
Come si determina il prezzo di una casa? è una vecchia questione di difficile soluzione. In teoria le uniche quotazioni immobiliari ufficiali in Italia sono quelle dell'osservatorio immobiliare dell'agenzia del territorio. Ma non per tutti fanno testo. Ecco perché
La questione nasce da un accertamento per veirificare un'eventuale evasione fiscale. Un'abitazione venduta ad un prezzo sospettosamente basso, aveva infatti attirato l'attenzione del fisco. Ma qual è il prezzo di una casa, per poter giudicare se nell'atto di vendita qualcuno ha barato per evadere le tasse?
Prendiamo un esempio. L'acquirente a riesce a spuntare con il venditore b l'acquisto di un'abitazione alla metà del prezzo di mercato, stando alle quotazioni omi. Il venditore b poteva avere fretta, o aver ricevuto una sola proposta o voleva liberarsi dell'immobile causa trasferimento, perdita del lavoro ecc. O magari aveva ereditato la casa ed ogni vendita, a qualsiasi prezzo, era tutto guadagno netto
In una verifica del fisco si mette in dubbio l'importo della vendita: troppo basso, c'è il sospetto di evasione fiscale. Ma troppo basso per chi? per le quotazioni omi. Ma su cosa si basano? sulle precedenti transazioni. Come dire: se il mio vicino un anno fa ha comprato a 100, io non posso comprare a 50, altrimenti sono sicuramente un evasore e dichiaro meno del dovuto
Questione assai difficile da determinare. Tanto che una sentenza (n. 4/27/11 della ctr Piemonte) ha appena chiarito che i valori omi dell'agenzia del territorio non sono sufficienti a determinare il valore presunto di un immobile e quindi non sono validi ai fini degli accertamenti fiscali. La sentenza li ha infatti declassati a indizi di evasione. Solo gli accertamenti bancari, incrociati con quelli dell'agenzia delle entrate potranno stabilire la verità
Allo stesso tempo la sentenza, implicitamente, stabilisce che non esiste il valore minimo di una casa
6 Commenti:
Benissimo, ognuno vende la casa al prezzo che vuole
Ed il valore catastale dove ce lo mettiamo?????????????????????
E dici niente, intanto se vendi a prezzo basso ti becchi un accertamento fiscale e per chi posside un'attività in proprio (e in Italia ricordo non sono pochi), vuol dire una via crucis con grossi problemi. Ci sono molte cose che sembrano assurde per chi non ci passa sotto il mirino spesso poco preciso del fisco, ma quando ci sei passato una volta capisci che anche le cose più assurde possono trasformarsi in realtà, come richiedere ad una casalinga la tenuta di una contabilità pari a quella di un s.p.a. È assurdo? no è regola per l'agenzia delle entrate. Presenti conti versamenti assegni, ma se non è tutto perfettamente tracciato e verificabile non lo condierano...ma proprio 0 se tu anche non essendo una ditta oggi hai soldi in banca li togli per qualsiasi motivo e poi li rimetti anche se dimostri che non hai comprato nulla anche se dimostri che quei soldi c'erano da dove arrivano e non li hai spesi da nessuna parte per cui è ovvio che devono essere quelli.....dicono che sono dichiarazioni meritorie e ti fanno pagare come fossi un'evasore totale, questa è l'Italia e questo è il fisco italiano. State molto attenti
Non si può vendere le case ad un prezzo troppo basso... è un suicidio fiscale... anche se sei con l'acqua alla gola e devi vendere a qualunque prezzo per evitare un fallimento, devi lo stesso vendere alto altrimenti ti rovinano.
CONOSCO un bar CHE ha ricevuto un accertamento basato sul caffè.. hanno fatto il conto di quanto caffè ha comprato, e quanti singoli caffè ha venduto nella giornata... ne mancavano 4 o 5 al giorno e hanno presunto che fossero venduti senza scontrino... decine di migliaia di euro di multa.. Peccato che quei caffè fossero quelli bevuti ogni giorno dai 2 titolari!!!! non ci hanno creduto. Questa è l'Italia.
I controlli fiscali in Italia sono esigui tanto e' che anche il termine ultimo per la denuncia delle case fantasma e' stato posticipato per giocare la carta della persuasione in quanto l'adt non ha i mezzi per effettuare i controlli secondo legge.
Io invece, per esempio, mi sono evitato una tassa di quasi 5000 euro su una compravendita perche' l'agenzia delle entrate non e' riuscita a notificarmi la cartella nei tempi previsti per legge(5 anni).... e sono andato spontaneamete 2 volte in quei 5 anni a chiedere di pagarla.
Certo e' che quelle poche volte che ti vengono a trovare si attaccano alle cose piu' assurde ma ho visto casi di importanti violazioni della legge nemmeno intravisti dai funzionari incaricati oppure visti e poi non si sono piu' fatti sentire.
Un'altra volta invece ho visto un finanziere multare una panettiera perche' le cifre scritte a mano nel registro dei corrispettivi sbordavano dai minuscoli quadratini presposti...
I controlli sono esigui? è la prima volta che lo sento dire... quasi tutti i miei amici che hanno comprato casa negli ultimi anni hanno avuto un controllo, fai tu.... forse tu parli delle città, dove ci sono una mole di transazioni difficile da controllare; nei piccoli centri, tutti gli atti vengono controllati, e tutti i negozi accertati.. Forse perchè sono pochi e sono sempre quelli!
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