
Anche se siamo abituati a goderci il fresco dell’acqua della piscina durante l’estate è importante sapere che i valori del pH dell’acqua della piscina devono sempre rimanere tra il 7.0 e il 7.4 per evitare irritazioni e consentire all’acqua di essere sicura. Il pH ideale per la piscina è quello che consente di evitare di avere fastidi e irritazioni alla pelle o agli occhi, in quanto il cloro, in concentrazioni più alte, potrebbe causare problemi. L’acqua della piscina subisce trasformazioni a causa del clima, della temperatura o dai trattamenti che può subire nel tempo. Per questa ragione, in questo articolo vedremo come regolare il pH della piscina in caso non fosse nei valori corretti e cosa fare nel caso fosse troppo alto o troppo basso.
Qual è il pH ideale per la piscina?
Per capire quanto deve essere il pH della piscina, bisogna tenere a mente che il valore ideale è 7.2, questo livello garantisce all’acqua un’igiene ideale e quindi elimina la necessità di utilizzare una quantità maggiore di cloro per il trattamento. Inoltre, regolare i valori dell’acqua permette di tenere il pH ad un grado basico ideale e non acido, cosa che potrebbe provocare danni alla piscina stessa, soprattutto alle parti metalliche.
Come regolare il cloro e il pH della piscina
L’efficacia del cloro dipende dal valore di pH che in quel momento la piscina possiede. Regolare la presenza di questi due elementi quando fa caldo è una sfida in più, perché il numero dei bagnanti e l’utilizzo continuo della piscina agiscono sul pH. Anche quando aumenta il consumo di cloro, i valori del pH si alzano ed è quindi fondamentale tenere sotto controllo sempre questi valori quando la piscina viene utilizzata molto.

Cosa succede se il pH della piscina è alto
Quando il pH della piscina è alto è sempre consigliabile riportarlo nei valori di sicurezza di 7.2 o comunque compreso tra 7.1 e 7.4. Un pH alto impedisce agli agenti disinfettanti di lavorare in modo efficace e può causare torbidità dell’acqua o formazione di calcare nella piscina. Per riportare il pH tra i giusti valori è necessario utilizzare prodotti appositi che contengano acido cloridrico oppure acido solforico o comunque adatti a ridurre il pH.
Cosa succede se il pH della piscina è basso
Se il pH della piscina risulta troppo basso le cause possono essere diverse, tra cui le possibili abbondanti piogge. Per riportare il livello del pH in sicurezza per la salute dei bagnanti e della struttura della piscina serve regolare il pH. Come alzare il pH quindi? Si potranno aggiungere prodotti specifici a base di carbonato di sodio diluiti in acqua ma, nel caso si volesse optare per un metodo naturale, si consiglia, qualora fosse possibile, di arieggiare bene la zona intorno alla piscina, in quanto la presenza di ossigeno aiuta ad alzare il valore del pH.
Come mantenere il pH stabile nella piscina
Mantenere costante e stabile il pH della piscina soprattutto in estate è un’impresa, ma è sempre preferibile agire in sicurezza. Per stabilizzare il pH tra i valori 7.1 e 7.4, oltre ai prodotti che regolano questi valori, è sempre bene avere sottomano anche regolatori automatici di pH da abbinare a quelli automatici di cloro. In ogni caso, è necessario prima procedere a misurare i valori del pH.
Come misurare il valore del pH della piscina?
Per misurare i valori del pH esistono diversi metodi, quelli più diffusi sono quelli a tester digitale, misuratori elettronici oppure con i tester in blister. I tester digitali sono precisi e restituiscono valori digitali utilizzando strisce monouso da inserire nell’acqua della piscina. I misuratori elettronici sono automatici e non richiedono un controllo costante, basta lasciarli in parte sommersi dall’acqua della piscina per avere un controllo efficace del pH. I tester in blister sono decisamente la soluzione più a buon mercato, si tratta di veri e propri kit compresi di provette da utilizzare per testare il pH dell’acqua.

Come interpretare i valori del pH della piscina
Per avere un’idea migliore di come regolare sempre il livello del pH può essere utile fare riferimento a questi valori che si basano sulla scala logaritmica del pH che va dallo 0 al 14. Il livello 7 indica il pH neutro. Il livello 8.2 è quello che fa percepire l’acqua poco cristallina, perché poco disinfettata, insieme al grado 8.0 che può causare calcare e problemi nella filtrazione. Dal grado 7.8 al grado 7.4 si rischiamo irritazioni perché la resa dei prodotti chimici è minore.
Come abbiamo già anticipato, dal pH 7.4. al 7.0 l’acqua è sicura e stabile, mentre quando si arriva dal 6.8 in giù sono possibili danni alle mucose, irritazioni alla pelle dei bagnanti e sono possibili danni alla piscina causati dall’acidità dell’acqua.
Tabella dei valori dell’acqua della piscina
I parametri da tenere costantemente bilanciati nell’acqua della piscina sono:
- pH (il più importante)
- cloro
- alcalinità
- durezza calcica
- solidi disciolti totali (TDS)
Per quanto riguarda le piscine ad uso privato non ci sono valori specifici imposti per legge, come quelli che sono previsti dalla normativa italiana per quanto riguarda le piscine pubbliche in cui si deve avere un pH compreso tra 6,5 e 7,5, ma si raccomanda comunque di attenersi ai valori indicati nella tabella sottostante:
Parametro | Valori ottimali |
pH | 7,2 – 7,6 |
Cloro attivo libero | 1,0 – 1,5 ppm |
Cloro attivo combinato | < 0,4 ppm |
Acido cianurico | 30-40 ppm (<100 ppm) |
Alcalinità | 125-175 ppm come CaCO₃ |
Durezza calcica | 175-300 ppm come CaCO₃ |
Solidi disciolti totali | < 2.000 ppm |
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