Durante la malattia si può essere soggetti a visite fiscali, ora nelle stesse fasce orarie per i dipendenti privati e pubblici
Commenti: 0
suonare il campanello
Pexels

I lavoratori dipendenti che richiedono un periodo di lontananza dal lavoro per malattia devono prestare molta attenzione alle visite fiscali. Sia i dipendenti pubblici che privati, dovranno dimostrare la propria reperibilità nelle fasce orarie a adibite alla possibilità di una visita del medico fiscale. Nel caso in cui il soggetto non si trovi in casa, va incontro a sanzioni e penalizzazioni. Per questo è bene tenersi informati su tutto ciò che concerne le visite medico fiscali e gli orari per dipendenti privati e pubblici, che sono stati uniformati.

Cos’è la visita fiscale?

La visita fiscale è un controllo per verificare che l'assenza dal lavoro per motivi di salute di un dipendente sia legittima. Ad essere interessati, dunque, sono i dipendenti che si assentano dal lavoro per malattia.

In parole povere, in caso di malattia e senza possibilità di esonero dalla visita fiscale, i lavoratori dipendenti sono soggetti a controlli medici da parte dell'INPS, noti come visite fiscali o controlli mutua. Questi controlli sono necessari per verificare l'autenticità della malattia e garantire il rispetto delle norme.

Le fasce orarie di reperibilità sono specifici periodi durante i quali il lavoratore malato deve essere disponibile a casa per consentire i controlli. Questi orari in passato potevano differire tra i dipendenti pubblici e privati, ma da poco non è più così.

orologio
Pixabay

Quali sono gli orari della visita fiscale nel privato?

Nel periodo di malattia, il dipendente ha l’obbligo di rendersi reperibile per la visita medico fiscale, volta a verificare la veridicità delle dichiarazioni del soggetto. L’obbligo sussiste sia nei giorni feriali che nei giorni festivi e non lavorativi.

Per quanto riguarda i dipendenti privati, infatti, le visite fiscali si effettuano 7 giorni su 7, in un arco giornaliero che copre 4 ore: dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e nel pomeriggio dalle ore 17:00 alle ore 19:00.

Quali sono gli orari della visita fiscale nel pubblico?

L’orario di visita fiscale per i dipendenti pubblici è stato di recente modificato con la normativa INPS del 22 dicembre 2023, adeguandosi all’orario da sempre in uso nel privato. In precedenza, le visite fiscali erano previste nelle fasce orarie dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00, per un totale di 7 ore giornaliere nei soli giorni lavorativi. Ora, invece, la situazione appare molto diversa.

Ecco di seguito, la tabella con gli aggiornamenti delle fasce orarie per le visite fiscali per il settore pubblico e privato al 2024.

LAVORATORE SETTORE PUBBLICO

FASCE DI REPERIBILITÀ (7 gg su 7 compresi weekend e festivi)

Mattina

10:00/12:00

Pomeriggio

17:00/19:00

LAVORATORE SETTORE PRIVATO

FASCE DI REPERIBILITÀ (7 gg su 7 compresi weekend e festivi)

Mattina

10:00/12:00

Pomeriggio

17:00/19:00

Chi manda la visita fiscale ai dipendenti privati?

La prospettiva di essere sottoposti a un controllo da parte del medico fiscale è una realtà con cui i lavoratori dipendenti in malattia devono confrontarsi. Questo avviene su richiesta del datore di lavoro o dell'INPS, che incaricano i medici della mutua di effettuare visite fiscali per i dipendenti sia nel settore pubblico che privato.

Nel caso dei lavoratori privati, l'INPS solitamente esegue controlli a campione, inviando ispezioni a soggetti che hanno dichiarato il periodo di malattia. In determinate condizioni può rispondere a richieste dirette provenienti dal medico istituzionale di sede. Quest'ultimo, dopo aver esaminato il caso, potrebbe richiedere una visita domiciliare per valutare più approfonditamente la situazione del lavoratore.

suonare il campanello
Pexels

Cosa succede se il medico fiscale viene fuori orario?

Se il medico fiscale si presenta fuori dalle fasce orarie di reperibilità stabilite, potrebbero verificarsi diverse situazioni. Se il lavoratore non è reperibile a casa, potrebbe incorrere in sanzioni o penalizzazioni. La sua assenza potrebbe essere interpretata come un tentativo di evitare il controllo medico.

Come conseguenza la perdita parziale dell’indennità, che dal 100% si riduce al 50%, e la premessa di una possibile ulteriore verifica successiva. Infatti, potrebbe essere programmata una nuova visita fiscale in un secondo momento, e il lavoratore dovrebbe essere reperibile per questa verifica.

Il mancato rispetto delle regole e delle fasce orarie stabilite potrebbe avere conseguenze legali, inclusa la possibile revoca totale dell'indennità di malattia e altre azioni disciplinari da parte del datore di lavoro o dell'INPS.

Come avere l’indennità per malattia?

Il dipendente assente per malattia riceve un'indennità al posto della normale retribuzione durante il periodo di incapacità temporanea al lavoro. Questo periodo è finalizzato al recupero psico-fisico, durante il quale il lavoratore deve riposare e curarsi. Come già specificato, l’Istituto previdenziale effettua verifiche per valutare lo stato di salute del lavoratore durante questa fase.

Per mantenere il diritto all'indennità di malattia, il dipendente deve contattare il medico che provvederà a emettere e trasmettere elettronicamente il certificato di malattia all'INPS. Una volta contattato il medico è importante rispettare le fasce orarie di reperibilità per tutto il periodo di malattia e rimanere a casa (come indicato nel certificato) per agevolare le visite mediche dell'INPS.

Vedi i commenti (0) / Commento