
I dati statistici sulle compravendite immobiliari 2020 del Consiglio Nazionale del Notariato confermano il calo dell’8,2% delle transazioni rispetto al 2019. Ecco la fotografia del trend immobiliare in Italia al tempo del covid.
Secondo quanto rilevato dal Consiglio Nazionale del Notariato le compravendite di fabbricati, terreni, pertinenze ecc. sono scese da 1.128.674 nel 2019 a 1.035.997 nel 2020, un calo annuo pari all’8,2%imputabile soprattutto ai primi tre mesi di lockdown. A marzo si era registrato infatti un calo del 51%, ad aprile si scende addirittura del 75% per ridursi a un -26% di maggio. Dai mesi a seguire i dati di raffronto tornano invece a essere in crescita.

Compravendite immobiliari in Italia: i fabbricati
Il settore specifico dei fabbricati (uffici, abitazioni e pertinenze, immobili ad uso commerciale, ecc.) ha registrato nel 2020 un calo del 7,8% delle compravendite (786.599 fabbricati nel 2020 rispetto agli 853.247 fabbricati scambiati nel 2019). Nel secondo semestre l’inversione di tendenza: sono stati scambiati 462.230 fabbricati, pari ad un + 42,50% rispetto periodo precedente, chiuso con lo scambio di 324.369 fabbricati, e addirittura ad un aumento del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Comprare casa nel periodo del covid
Analizzando la sola compravendita di immobili abitativi si registra una variazione del +41,10% nel confronto tra le 212.123 transazioni del I semestre e le 299.308 del II semestre 2020. Gli immobili abitativi oggetto di compravendite complessivamente nel 2020 sono stati 511.431, dato che ha fatto registrare una diminuzione del 7,2% rispetto al 2019, anno in cui ne sono stati compravenduti 551.122.

Dove si comprano più case in Italia
La regione nella quale sono stati scambiati più immobili rimane la Lombardia, con il 19,3% degli immobili scambiati sull’intero territorio nazionale, con un aumento nel II semestre del +42,6% rispetto al I semestre, seguita dal Veneto con il +9,5% e dal Piemonte con il 9,3%.
La regione che nel II semestre 2020 ha fatto registrare il maggiore aumento, pari al +73,1% rispetto al I semestre, è l’Umbria, seguita dal Molise con un +68,5%. Il Veneto ha fatto registrare un +41,8% (contro il +8,3% fatto registrare tra il I e il II semestre 2019) e la Lombardia un +42,6% (contro circa un +1% fatto segnare tra il I e II semestre 2019). La regione che ha fatto segnare un aumento minore tra il I e II semestre 2020 è la Toscana con un +40,6%.
L’andamento dei prezzi immobiliari in Italia
ll prezzo medio di scambio delle case nel 2020 è stato in crescita e pari ad euro 151.382 rispetto a euro 144.921 nel 2019, fabbricati e terreni hanno visto il prezzo ridursi rispetto ai dati del 2019, rispettivamente per i primi 119.376 rispetto al 132.393 del 2019. Quanto ai terreni il prezzo medio nel 2020 è sceso a 44.390 rispetto ai 49.587 del 2019.
Solo 5.121 immobili, di cui 3.317 abitativi, oggetto di compravendita nell’arco del 2020, hanno avuto un valore superiore a 1 milione di euro e di questi 1.864 sono stati acquistati come seconda casa direttamente dalle imprese. Dato in calo rispetto al 2019, che ha fatto registrare la vendita di 3.614 immobili abitativi e di questi 2.015 sono stati acquistati come seconda casa direttamente dalle imprese.
Agevolazioni per l’acquisto della prima casa
L’agevolazione per l’acquisto della prima casa da privati e imprese, pur con una riduzione del mercato immobiliare, continua a rappresentare il 60% del totale degli acquisti fatti dagli italiani. Le analisi evidenziano che nel II semestre 2020 su 299.308 fabbricati abitativi, per 175.800 è stata richiesta l’agevolazione prima casa e nell’intero anno 2020, su complessivi 511.431 immobili abitativi è stata chiesta l’agevolazione prima casa per 307.466.
Il valore mediano degli immobili abitativi acquistati da privato con agevolazione prima casa è diminuito da euro 116.000 del I semestre 2020 a euro 110.000 del II semestre 2020, valore questo tornato a quello rilevato nel 2019. Più alto il valore di acquisto prima casa da imprese, che è aumentato dai 200.000 euro del I semestre 2020 ai 212.000 euro del II semestre. Il 33,8% degli immobili acquistati da imprese con le agevolazioni prima casa ha un valore compreso tra i 100.000 e i 200.000 euro, mentre il 31,4% ha un valore compreso tra i 200.000 e 300.000 euro. Al contrario il 42,7% degli immobili acquistati da un privato sempre con la medesima agevolazione ha un valore inferiore ai 99.000, mentre il 38,51% ha un valore compreso tra 100.000 e 200.000 euro.
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