
Trenta ex filiali e immobili vari intestati a Banca d’Italia sono messi in vendita su tutto il territorio nazionale. L’istituto di credito centrale italiano è in cerca di nuovi proprietari per i suoi oltre 102 mila metri quadri di edifici, in un’operazione di dismissione iniziata nel 2008-2009, dopo la chiusura di 57 sedi della Banca d’Italia, quando alla guida di via Nazionale c’era Mario Draghi.
Di quelle 57 sedi, una ventina sono state ricollocate da allora, per un ricavato di circa 50 milioni di euro. Ne restano però altre 30, di cui 19 hanno in corso trattative interessanti. Dal 2022 sono stati dismessi sei immobili, tra cui una ex filiale dell’Università di Macerata (3,6 milioni di ricavato), la sede del centro di Ferrara (5,5 milioni), la sede di Cremona e di Reggio Emilia.
Restano in ballo come dicevamo ancora 30 sedi di Bankitalia in vendita: ecco dove si trovano

Banca d’Italia, tra gli acquirenti interessanti alle proprie sedi, sceglie quelle che “privilegiano soluzioni che valorizzino il patrimonio immobiliare, che si propongano di dare nuova vita agli immobili storici, promuovendone un utilizzo rivolto alla crescita culturale ed economica del territorio di riferimento. In questa prospettiva, sono state attuate diverse operazioni a favore della collettività che spesso hanno coinvolto Amministrazioni statali e locali”.
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