
Quando si concede un immobile in locazione, può capitare di trovarsi alle prese con un inquilino moroso che non paga le spese condominiali a suo carico. In questi casi, l’amministratore di condominio deve rivolgersi al proprietario dell’immobile per chiedergli di saldare il debito. In caso di inadempimento, può avvalersi di un’ingiunzione di pagamento nei suoi confronti. Il locatore ha però il diritto di pretendere dall’inquilino la restituzione della somma pagata, in base a quanto stabilito dal contratto di locazione. Ecco tutto quello che bisogna sapere sul decreto ingiuntivo per inquilino moroso e spese condominiali non pagate.
A chi spetta il pagamento delle spese condominiali?
Il codice civile, all’art. 1576, stabilisce che il proprietario dell’immobile deve provvedere al pagamento di tutte le spese di manutenzione straordinaria, mentre all’inquilino spetta il pagamento di tutti gli interventi di piccola manutenzione. Questo significa che le spese ordinarie sono a carico del conduttore. La legge, però, offre alle parti di accordarsi autonomamente sulla ripartizione delle spese condominiali, a patto che si rispetti il divieto per cui non è possibile imporre all’inquilino il pagamento delle spese condominiali straordinarie.
È bene specificare che, quando si concede in affitto un immobile, nella maggior parte dei casi, il locatore notifica all’amministratore di condominio la stipula del contratto di locazione, invitandolo a riscuotere quanto dovuto per le spese condominiali rivolgendosi direttamente all’inquilino. Pur trattandosi di una pratica piuttosto diffusa, non è la procedura corretta da seguire. Per la legge, infatti, il soggetto responsabile del pagamento delle spese condominiali è il padrone di casa. Questo aspetto è importante da tenere a mente: giustifica il perché, in caso di mancato pagamento delle spese condominiali, l’amministratore di condominio può rivalersi esclusivamente sul proprietario dell’immobile.
Inquilino moroso non paga le spese condominiali: il decreto ingiuntivo
Se l’inquilino moroso non provvede al pagamento delle spese condominiali a suo carico, l’amministratore di condominio non può rivolgersi a lui chiedendo di saldare il debito, ma deve sempre fare riferimento al padrone di casa, considerato dalla legge l’unico responsabile del mancato pagamento delle spese condominiali.
Prima di agire per vie legali, l’amministratore di condominio può provare ad ottenere il pagamento delle spese condominiali in via bonaria, inviando al proprietario dell’immobile una lettera di diffida e invitandolo a saldare il debito entro un termine determinato.
In caso di inadempienza, l’amministratore può presentare la richiesta di decreto ingiuntivo al Giudice di Pace. A livello territoriale, l’emissione del decreto ingiuntivo per spese condominiali e inquilino moroso è di competenza del Giudice del luogo dove il debitore è residente o domiciliato.
In virtù di quanto detto finora, è bene sottolineare che l’eventuale ingiunzione di pagamento richiesta e ottenuta nei confronti dell’inquilino moroso è illegittima. In caso di decreto ingiuntivo per inquilino moroso e spese condominiali non pagate, infatti, il conduttore, non avendo un rapporto di obbligo e responsabilità nei confronti del condominio, può rilevare il proprio difetto di legittimazione passiva, ovvero obiettare di non essere il soggetto tenuto a pagare il debito. Questo, molto probabilmente, avrebbe come conseguenza la condanna del condominio al pagamento delle spese di lite.
Il decreto ingiuntivo per le spese condominiali non pagate, dunque, deve essere notificato al proprietario dell’immobile dato in locazione e non all’inquilino. Una volta saldato il debito, il padrone di casa, a sua volta, può rivalersi sul conduttore, richiedendo il pagamento delle spese condominiali a suo carico entro 60 giorni. Quando si verifica questa situazione, è probabile che il proprietario di casa abbia a che fare con un inquilino moroso: in questo caso, può procedere con la procedura di sfratto per morosità, così da non trovarsi con altri debiti da pagare. In ogni caso, prima di stipulare un contratto di locazione, è buona norma consultare l’elenco degli inquilini morosi oppure aggiungere all’interno dell’atto l’informativa sulla privacy che consente di tutelarsi da queste spiacevoli situazioni.
