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Spiagge in concessione ai privati per 90 anni

Il decreto sviluppo approvato il 5 maggio dal consiglio dei ministri contiene una novità imprevista. I diritti di concessione delle spiagge italiane aumentano di durata e arrivano a 90 anni. Gli esercenti esultano e gli ambientalisti insorgono

La norma recita: "le spiagge su cui insistono chioschi e varie strutture turistiche saranno oggetto di diritto di superficie che dura 90 anni"

Gli esercenti balneari sono soddisfatti perché ritengono che in questo modo sia garantita loro la possibilità di fare investimenti di lungo periodo. "Sul diritto di superficie che interessa gli insediamenti turistici sulle spiagge la posizione del ministro tremonti è una positiva novità che registriamo con grande interesse". Lo afferma il sindacato dei balneari della confesercenti

Per il  presidente di legambiente,  vittorio cogliati dezza, si tratta di "un decreto sottosviluppo" con all'interno "un piano casa e la privatizzazione spiagge: un regalo senza precedenti a mafiosi, abusivi e speculatori

Il ministro Giulio tremonti ha spiegato la normativa in questo modo: "le spiagge restano pubbliche. Questo diritto riguarda quello che c'è dietro"e ha ricordato che i "diritti di lunga durata come questo sono diffusi e utilizzati in tutto il mondo". Ha poi aggiunto che "se le condizioni vengono meno, il diritto viene revocato. Gli imprenditori devono essere in regola col fisco, con la previdenza e pensiamo debbano assumere giovani. Abbiamo ritenuto che un diritto così lungo dia la possibilità di fare investimenti e creare lavoro"

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1 Commenti:

23 Giugno 2012, 12:03

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