A Luserna prende vita il progetto “Coliving collaborare condividere abitare”

La vista su Luserna Amministrazione comunale vo Lusern

29 Settembre 2020, 9:05

Buon esito per il bando “Coliving collaborare condividere abitare” lanciato a Luserna, in provincia di Trento. Si sono infatti conclusi i lavori della commissione sul progetto ed è stata pubblicata la graduatoria finale dei richiedenti l’assegnazione degli alloggi messi a disposizione.

Nello specifico, è stata pubblicata la delibera di approvazione della graduatoria finale dei richiedenti l’assegnazione di alloggi di edilizia abitativa pubblica nell’ambito del progetto “Coliving collaborare condividere abitare”. Assegnati sei alloggi, due in più rispetto ai quattro inizialmente previsti, ad altrettanti nuclei familiari.

Il progetto è stato dunque portato avanti. Dopo la chiusura dei termini per presentare la domanda di partecipazione al bando si è proceduto al lavoro di ammissione dei candidati, di attribuzione dei punteggi, di esclusione dei candidati in esubero, di valutazione dei curricula abitativi dei richiedenti, di svolgimento dei colloqui di gruppo. E’ stata quindi redatta la graduatoria dei richiedenti l’assegnazione degli alloggi. Adesso inizia la vera e propria fase di trasferimento e integrazione all’interno della comunità.

C’è soddisfazione per la partecipazione registrata, che ha interessato persone di diverse città e Paesi, e per il successo riscosso dall’iniziativa, il cui obiettivo fin dall’inizio è stato quello di rafforzare la comunità, ma anche i servizi esistenti. Grazie al bando “Coliving collaborare condividere abitare” è inoltre cresciuto l’interesse nei confronti di Luserna, dimostrando l’ulteriore beneficio dell’iniziativa messa in campo.

Come spiegato nel bando pubblicato lo scorso 5 giugno, “il progetto punta ad invertire le tendenze di spopolamento della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, andando a proporre delle azioni integrate inerenti i temi dell’abitare e della valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico non utilizzato e offrendo alle giovani famiglie le condizioni ideali per diventare autonome, costruire un progetto di vita di coppia e contribuire allo sviluppo e alla vita di un territorio montano”.