
I micro apartments, case di pochi m2, sono sempre più diffusi nei centri delle grandi città. idealista/news ha sentito lo studio ATOMAA per conoscerne pregi e caratteristiche.
I tagli di appartamenti più gettonati si stanno riducendo. Tanto che sempre più persone, pur di vivere in centro, sono disposte ad “accontentarsi” di case con pochi m2 a disposizione. Eppure, Cesare Galligani, co-founder dello studio di Architettura e Interior Design ATOMAA, spiega come anche chi sceglie un micro apartment non abbia nessuna voglia di accontentarsi.


"In città come Roma e Milano si tende sempre più ad accettare appartamenti più piccoli, magari per vivere più vicini al centro e ridurre i tempi di percorrenza per andare al lavoro, ma anche perché aumentando i m2 aumentano anche i costi. Vivendo in appartamenti più piccoli, però, ci si ingegna per trovare soluzioni su misura che garantiscano il massimo comfort possibile. Può darsi, quindi, che sia cambiato il modo di abitare, ma di sicuro non è cambiato è la ricerca di quello che le persone definiscono comfort".

Come è cambiato, allora, il lavoro dell’architetto e dell’interior designer?
"È difficile integrare il comfort in spazi più ridotti, per farlo sono saltate le regole di progettazione e di occupazione dello spazio che c’erano prima, si è dovuta affrontare la tematica con mezzi nuovi e specifici. È cambiato molto il modo di pensare la casa sin dall’inizio, non più come una scatola vuota da riempire con oggetti più o meno di design, ma sempre più come strumento che aiuti a vivere meglio, che organizzi lo spazio con un involucro abitato costituito da un insieme di elementi di arredo fisso integrati. In un certo senso è come se scomparissero muri, porte e mobili".

"Si ragiona in termini di strutture e dispositivi che organizzano lo spazio a disposizione con elementi che possono cambiare funzione durante il giorno. La casa non è più pensata come un involucro vuoto da riempire o da decorare, ma come utensile ad hoc pensato sin dall’inizio per fornire comfort a seconda dei momenti della giornata, ‘on demand’. Una parte molto importante del progetto è pensare ai mobili fissi su misura, per sfruttare al centimetro lo spazio nei micro appartamenti, solo così si può garantire di svolgere ogni funzione in modo comodo".

"L’obiettivo, come ho già detto, rimane sempre il comfort, anche quando un cliente ha pochi m2 a disposizione (29,5 nel caso di Taaac apartment, ndr) non rinuncia mai a quello che è importante, ad esempio una cucina comoda. In quella famosa scena assistiamo a un’iperbole comica, che indica come le case possano diventare delle rinunce: al letto, alla cucina, ecc... Noi vogliamo dimostrare che c’è anche un’altra via. Di Pozzetto, usiamo solo elemento di gioco, l’ironia, la provocazione, e dimostriamo che tutto questo è realizzabile mettendo al centro il comfort necessario in uno spazio domestico contemporaneo. Chi abita una casa ha bisogno di uno spazio minimo di vita, ben illuminato naturalmente, di un letto matrimoniale, di una cucina completa, di un ripostiglio all’ingresso per gli ombrelli bagnati e altri oggetti".

"Taaac, ad esempio, può cambiare a seconda degli spostamenti dell’arredo. Lo stesso spazio, a seconda di dove è posizionato l’elemento mobile centrale, assume significati diversi. Per progettare spazi più piccoli si deve considerare, come strumento di progetto, anche il tempo. In una casa, non tutte le funzioni possono avvenire contemporaneamente, ma sempre in successione più o meno ordinata. Ovviamente non stiamo parlando di abitazioni ideali per una famiglia con figli, è importante capire il profilo dell’utente, i Micro Apartments hanno come target professionisti, affitti brevi, alcune categorie di studenti".


"Trattiamo spesso anche case dai 100 ai 150 mq, è il taglio tipico di coppie che vogliono costruirsi una casa su misura, quella dei sogni. Mentre il micro apartment che trattiamo di solito è funzionale per affitto o vendita. Le case ristrutturate per essere messe in affitto hanno budget legati a un piano economico di investimento e quindi sono fissi. Più in generale, l’utente sta capendo che la casa, anche quella da mettere in affitto è un prodotto, quindi c’è sempre un ritorno anche a fronte di investimenti maggiori, più l’appartamento è curato e più l’investimento può avere un ritorno maggiore. La stessa metratura ha valori molto diversi anche nello stesso palazzo".

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