Il settimanale the economist, la più importante rivista di economia a livello internazionale, pubblica ogni tre mesi un listino delle quotazioni immobiliari. Nell'ultimo bollettino risulta che un po' ovunque la bolla immobiliare del periodo 2000-2007 non si sia ancora sgonfiata. Anche in Italia i prezzi sono ancora sopravvalutati, del 10.5%
È pur vero che non siamo tra i paesi più esposti agli effetti espansivi della bolla. Ma solo in termini relativi. Perché, come si può vedere nel grafico, in 13 anni, dal 1997 al 2010, i prezzi delle case in Italia sono aumentati del 94%, evidentemente al di sopra dell'inflazione e soprattutto dei salari. Nulla a che vedere comunque con il 157% della spagna o del belgio, il 141% della francia, il 181% del regno unito o il 177% della svezia
Fuori dall'europa si trovano poi i casi più estremi, come il 421% del sudafrica
Rispetto agli aggiustamenti dei prezzi vediamo come, dopo un calo dell'8,3% del terzo trimestre 2009 sull'anno precedente, il 3q del 2010 abbia visto un -2,8%. Ciò significa che l'aggiustamento più significativo si è già prodotto, mentre restano ancora da compiersi alcune piccole diminuzioni, che saranno diverse a seconda delle città e dei quartieri

41 Commenti:
Sono stati anche buoni altro che 10%
Ho letto sul corriere che ci sono mille miliardi di euro parcheggiati in banca e sono più che convinto che neanche un euro andrà nelle tasche di quei venditori che continuano a chiedere il doppio del reale valore.
In un'economia capitalistica il concetto di reale valore è molto aleatorio, soprattutto se riferito al mercato immobiliare.
Bè non mi pare che siamo poi così messi male ripetto ad altri paesi europei.
Io sò solo che chi ha i soldi spende anche il doppio pur di avere ciò che gli piace, proprio pochi giorni fà dei francesi hanno comprato una casa a 30m dalla mia ad un prezzo quasi doppio perchè preferivano la vista, aveva condizioni peggiori ed era meno recente in più è anche più piccola, ma prezzo doppio. Le hanno viste più volte entrambe e poi hanno scelto. In pratica hanno speso 450 mila euro in più per pochi metri di distanza...vabbè certe volte bisogna solo aspettare il compratore giusto.
"...certe volte bisogna solo aspettare il compratore giusto..."
Sicuramente è così per chi ha immobili che lo consentano, e nessuna fretta di vendere.
Porzione di casa indipendente bifamiliare, l'immobile (150 mq) è senza lode e senza infamia, ma la vista sulle alpi è splendida, nonchè circondato da boschi vincolati da un parco.
Tempo un anno gli eredi l'hanno venduta a 500mila. Il nuovo proprietario, in ragione della veneranda anagrafe dei residenti, ha inoltre opzionato l'altra metà dell'immobile.
Potresti anche aspettare di vincere al superenalotto o alla lotteria Italia....
"Sicuramente è così per chi ha immobili che lo consentano, e nessuna fretta di vendere"
Certo come per qualsiasi bene non solo per gli immobili, cmq bisogna dire che si tratta sempre di centri di grandi città, nelle provincie queste situazione di certo non capitano, ma li i prezzi sono abbastanza livellati, può esseci una differenza del 5% sul prezzo a mq o massimo 10% poi però vai a verificare come hanno calcolato i mq commerciali e ti accorgi che ti stanno fregando.. In Italia la bolla immobiliare ha colpito sopratutto i grossi centri come Roma ma la provincia non ha subito aumenti del 200%, anzi in alcuni casi sono rimasti aumenti molto contenuti.
Qui si parla di +94% in 13 anni, valore medio nazionale presumo, quindi sè è vero che a Roma sono aumentati del 150% è vero che ad abbassare la medie ci sono altre zone in cui gli aumenti sono stati molto infeirori, l'articolo conferma un minor aumento dei salari ma non riposta il dato, sarebbe interessante capire quale sia questo dato, di quanto sono aumentati gli stipendi in questi anni ?? 40?60? e sarebbe interessante avere una dato diviso per zone sugli aumenti dei prezzi delle case perchè così generalizzato non aiuta molto le persone a farsi un'idea di come siano andate le cose in questi anni.
Bisogna dire che la stabiità dei prezzi degli immobili in Italia è dovuta a tanti fattori, io vedo che molte famiglie vendono per ragioni che spesso esulano dal solo bisogno di soldi, spesso serve una casa più grande (o piccola se i figli escono da casa) spesso vista la sempre maggior mobilità sul lavoro si ha bisogno di vendere qui per comprare in un'altra zona, per cui nella maggior parte dei casi si vende per poi dover comprare dell'altro e proprio per questo è difficile che il prezzo venga calato eccesivamente, perchè se devo vendere a 1000 quello che poi vado a ricomprare a 2000....lascio perdere, noto anche che sempre pià spesso arrivano offerte di permuta...un mercato questo che credo prenderà piede nel nostro paese proprio perchè mancano realmente nuovi compratori.
Il mercato di chi vende per comprare innesca un meccanismo virtuoso che potrebbe paragonarsi al gioco del domino, purtroppo spesso questo non accade perche ci sono proprietari che hanno case vuote è possono aspettare. Credo che la politica, per sbloccare il mercato, dovrebbe aumentare e di parecchio la tassazione immobiliare proprio in questi casi.
Beh..direi che il post # 8 ben fotografa alcuni sfaccettature di quell'immenso prisma che è il mercato.
Non ho alcuna di quali aspetti giuridico-fiscali comporti una permuta, tuttavia potrebbe essere una soluzioni per molti.
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