
Sempre più su gli affitti a Milano, dove il trend dei prezzi è in costante ascesa anche dopo l’estate. Nel terzo trimestre il prezzo delle locazioni in città è salito a 15,2 euro al metro quadro, con un tasso di rivalutazione dell’1,1% rispetto al precedente quarter e del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Dopo l’aumento delle pretese dei proprietari nell’anno dell’Expo, l'affitto pesa di più sulle tasche dei milanesi. L’ufficio studi di idealista, che ha condotto l’analisi su un’offerta complessiva di 6.095 immobili del capoluogo meneghino, stima una media 46 euro mensili per un bilocale e 63 euro per un trilocale.
Su base trimestrale gli incrementi più decisi si sono registrati in Garibaldi-Porta Venezia (5,4%; 17,5 euro/m²), Greco-Turro (3,5%; 12,8 euro/m²) e Forlanini (3%; 13,3 euro/m²). Aumenti sopra la media del periodo per altri 5 quartieri, racchiusi in una forbice che va dal 2,8% di Lorenteggio-Bande Nere all’1,2% di Baggio, il quartiere più economico della città con i suoi 11,8 euro al metro quadro. In altre 3 aree si registrano variazioni minime nell’ultimo trimestre, nell’ordine dello “zero virgola”.
Giù i valori nel resto dei quartieri, sono 6 quelli in segno negativo nel trimestre. La peggiore performance spetta di gran lunga a Città Studi-Lambrate (-7,5%; 12,8 euro/m²), il quartiere che ha alternato alti e bassi nel corso dell’ultimo anno. Più distanziata Certosa (-2,1%; 11,9 euro/m²), mentre il resto delle aree scontano contrazioni comprese tra l’1% e il 2%, fra queste anche il Centro Storico (-0,3%, 21,9 euro euro/m²) che resta l’area con i prezzi più alti della città.
Secondo Vincenzo De Tommaso “il settore degli affitti sarà più competitivo e qualificato dopo Expo, anche se dovrà riequilibrarsi sul fronte dei prezzi. Prevediamo che il ruolo delle locazioni, quale componente dinamica del settore immobiliare, sarà determinante in una società in continua evoluzione, anche per i recenti cambiamenti del mercato del lavoro. Nonostante la crisi abbia contribuito ad abbassare i prezzi in città e la situazione del credito sia migliorata, riteniamo che l’offerta di case in affitto sia destinata a interessare la generalità delle famiglie, non solo quelle economicamente più bisognose”.
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