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París
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La Francia cerca di ridurre in maniera drastica il problema dell'occupazione abusiva. La settimana scorsa, il Parlamento francese ha approvato con 247 voti a favore e 91 contrari il progetto di legge destinato a inasprire le pene contro chi occupa abusivamente una casa. Il testo era stato approvato in un primo passaggio dall'Assemblea Nazionale a dicembre, nonostante le accese proteste della sinistra. Tra le pene, quella che punisce l'abusivo con tre anni di carcere.

Secondo il ministro della Giustizia francese, Éric Dupond-Moretti, il testo è "equilibrato, perché rafforza i diritti dei proprietari senza compromettere la protezione di chi occupa in buona fede". Questa proposta è l'ultima di una lunga serie volta a proteggere i proprietari di case dall'occupazione abusiva.

Già nel 2020 la legge ASAP permetteva alle vittime di occupazioni abusive di recuperare i propri beni attraverso una semplice denuncia, senza passare per i tribunali. "L'occupazione abusiva è una violazione della privacy e vogliamo che sia repressa senza debolezze", ha detto Dominique Estrosi Sassone, il senatore di LR all'origine di questo testo.

Il disegno di legge recentemente approvato prevede un ulteriore rafforzamento dell'arsenale legale contro gli abusivi. In caso di occupazione illegale, sono esposti a una pena fino a tre anni di reclusione e una multa di 45.000 euro. Il testo istituisce anche un nuovo reato di "propagazione o pubblicità a favore di modalità che favoriscono l'effrazione", punibile con la sanzione pecuniaria di 3.750 euro. Il testo amplia anche il perimetro dell'occupazione, che prima interessava solo le residenze principali. D'ora in poi le modalità di sgombero potranno essere utilizzate anche nell'ambito delle seconde case e delle case sfitte contenenti mobili.

La proposta attacca anche i morosi. Prevede l'aggiunta automatica ai contratti di locazione di una clausola di “risoluzione di diritto”. Se attivata, dovrebbe consentire ai proprietari i cui inquilini non pagano più l'affitto di ottenere la risoluzione del contratto di locazione senza intraprendere una lunga battaglia legale e ottenere anche uno sfratto.

La sinistra fracese è contraria

Queste nuove misure sono oggetto di pesanti critiche da parte della sinistra francese. Secondo Pascal Savoldelli, senatore e membro del gruppo Comunisti, Repubblicani, Cittadini ed Ecologisti (Crce), il testo promuove una “vera criminalizzazione della povertà”. L'ex ministro socialista Marie-Noëlle Lienemann considera questa proposta come "un'offensiva contro gli inquilini e contro i più svantaggiati".

Dal canto loro, le associazioni che si battono contro il precariato abitativo si oppongono al testo. L'Associazione Diritto alla Casa (DAL) ha organizzato manifestazioni davanti al Senato, all'insegna dello slogan "La casa non è un reato, è un diritto!". Simili proteste hanno avuto luogo in tutta la Francia. Secours Catholique (Caritas in Francia) ritiene che l'applicazione testuale della normativa potrebbe raddoppiare il numero dei senzatetto.

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