
Aprire un’attività è il sogno di molti. L’idea di costruire da soli una propria impresa può diventare realtà sia per un esercizio commerciale, una partita Iva da consulente fino alla fondazione di una vera e propria impresa. Tipologie diverse di attività che per essere portate avanti devono seguire dei passaggi obbligatori. Si può partire con una forma di organizzazione semplice, passare all’istituzione di un progetto complesso o procedere con un ente culturale, una onlus o un’associazione.
Una cosa è certa: aprire un’attività e le idee ad essa connesse non bastano. Oggi, aprire un business, prevede tanta progettazione, attenzione e cura.
L’iter burocratico generale da seguire per la propria attività è:
- apertura Partita Iva;
- iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio;
- regolazione posizione INPS e INAIL;
- comunicazione inizio attività presso il Comune (almeno 30 giorni prima dell’avvio).
In questa guida saranno raccolte tutte le informazioni utili per comprendere quanti soldi ci vogliono per aprire un’attività.
Aprire un’attività le idee giuste
La prima cosa da fare quando si decide di aprire un’attività, sembrerà assurdo, è quella di riflettere attentamente. Le idee giuste non vengono per caso ma solo dopo tanta cura e pianificazione. L’analisi del mercato, della concorrenza, del settore di riferimento è fondamentale. Il secondo passo è lo studio del target, della tipologia di clienti e dei bisogni che l’aprire un’attività potrebbe soddisfare.
Questa fase è spesso sottovalutata ed è, frequentemente, uno dei motivi che portano al desistere dall’aprire un’attività commerciale. Aprire un business e capirne la fattibilità serve per distinguersi dagli altri e capire quali siano le reali esigenze del mercato.
Lo strumento numero uno per fare questa progettazione è il Business Plan, la compilazione di ogni sua parte permette di determinare ogni aspetto, soprattutto quelli economico finanziari. Grazie al progetto, compilato con attenzione, è facile capire quali servizi si possono proporre e a quale prezzo e su quale tipo di comunicazione puntare.
Il business plan va oltre permettendo una visione anche dei mesi successivi all’apertura e fare un prospetto delle spese e guadagni futuri. La compilazione del business plan è richiesta al momento dell’iscrizione al Registro delle Imprese.
Le Camere di Commercio forniscono questo tipo di servizio e consulenza. Il commercialista è l’altro professionista da consultare su come aprire un’attività.
Come aprire un’attività senza soldi
Avviare un’attività senza soldi è possibile. L’apertura di una partita IVA a regime forfettario consente tasse molto basse e costi di gestione contenuti. L’apertura di una società è spesso sovvenzionata da fondi dedicati alle start up innovative.
Il nuovo PNRR conterrà fondi a sufficienza, sarà una soluzione alla domanda su come aprire un’attività a fondo perduto. Esistono business angel e venture capitalist interessati ad investire in nuovi progetti. Ci sono diverse possibilità per aprire un’attività per i giovani con finanziamenti a tassi zero. I finanziamenti regionali sono disponibili sui siti istituzionali e basta verificare i bandi che vengono proposti ogni anno. Aprire un’attività commerciale
Su come aprire un’attività è importante inoltre fare una distinzione tra attività individuale o srl. Avere le informazioni corrette può fare la differenza su cosa si può aprire con pochi soldi.
Nel primo caso parliamo di Partita Iva e ditta individuale: dopo la richiesta all’Agenzia delle entrate, ci si dovrà registrare al registro delle imprese e aprire la propria posizione INPS. La ditta individuale ha costi contenuti e una contabilità molto semplice. Nel secondo caso la società è svincolata dal titolare e può essere una SRL, una SRLS (una società a responsabilità limitata valida per un periodo di tempo), una soluzione perfetta per aprire un'attività per i giovani o una SPA.
L’apertura di una società come una SPA è più complicata e ha maggiori costi. Tuttavia, con la società il titolare può contare su un capitale sociale e avere dei soci che contribuiscono al progetto comune. Inoltre, in questo caso, solo la società risponde dei debiti dell'attività e non i soci direttamente.
I costi dell’apertura di una società sono legati al pagamento delle spese, le tasse e la parcella del notaio. Le spese successive saranno legate al tipo di attività, alle restrizioni e leggi in merito e alla gestione delle contabilità.
La scelta di una ditta individuale o di una società non è l’unica possibilità su che tipo di attività aprire oggi. Aprire un’attività potrebbe significare aderire a un franchising: la soluzione perfetta per aprire un’attività con pochi soldi. Accettare di entrare a far parte di una catena di punti vendita permette, almeno, di condividere alcuni costi del marketing e legati alla comunicazione. I costi di apertura e gli adempimenti burocratici restano invariati. La scelta del franchising potrebbe essere la risposta a cosa si può aprire con 5000 euro perché alcune società richiedono proprio una cifra del genere per avviare l’attività.

Analogamente, cominciare come freelance o un libero professionista può essere una scelta per aprire un’attività con 1000 euro, ma anche meno. I lavoratori autonomi non devono iscriversi al Registro delle Imprese, per i contributi INPS ci si iscrive alla gestione separata e per l’apertura i costi riguardano il compenso del commercialista e la spesa per la contabilità annuale che possono arrivare fino a 500 euro annui. Si potrebbe studiare una strategia su come aprire un'attività online per il quale occorre considerare diversi fattori tra cui la realizzazione del sito, il reperimento dei prodotti, il marketing e tutti i costi di gestione, spedizioni e reso.
L’associazione è un’altra idea per aprire un’attività e lega insieme le persone intorno ad un progetto senza scopo di lucro. La registrazione può richiedere la spesa del notaio, il pagamento delle tasse che si aggirano intorno ai 300 euro + IVA e c’è sempre da considerare la gestione della contabilità. Qualunque sia l’idea in merito all’apertura bisogna rispettare dei requisiti.
I requisiti
Per poter aprire un’attività in Italia è necessario, inoltre, non avere condanne penali, essere maggiorenni, ovviamente, residenti in Italia e non avere a carico condanne penali.
Aprire un’attività significa anche avere la licenza, in alcuni casi (come per le attività che gestiscono monopoli statali), ma anche aver seguito corsi formativi, essere abilitati e possedere attestati. Le regole cambiano a livello regionale e per conoscere quelle della propria zona è bene rivolgersi alla Camera di Commercio presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive.
I locali di un’attività commerciale vanno adeguati alle norme vigenti in fatto di accessibilità e sicurezza, senza dimenticare le normative urbanistiche e sanitarie. Il commercialista sarà il punto di riferimento per avere tutte le informazioni.
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