Cosa succede se il proprietario non paga le spese condominiali?
Il proprietario dell’immobile dato in locazione, dal momento in cui riceve la notifica di decreto ingiuntivo per le spese condominiali non pagate, ha 40 giorni di tempo per saldare il debito oppure per contestarlo. Scaduto il termine, se il locatore non provvede al pagamento o non contesta il decreto ingiuntivo, si prosegue con l’esecuzione forzata sui suoi beni, ovvero con il pignoramento.
Per quanto riguarda il pignoramento, le possibilità sono tre:
- pignoramento mobiliare: confisca di oggetti di valore e beni mobili del padrone di casa;
- pignoramento presso terzi: l’esecuzione forzata, in questo caso, interessa lo stipendio, la pensione, l’affitto percepito o qualsiasi altro versamento presente sul conto corrente del debitore;
- pignoramento immobiliare: l’appartamento viene pignorato e messo in vendita all’asta. Questa soluzione, generalmente, essendo molto onerosa, viene presa in considerazione solo nei casi in cui il debito maturato sia molto grande.
È bene sapere che, inoltre, se le spese condominiali non vengono pagate da più di 6 mesi, l’amministratore può impedire al condomino l’utilizzo dei servizi condominiali, fatta eccezione per quelli essenziali, come la luce e l’acqua.
La prescrizione delle spese condominiali non pagate dall'inquilino
L’amministratore di condominio, al fine di ottenere il pagamento delle spese condominiali dal padrone di casa, deve agire per vie legali entro un termine stabilito. Lo stesso vale per il proprietario di casa, che può recuperare dall’inquilino la parte di spese condominiali da quest’ultimo dovute, come stabilito dal contratto di locazione. Se non si rispettano i termini previsti dalla legge, le spese condominiali non pagate dall’inquilino vanno in prescrizione, così come quelle non pagate dal proprietario di casa.
L’amministratore di condominio deve agire nei confronti del proprietario dell’immobile entro 5 anni per le spese condominiali ordinarie. Per quelle straordinarie, invece, entro 10 anni. Per quanto riguarda, invece, la prescrizione delle spese condominiali non pagate dall’ex inquilino, in passato, il proprietario di casa era tenuto ad agire nei confronti del conduttore moroso entro 2 anni. La situazione è cambiata in seguito all’entrata in vigore della legge n. 133 del 2008, una riforma in materia di inquilino moroso e spese condominiali non pagate che ha allungato i tempi di prescrizione: il proprietario di casa deve agire nei confronti del conduttore moroso entro 5 anni, a patto che non si tratti di crediti richiesti prima dell’entrata in vigore della sopracitata legge.
Potrebbe anche interessarti
Ecco altre informazioni utili sulla procedura da seguire in caso di mancato pagamento delle spese condominiali da parte dell’inquilino.
Che succede se l’inquilino non paga le spese condominiali?
Se l’inquilino non paga le spese condominiali a suo carico, il padrone di casa che riceve l’ingiunzione di pagamento dall’amministratore di condominio, dopo aver saldato il debito, può rivalersi su di lui, chiedendogli di pagare le somme dovute entro 60 giorni.
Chi paga le spese condominiali per il decreto ingiuntivo?
Le spese condominiali per il decreto ingiuntivo devono essere pagate dal proprietario di casa.
Quanto tempo ha l’inquilino per pagare le spese condominiali?
L’inquilino ha 60 giorni di tempo dalla richiesta del padrone di casa per pagare le spese condominiali.
Chi deve pagare le spese condominiali se l’inquilino non paga?
Se l’inquilino non paga, è il proprietario di casa a dover pagare le spese condominiali.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account