Il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, ha incontrato nel pomeriggio di ieri una delegazione degli studenti che ha manifestato sotto la sede della Giunta in via Cristoforo Colombo contro il caro affitti. All'incontro in Sala Aniene hanno partecipato l'assessore regionale Giuseppe Schiboni, il presidente di DiSCo Lazio (l'ente regionale per il diritto allo studio e alla conoscenza) Alessio Pontillo e la direttrice regionale Elisabetta Longo.
Caro affitti, incontro alla regione Lazio
Il Presidente Rocca ha ascoltato le istanze degli studenti e nel corso dell'incontro, andato avanti in un clima cordiale, disteso, costruttivo e di rispetto reciproco, ha spiegato le priorità della regione Lazio per affrontare e risolvere il problema degli alloggi per gli studenti universitari. La giunta intende aumentare la platea dei beneficiari del buono alloggio così da venire incontro alle crescenti fragilità del ceto medio; rimodulare il fondo di garanzia per gli affitti; programmare con DiSCo Lazio il reperimento di alloggi presso istituti religiosi a canone calmierato; programmare in futuro interventi per realizzare nuovi studentati. Il Presidente Rocca ha ribadito la massima attenzione della Giunta regionale nei confronti di tutte le fragilità sociali, manifestando massima preoccupazione per il tema della casa e degli alloggi universitari.
Cari affitti, il ministro Bernini al question time
Dopo il ritiro dell'emendamento che sbloccava 660 milioni del Pnrr destinato agli alloggi studenteschi, anche il ministro Bernini, che sin dall'inizio del suo mandato ha fatto del diritto allo studio una delle priorità della sua azione, avendo appreso del deposito di due interrogazioni relative agli alloggi universitari e consapevole della centralità del Parlamento, ha deciso di non sottrarsi al confronto e di rispondere nella prima finestra utile (il question time della Camera), per illustrare le misure già adottate e quelle per il prossimo futuro.
Il ritiro dell'emendamento si è reso necessario per evitare la sua inammissibilità, essendo stato agganciato a emendamenti sulla parità di genere dichiarati dalla commissione inammissibili.
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