
L’obbligo di compilazione della dichiarazione dei redditi in Italia è rivolto ai soggetti residenti nel Paese con redditi percepiti ovunque così come ai residenti all’estero con redditi percepiti però in Italia. Le due possibilità per presentare la dichiarazione hanno condizioni e tempistiche diverse: il Modello 730, che sia ordinario o precompilato, è utilizzato da lavoratori dipendenti, pensionati e coniugi e va consegnato al Caf, al datore di lavoro o anche online, necessariamente entro il 30 settembre; l’altra opzione, il Modello Redditi PF, è adatto per tutti gli altri soggetti e per chi non è residente fiscalmente in Italia e ha come termine massimo di consegna il 30 novembre, valido anche per i non residenti che invieranno una raccomandata.
È importante sapere che in alcune situazioni si può far richiesta per ottenere l’esonero dalla dichiarazione dei redditi nel 2024, un’opzione non praticabile per tutti e garantita solo davanti a particolari condizioni (come può essere il reddito basso di un individuo).
Esonero dichiarazione dei redditi: chi deve presentarla?
Chi deve fare la dichiarazione dei redditi? Prima di introdurre le casistiche che permettono di usufruire dell’istituto dell’esonero, è giusto indicare chi è sottoposto all’obbligo di dichiarazione dei redditi:
- la dichiarazione dei redditi è obbligatoria per lavoratori dipendenti e pensionati e, più generalmente, per contribuenti che hanno percepito redditi nell’anno preso in esame e che non rientrano in una delle casistiche di esonero;
- è obbligatoria la dichiarazione dei redditi anche per i titolari di partita IVA anche in assenza di redditi conseguiti nel periodo d’imposta.
Le due modalità preposte alla dichiarazione dei redditi sono il Modello 730, in forma ordinaria o precompilato, e il Modello Redditi persone fisiche (chiamato solo Modello Unico fino al 2016). Il limite per la dichiarazione dei redditi nel 2024 è il 30 settembre per il modello 730, mentre slitta al 30 novembre per chi ha partita IVA e usa il modello redditi PF.
La prima casistica di esonero sulla dichiarazione dei redditi è indirizzata alla categoria dei lavoratori dipendenti.
Esonero su dichiarazione dei redditi per lavoratori dipendenti
Più generalmente, è sottoposto a esonero dalla dichiarazione dei redditi tramite 730 il lavoratore dipendente o il pensionato con redditi per i quali è dovuta un’imposta inferiore a 10,33 euro e non si deve occupare della tenuta di scritture contabili come chi è titolare di partita IVA.
Si aprono diverse possibilità di obbligo o esonero dalla dichiarazione dei redditi in situazioni differenti quando si parla di lavoratori dipendenti:
- per coloro che hanno accumulato più certificazioni di lavoro dipendente dopo aver cambiato datore di lavoro possono ottenere l’esonero dalla dichiarazione dei redditi solamente in presenza di un’imposta sul reddito complessivo non superiore a 10,33 euro rispetto alle ritenute subite. Per richiedere l’esonero in questa situazione particolare è necessario chiedere al nuovo datore di lavoro di effettuare il conguaglio con le ritenute applicate dal precedente datore;
- i lavoratori che hanno percepito indennità a titolo di integrazione salariale da enti come l’INPS sono obbligati a presentare la dichiarazione quando non sono state effettuate le ritenute per errore;
- la dichiarazione dei redditi è obbligatoria anche per i lavoratori dipendenti a cui sono state riconosciute erroneamente deduzioni e detrazioni dal reddito, mentre con detrazioni spettanti per coniuge e familiari a carico senza addizionali regionali e comunali si ha diritto all’esonero;
- per chi percepisce una retribuzione da privati vi è obbligo di dichiarazione dei redditi;
- il contributo di solidarietà non trattenuto dal sostituto d’imposta va dichiarato;
- il lavoratore dipendente che ha subito un’applicazione non corretta di ritenute come l’Irpef deve fare la dichiarazione;
- i redditi sui quali vige una tassazione separata, per redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, non vanno dichiarati (es. indennità di fine rapporto);
- all’interno del modello Redditi PF vanno inserite plusvalenze insieme a redditi di capitale nei quadri RT e RM e avranno imposta sostitutiva.
