Come comportarsi negli spazi condominiali quando si ha un amico a quattro zampe, rispettando la legge e la sicurezza di tutti
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cane in condominio senza guinzaglio
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La gestione dei cani in condominio, specialmente riguardo all'uso del guinzaglio, è regolata da normative nazionali e regolamenti condominiali specifici. Secondo la normativa italiana, i cani devono essere tenuti al guinzaglio nelle aree comuni, con una lunghezza massima del guinzaglio pari a 1,5 metri, per garantire la sicurezza e il rispetto degli altri condomini. Inoltre, molti regolamenti condominiali prevedono disposizioni specifiche che disciplinano la presenza e la conduzione degli animali domestici, imponendo l'uso del guinzaglio e, in alcuni casi, la museruola. Queste misure sono volte a prevenire incidenti e a garantire una convivenza pacifica tra i residenti, rispettando i diritti e i doveri di tutti.

Cane in condominio senza guinzaglio: la normativa di riferimento

La normativa italiana disciplina con rigore la gestione dei cani senza guinzaglio nei condomini e negli spazi condominiali, al fine di garantire la sicurezza e il rispetto della convivenza civile.

Secondo l'articolo 672 del Codice Penale, il proprietario di un cane è obbligato a mantenere il controllo del proprio animale, evitando di lasciarlo circolare libero in aree comuni come cortili, giardini e corridoi.

Inoltre, l'Ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, prorogata più volte, impone l'utilizzo del guinzaglio, che non deve superare la lunghezza di 1,5 metri, negli spazi pubblici e condominiali, nonché l'obbligo di munirsi di museruola da applicare in caso di necessità.

È altresì importante considerare che i regolamenti condominiali possono prevedere ulteriori disposizioni per garantire il decoro e la sicurezza degli spazi comuni.

Il mancato rispetto di tali obblighi può comportare sanzioni amministrative e, in casi di lesioni o danni a terzi, responsabilità penali e civili a carico del proprietario. Pertanto, è fondamentale che i condomini rispettino scrupolosamente le normative vigenti per evitare conflitti e garantire un ambiente sicuro e sereno per tutti gli abitanti del condominio.

cane senza guinzaglio condominio
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Cosa fare se il cane senza guinzaglio in condominio provoca dei danni

Nel caso in cui un cane senza guinzaglio provochi danni all'interno di un condominio, è necessario seguire una serie di azioni precise per tutelare i diritti dei soggetti coinvolti e garantire il risarcimento dei danni:

  • documentare accuratamente l'accaduto, raccogliendo prove fotografiche e testimonianze di eventuali testimoni.
  • il danneggiato deve notificare formalmente l'accaduto al proprietario dell'animale, richiedendo un risarcimento per i danni subiti.
  • qualora il proprietario non provveda a risarcire volontariamente, sarà necessario rivolgersi a un legale per avviare una procedura di risarcimento danni. Questa può includere una diffida legale o, nei casi più gravi, un'azione legale presso il tribunale competente.

È importante sottolineare che il proprietario dell'animale è responsabile sia civilmente, ai sensi dell'articolo 2052 del Codice Civile, che penalmente, in caso di lesioni personali. Pertanto, il rispetto delle normative riguardanti l'uso del guinzaglio e la gestione degli animali negli spazi comuni è essenziale per evitare tali situazioni e garantire una convivenza serena all'interno del condominio.

Il cane senza guinzaglio in condominio morde

Qualora un cane lasciato senza guinzaglio in un condominio morda una persona, la situazione assume una gravità tale da richiedere interventi immediati e rigorosi. In primo luogo, è essenziale che la vittima riceva immediata assistenza medica per valutare e trattare le lesioni riportate. Successivamente, l'accaduto deve essere documentato con precisione, includendo dettagliate descrizioni dell'incidente, testimonianze oculari e eventuali prove fotografiche.

Anche in questo caso, il proprietario del cane è responsabile delle azioni del proprio animale ai sensi dell'articolo 2052 del Codice Civile, che impone l'obbligo di risarcire i danni causati dall'animale. Inoltre, possono essere applicate sanzioni penali per lesioni personali, in conformità con l'articolo 590 del Codice Penale. La vittima può presentare una denuncia alle autorità competenti e richiedere un risarcimento per i danni subiti attraverso un'azione legale.

cane senza guinzaglio condominio
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Il condominio può precludere il possesso di cani?

Il diritto dei condomini di possedere animali domestici è tutelato dall'articolo 1138 del Codice Civile, come modificato dalla legge 220/2012. Questa normativa stabilisce che i regolamenti condominiali non possono vietare la detenzione di animali domestici all'interno delle unità immobiliari. Tuttavia, esiste un'eccezione per i "regolamenti contrattuali", ossia quelli che sono stati approvati all'unanimità dai condomini.

Pertanto, il regolamento di condominio - nato dalla deliberazione assembleare votata all'unanimità o essere inclusi negli atti di compravendita individuali e accettati singolarmente da ciascun condomino al momento della stipula del rogito notarile - può modificare quanto previsto dal Codice Civile. 

In ogni caso è opportuno sottolineare che, al di là di questa eccezione, nessun condominio ha la capacità di vietare a un condomino (a prescindere che sia proprietario dell'immobile o affittuario) di detenere un cane, anche se di grandi dimensioni, all’interno del proprio appartamento.

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