il cliente”, sottolinea Castiglia. Attualmente il network è composto da circa 4.600 agenti in costante aumento, con previsioni di ulteriore crescita che punta a superare le 500 agenzie operative in Italia e a potenziare ulteriormente la rete raggiungendo quota 5.500 agenti affiliati.
Inoltre, l’acquisto della casa porta con sé una componente emotiva che l’agente immobiliare esperto è in grado di sterilizzare durante la trattativa. La sua professionalità offre ad acquirenti e venditori una visione neutra che contribuisce a trovare il giusto punto di incontro tra domanda e offerta. “La nostra promessa al cliente è trovare per lui il miglior acquirente, e trovarlo rapidamente, rendendo l’esperienza di acquisto/vendita meno impegnativa in termini emotivi e di tempo e più soddisfacente in termini economici”, conclude Castiglia.
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