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 L'edilizia è ferma e le imprese continuano a chiudere

Il settore delle costruzioni vale l'11% del pil italiano, ma il suo stato di salute continua a peggiorare e il 2010 rischia di diventare l'anno nero del settore. Solo nel 2009 in Lombardia hanno perso il lavoro 22mila persone. In Piemonte hanno chiuso 448 aziende. Soltanto a Palermo 200. E per chi rimane in piedi la vita è dura

Ovunque in Italia la musica è la stessa. In Veneto nel primo semestre 2010 hanno già perso il lavoro 12mila addetti del settore. In Umbria improvvisamente molti contratti sono diventati part-time

In emilia, dove si è costruito molto, moltissimo, sanno bene cos'è una bolla immobiliare. Tanti, troppi appartamenti invenduti e con quello che ci vorrà per assorbirli l'occupazione ci metterà del tempo a  riprendersi. A soffrire sono soprattutto l'hinterland, la provincia e i piccoli centri. Per questo i dati su una ripresa del mercato immobiliare lasciano sconcertati in molti

Fuori dalle grandi città infatti tutto è Fermo ed è probabile che i fallimenti continuino. Tuttavia alcuni analisti credono che il settore fosse drogato e le 800mile imprese registrate sono troppe. Tra il Veneto e l'emilia sono arrivati a situazioni paradossali. Case e capannoni invendute, costruite in eccesso. Si calcola che nel trevigiano ci siano 1,1 milioni di abitazioni per 900mila abitanti

L'unico settore che funziona è quello delle ristrutturazioni, ma basterà a tenere in piedi il settore?

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2 Commenti:

20 Settembre 2010, 11:40

Scusate ma se questo è vero, le notizie di una ripresa del settore immobiliare sono false.
Date delle notizie in contrasto.
O le immobiliari sovrastimano la ripresa o li imprese costruttrici piangono eccessivamente

Redazione
20 Settembre 2010, 13:01

Come si spiega nell'articolo sono le zone di provincia e l'hinterland a soffrire e in generale le nuove costruzioni di fascia medio-bassa. Discorso a parte per le grandi città, in cui effettivamente le compravendite sono (leggermente) in ripresa, ma probabilmente spinte dagli effetti dello scudo fiscale, come abbiamo scritto in una precedente notizia (http://www.idealista.it/news/archivio/2010/09/14/012137-cosa-ce-dietro-…)

Cordialmente

La redazione

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