Un'altra casistica riguarda i lavoratori dipendenti e pensionati in possesso di abitazione principale, pertinenze per cui non è dovuta l’Imu e fabbricati non locati situati in comuni diversi da quello dell’abitazione generale, anche questo è un caso di esonero dalla dichiarazione dei redditi.

Casi principali di esonero dalla dichiarazione dei redditi
Oltre alla casistica per redditi di lavoratori dipendenti, assimilati o pensionati, esistono altre situazioni per cui è previsto l’esonero dalla dichiarazione dei redditi nel 2024:
- redditi soggetti ad imposta sostitutiva: interessi su titoli del debito pubblico;
- redditi con ritenuta alla fonte a titolo di imposta: interessi sui conti correnti, redditi di lavori socialmente utili.
- abitazione principale, le sue pertinenze e fabbricati non locati: esonero concesso in caso di fabbricati non locati nello stesso comune dell’abitazione principale;
- redditi da lavoro dipendente o assimilato + abitazione principale, le sue pertinenze e fabbricati non locati;
- rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto: esclusi le collaborazioni in favore di associazioni dilettantistiche sportive;
- redditi esenti e rendite che non costituiscono reddito: compensi erogati dall'Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell'Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali, alcune borse di studio.
In tutte queste situazioni, il diritto all’esonero scatta in presenza esclusiva di una tra queste tipologie reddituali al rispetto delle condizioni previste.
Parlando di un caso più generale, l’esonero dalla dichiarazione dei redditi vale in presenza di redditi corrisposti da uno o più sostituti d’imposta che devono effettuare le ritenute di acconto.
Esonero dalla dichiarazione per limiti di reddito
In questa tabella sono riassunti gli esoneri dal 730 per limiti di reddito, a seconda di ogni tipologia reddituale:
LIMITE REDDITO PER ESONERO | TIPOLOGIA DI REDDITO |
500€ | Terreni, fabbricati e rispettive pertinenze |
| Redditi assimilati a quelli dei lavori dipendenti e altri redditi con detrazione non commisurata in base alle ore di lavoro, come prestazioni occasionali o redditi da diritto d’autore |
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8.176€ | Lavoro dipendente o assimilato + altre tipologie di reddito |
8.500€ |
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8.500€ | Pensione + altre tipologie di reddito |
30.659,20€ | Compensi di attività sportive dilettantistiche |
Condizione generale per l’esonero dalla dichiarazione dei redditi
Se si vuole indicare il più generale dei requisiti per stabilire l’esonero dalla dichiarazione dei redditi di fine anno ci si riferisce all’imposta dovuta non superiore a 10,33 euro per contribuenti che non sono tenuti a realizzare le scritture contabili.
Considerando un’imposta lorda sul reddito, che non include le rendite per l’abitazione principale e le rispettive pertinenze, sottraendo ad essa le detrazioni per carichi di famiglia, le detrazioni per reddito di lavoro dipendente e le ritenute solitamente trattenute dal sostituto d’imposta, si ottiene un determinato importo: nel caso in cui il risultato del calcolo sia inferiore a 10,33 euro non bisognerà versare imposte. Questi contribuenti appartengono a chi non deve fare la dichiarazione dei redditi nel 2024.
Dichiarazione redditi nonostante l’esonero: perché farla?
In presenza di un esonero sulla dichiarazione dei redditi 2024, è comunque possibile presentare il 730 o il Modello Redditi PF in modo facoltativo. Ci si può avvalere della dichiarazione facoltativa per far valere delle detrazioni fiscali o dei crediti per cui non si è fatta richiesta di rimborso negli anni precedenti. È consigliato presentare la dichiarazione per ottenere il recupero dei crediti senza aspettare troppo tempo.
