
Grazie al bonus mobili è possibile detrarre il 50% delle spese elettrodomestici nel 730 e alleggerire l’onere fiscale complessivo. Il tetto massimo previsto ammonta a 5.000 euro per i costi affrontati per arredare immobili in fase di ristrutturazione. Questa agevolazione risulta estremamente vantaggiosa per tutti coloro che devono acquistare dispositivi e accessori utili per migliorare il comfort e l’efficienza della propria casa. Scopri quali sono i requisiti da rispettare e la procedura necessaria per ottenere questo imperdibile beneficio fiscale e migliorare la propria abitazione
Quali elettrodomestici si possono detrarre? Una guida completa
La detrazione delle spese elettrodomestici nel 730 è un’opportunità unica che molti contribuenti possono sfruttare nel caso in cui si trovino ad affrontare dei costi significativi per l’acquisto di accessori immancabili nella propria casa. Ma quando e come è possibile sfruttare questo beneficio? Innanzitutto, è bene chiarire quali sono i criteri che queste spese devono rispettare per poter accedere alla loro detrazione nella dichiarazione dei redditi.
La legge n.234/21, prorogata per tutto l’anno 2024, stabilisce che i contribuenti che usufruiscono della detrazione per interventi di recupero edilizio possono beneficiare di ulteriori agevolazioni per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici. Viene chiarito però che tali dispositivi devono avere delle specifiche classi energetiche:
- classe energetica A per i forni;
- classe energetica E o superiori per lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie;
- classe energetica F o superiori per frigoriferi e congelatori.
Il beneficio fiscale prevede una detrazione, ripartita in dieci quote annuali di uguale importo, che è pari al 50% delle spese sostenute che non devono però superare il massimale fissato a 5.000 euro per l’anno corrente.
Le spese per l’acquisto di elettrodomestici nel 730 possono essere detratte solo se rispettano i criteri stabiliti dalla legge e se sono sostenute per l’arredamento di un immobile ristrutturato nell’anno precedente o durante quello in corso.

A questa agevolazione si aggiunge anche un ulteriore bonus per elementi d’arredo come armadi, letti, materassi, scrivanie e divani, che consente di risparmiare sull’acquisto dei mobili grazie ad una detrazione nel 730. Anche in questo caso vigono gli stessi criteri stabiliti per i grandi elettrodomestici. Come specificato nella circolare n.29/E/2013 dell’Agenzia delle Entrate, si ha diritto al beneficiosolo se si effettua uno dei seguenti interventi edilizi:
- manutenzione ordinaria o straordinaria, quali ad esempio opere di tinteggiatura, sostituzione infissi o pavimenti, introduzione di fonti di energia rinnovabile;
- ristrutturazione;
- risanamento e/o restauro conservativo;
- opere di rifacimento in seguito ad eventi calamitosi.
Si evince quindi che non si possono inserire nel 730 elettrodomestici acquistati senza ristrutturazione, a meno che non siano stati effettuati almeno dei lavori di manutenzione ordinaria, anche se di entità ridotta, come nel caso di riparazioni o sostituzioni di impianti. A titolo di esempio, è possibile ottenere una detrazione sulla lavatrice senza ristrutturazione solo se sono stati effettuati dei lavori come il rifacimento dell’impianto idraulico, la sostituzione della pavimentazione o della caldaia e così via.
Come scaricare l’acquisto di elettrodomestici? Tutti i documenti necessari
Per poter inserire le spese elettrodomestici nel 730 è obbligatorio conservare la documentazione completa che possa attestare l’entità dei lavori e la veridicità dei costi affrontati. Proprio per questo motivo è richiesto che il pagamento avvenga per mezzo di metodi tracciabili quali carte di credito o debito e bonifici, anche nel caso delle spese di trasporto e montaggio. È possibile ottenere la detrazione anche se i beni vengono acquistati tramite dei finanziamenti a rate, a patto di essere in possesso dei documenti necessari.
Riassumendo, la documentazione richiesta per inserire le spese per l’acquisto di elettrodomestici nel 730 comprende:
- fatture, scontrini e attestazioni di pagamento, in cui devono essere riportati i dati dell’acquirente, le informazioni sul bene acquistato e la ricevuta di avvenuta transazione;
- documentazione parlante che indichi la tipologia e la classe energetica dell’elettrodomestico;
- autocertificazione in cui si sottoscrive che i beni vengono utilizzati nell’immobile in cui sono stati effettuati i lavori di ristrutturazione;
- autocertificazione in cui sono riportate le specifiche in merito al periodo e alla tipologia di lavori
Gli enti competenti possono effettuare dei controlli anche a distanza di tempo, pertanto, è opportuno conservare la documentazione completa al fine di evitare possibili sanzioni. Si ricordi inoltre che per usufruire della detrazione fiscale è obbligatorio comunicare all’ENEA (Agenzia Nazionale Efficienza Energetica), nel portale online dedicato, la classe energetica e i kW assorbiti dagli elettrodomestici comprati. Questi dati devono essere trasmessi telematicamente entro 90 giorni dalla fine dei lavori o dalla data dell’acquisto.

Dove inserire gli elettrodomestici nel 730?
Una volta chiariti i requisiti da rispettare per ottenere la detrazione è necessario capire dove inserire le spese elettrodomestici nel 730 per usufruire dell’agevolazione fiscale senza commettere errori. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i dati relativi a questa tipologia di acquisti devono essere riportati all’interno del Quadro E del modello 730, corrispondente alla sezione di “oneri e spese”.
Nello specifico, le spese elettrodomestici nel 730 vanno inserite nel rigo E57: nelle colonne 1 e 3 deve essere riportato il numero di rate per ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione, mentre nelle colonne 2 e 4 (spesa arredo immobile) devono essere indicati i costi sostenuti per l’acquisto, entro il limite di 5.000 euro.
La corretta compilazione del modello 730 è un passaggio imprescindibile per garantire la corretta fruizione delle detrazioni fiscali sugli elettrodomestici. Omettere o compilare erroneamente queste informazioni potrebbe comportare il rischio di non ottenere l'agevolazione o di incorrere in sanzioni significative da parte dell'autorità fiscale, anche a distanza di anni.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account