
Nell'ultimo anno, in Italia, l'offerta di appartamenti condivisi ha registrato un incremento del 40%, accompagnato da un notevole aumento dei costi per questa modalità di locazione, che sono cresciuti del 28% a una media mensile di 480 euro, secondo quanto riportato in un rapporto pubblicato da idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.
Secondo Vincenzo Tommaso, Responsabile dell'Ufficio Studi di idealista: "L'espansione dell'offerta disponibile può essere attribuita a un cambiamento nel panorama immobiliare, dove molti proprietari hanno deciso di mettere sul mercato degli affitti temporanei immobili precedentemente destinati alla locazione turistica. L'aumento dei costi è in parte alimentato dalle agenzie di co-living, che offrono una gamma di servizi aggiuntivi agli inquilini, come pulizia, manutenzione e arredamento, a un prezzo superiore alla media".
Ben 70 mercati, in questo momento, registrano una maggiore offerta; quattro i mercati stabili mentre altri 32 presentano un’offerta minore rispetto allo scorso anno.
Tralasciando quei mercati in cui l'offerta di questa tipologia di prodotto è tradizionalmente bassa, per cui qualsiasi piccola variazione dello stock presente genera variazioni percentuali molto elevate, i principali mercati hanno segnato quasi tutti incrementi significativi, a partire da Modena (212%), dove lo stock di camere è più che triplicato rispetto a un anno fa. Seguono Brescia e Milano su rispettivamente del 143% e del 135%. Più che raddoppiata l'offerta di stanze anche a Reggio Emilia (135%) e Parma (103%). Incrementi ben al di sopra della media nazionale del 40% anche per Padova (98%), Foggia (68%) e Messina (56%). Altri mercati come Torino (30%), Bologna (23%), Napoli (18%) e Genova (16%) hanno mostrato aumenti più moderati ma comunque rilevanti.
Roma (-6%) è in controtendenza con Firenze (-40%), non a caso città a forte vocazione turistica dove prevale l’affitto breve. La Capitale vive un boom turistico legato al Giubileo 2025.
In relazione all'evoluzione dell'offerta disponibile e all'aumento dei prezzi degli affitti, i prezzi nei capoluoghi sono stati per lo più al rialzo (46 di 51 centri statisticamente rilevabili), mentre sono diminuiti solo a Forlì (-13%), Trieste (-13%), Pistoia (-6%), Rimini (-4%) e Reggio Calabria (-3%). Gli incrementi maggiori, dall’altra parte, si sono verificati a Bologna e Padova, rispettivamente con un aumento del 96% e dell’89%. Aumenti sopra la media annua del 28% anche per Brescia (75%), Monza (67%), Bergamo (61%) e Torino (41 %). Tra i grandi mercati Roma segna un aumento del 16%, Milano si ferma al 7%, Napoli al 3%.
Milano è la città più costosa per i coinquilini italiani con una media di 775 euro al mese. Seguono Bologna (680 euro), Padova (425 euro), Torino (507 euro) e Roma (500 euro). Anche Brescia, con i suoi 490 euro mensili richiesti dai proprietari per una stanza in appartamento condiviso, presenta un costo superiore alla media di 480 euro, sotto la quale troviamo, tra gli altri centri, Napoli (350 euro) mentre, nella parte più bassa del ranking, Reggio Calabria (180 euro) è il capoluogo più economico davanti a Benevento, Potenza e Viterbo che condividono un prezzo medio di 200 euro /mese.
Persone interessate per camera
L'impatto del significativo aumento dell'offerta ha raffreddato la domanda di stanze che è calata del 25% anno su anno a livello nazionale coinvolgendo pressoché la metà dei mercati osservati con il calo maggiore di persone interessate alle stanze a Milano (-68%). Per restare ai grandi mercati, forte calo anche Torino (-40%) e Bologna (-15%) mentre, all’opposto, l’interesse è cresciuto a Roma (26%) e Napoli (11%). Gli incrementi maggiori si sono verificati a Monza (138%) e Verona (124%).
Zone calde per l’offerta
Milano e Roma da sole accolgono il 50% delle offerte di camere in affitto in Italia, con Milano che rappresenta il 36% e Roma il 14%. Altri centri urbani come Bologna, Torino, Parma, Napoli, Modena e Firenze contribuiscono insieme al 16% del totale del parco disponibile. Il rimanente 34%, che equivale a circa un terzo degli annunci totali, è distribuito in 96 capoluoghi, ma con una disponibilità molto limitata.
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