Non ho fatto il 730: cosa succede?
Se io non ho mai fatto la dichiarazione dei redditi rischio qualcosa? Non sempre si è soggetti ad esonero dalla dichiarazione dei redditi, ma non necessariamente significa di aver commesso irregolarità: per i contribuenti con reddito da solo lavoro dipendente e quindi con una sola Certificazione Unica, non sussiste l’obbligo perché le imposte sono già assolte dal sostituto d’imposta in busta paga. Inoltre, va ricordato che la soglia di reddito minimo per la dichiarazione dei redditi nel 2024, sotto la quale non c’è obbligo di dichiarazione, è di 3.000 euro, a esclusione di quelli che richiedono scritture contabili.
Nel caso in cui il contribuente avesse invece dei redditi non denunciati col modello 730 e nemmeno regolarizzati col modello redditi PF, ecco che scattano le sanzioni per il reato di omessa dichiarazione:
- sanzione amministrativa dal 120% al 240% del totale di imposte dovute a partire da 250 euro, con possibilità di riduzione da 60% a 120% in caso di dichiarazione consegnata oltre i 90 giorni di scadenza del termine ma entro l’anno successivo;
- se non ci sono imposte da versare, sanzione da 250 a 1000 euro, con possibilità di riduzione da 150 a 500 euro.
Nel caso venisse provata la natura evasiva dell’omissione, la pena prevista è la reclusione da 1 anno e 6 mesi a 4 anni per IVA o IRPEF fino a 50.000 euro, oltre alla quale scatta il reato penale.
Monitoraggio fiscale e dichiarazione dei redditi
Uno degli argomenti da approfondire in ambito di dichiarazione dei redditi è sicuramente il monitoraggio fiscale, in particolar modo su attività e patrimonio estero di soggetti residenti in Italia. A tal proposito, il DL 167/90 ha deliberato alcune disposizioni che consentono all’autorità amministrativa finanziaria di poter controllare le attività dislocate all’estero di contribuenti residenti in Italia; questo procedimento di monitoraggio fiscale si propone di verificare il corretto assolvimento dei debiti e della tassazione a carico di un contribuente e dei suoi possedimenti finanziari e patrimoniali esteri.
Esempi di dichiarazione dei redditi nell’ottica di monitoraggio fiscale sono le criptovalute e il conto corrente aperto all’estero, entrambe realizzate compilando il quadro RW del Modello Redditi PF.
Ponendo attenzione agli obblighi di segnalazione del conto corrente, il primo limite che impone la dichiarazione è la consistenza media annua del conto sopra i 5.000 euro che, se superata, obbliga il contribuente a versare l’importo fisso di 34,20 euro di IVAFE per i conti correnti. L’altra soglia, che impone la compilazione del quadro RW per monitoraggio fiscale (senza versamento dell’IVAFE) in caso di superamento anche per un solo giorno dell’anno , è quella del saldo giornaliero attestata sui 15.000 euro.

Le persone hanno anche chiesto
Quali sono i redditi che non vanno dichiarati?
Tra i redditi non dichiarabili troviamo quelli sotto la soglia di esonero a seconda della tipologia reddituale, redditi non tassabili come l’indennità di disoccupazione o gli assegni familiari, redditi specifici come quelli per prestazioni di lavoro occasionali e interessi bancari sotto una certa soglia.
Chi è esonerato dalla presentazione del 730?
I contribuenti esclusi dalla presentazione del 730 sono coloro che percepiscono redditi unicamente tassati alla fonte da un sostituto d’imposta o non soggetti ad alcuna tassazione (ad esempio, i redditi sulle abitazioni, sui terreni e sui fabbricati non locati esenti da Imu).
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