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Metà del mondo si è svegliato con una notizia inaspettata. Donald Trump, candidato del Partito Repubblicano, ha vinto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti in modo schiacciante, battendo Hillary Clinton, la sua rivale del Partito Democratico.

Anche se gli ultimi sondaggi davano Clinton in leggero vantaggio, sarà il magnate a controllare i due rami del Parlamento americano (Congresso e Senato). Un fatto che ha letteralmente colpito i mercati finanziari globali, che sono andati in tilt.

Link Securities ha spiegato: “Il Partito Repubblicano si è assicurato il controllo della Camera dei Rappresentanti (la camera bassa del Congresso) e sembra che manterrà anche il controllo del Senato (la camera alta). Questi risultati non erano previsti dai mercati finanziari globali e ciò ha provocato una fuga dalle attività più rischiose, come le azioni, verso i cosiddetti beni rifugio, oro e Yen giapponese”.

La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta con un calo del 5,36%, anche se durante la giornata è precipitata di oltre il 6%, mentre i principali mercati europei stanno commerciando con cali compresi tra il 2,5% e il 4%.

Il Ftse britannico, ad esempio, sta perdendo poco più del 2,5%, mentre il calo del Cac francese e del Dax tedesco si aggira intorno al 3% e quello del Mib italiano al 3,5%. Per il momento, lo spagnolo Ibex 35 guida le cifre in rosso del Vecchio Continente, con un calo di circa il 4%. Tuttavia, la reazione delle Borse è contenuta nelle prime fasi della sessione. Le previsioni parlavano di una perdita fino al 5%.

Nel mercato valutario si impongono gli aumenti con il dollaro, sia l’euro che lo yen si stanno valutando rispetto alla moneta statunitense, mentre nel mercato delle materie prime l’oro conquista posizioni e si colloca ai livelli del 2009.

Secondo Bnp Paribas Personal Investors, la giornata di oggi sarà dominata dalla volatilità, ciò significa che si possono produrre movimenti molto bruschi, per questo viene chiesta pazienza agli investitori. L’azienda ha fatto sapere: “La reazione dei mercati ci ricorda molto quella verificatasi dopo la Brexit. Resta da vedere se, come è poi successo, dopo i forti cali dei primi giorni saranno in grado di recuperare il terreno perduto. Sarà fondamentale la reazione delle parti, soprattutto di chi ha vinto, e il progetto economico che si intende portare avanti”.

Gli analisti ritengono che i dubbi generati dall’arrivo del magnate alla Casa Bianca potrebbe ritardare un ulteriore aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti.

Renta 4 ha spiegato: “L’incertezza generata dalla vittoria di Trump – non solo per l’economia internazionale, ma anche per la finanza pubblica, vista la sua pretesa di ridurre le tasse e aumentare la spesa, per il mercato del lavoro e per la sua politica sull’immigrazione – potrebbe essere in parte mitigata da un prevedibile ritardo nel rialzo dei tassi atteso nel mese di dicembre (ricordiamo che gli obiettivi della Fed sono sia la stabilità dei prezzi che la stabilità finanziaria). In ogni caso, e nonostante l’effetto iniziale, resta da vedere la reale capacità di Trump nel portare avanti il suo programma economico, sia perché risulta discutibile in alcuni punti sia perché potrebbe essere bloccato o moderato dal Congresso. Questo è ciò che definirà l’impatto finale della sua vittoria sull’economia”.

La caduta, una reazione tipica

I numeri rossi sono di solito la tendenza generale dei mercati nel giorno in cui si scopre qual è il nome del nuovo inquilino della Casa Bianca. Secondo un grafico pubblicato dal quotidiano Cinco Dias, questa è stata la reazione del dollaro-euro, l’indice americano Standard&Poor’s 500, l’europeo Eurostoxx e lo spagnolo Ibex 35 dopo gli ultimi cinque risultati elettorali.

I mercati mondiali si tingono di rosso dopo la vittoria di Donald Trump nelle elezioni degli Stati Uniti
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