
A Vancouver, in Canada, c'è un grattacielo residenziale progettato dall'architetto James Cheng. Il suo nome è QuayWest I. Si tratta di un edificio alquanto singolare. Come raccontato dall’architetto Pedro Torrijos nel suo libro "La Piramide alla fine del mondo" (casa editrice Kailas), nel 2015 i vigili del fuoco hanno fatto un’esercitazione antincendio in questo condominio e si sono imbattuti in una sorpresa: “I pompieri avevano contato i piani e eravamo assolutamente sicuri che quello fosse l'ultimo piano, il 32esimo... Ma QuayWest avevo quattro piani in più all'interno rispetto all'esterno. Era quindi un edificio più alto all’interno che all’esterno, sfidando così la ragione ed entrando nel territorio della superstizione”. Sorpresa!
Ma come mai quei piani in più? Come commentato dall'autore, stiamo entrando nel regno delle superstizioni, dove il numero proibito per eccellenza è il 13. In effetti, esiste una fobia irragionevole attorno a questa cifra, si chiama triscaidecafobia.
La paura del 13 ha origine nel Medioevo e sembra sia legata al numero dei commensali durante l'Ultima Cena. Se si guardano le file dei posti su un aereo, si noterà che è assente il numero 13. Non solo: in molti hotel non c'è il 13° piano o la stanza numero 13. Come racconta Torrijos nel suo libro, secondo il produttore di ascensori Otis “circa il 45% degli ascensori prodotti omettono il pulsante con il numero 13. A volte lo sostituiscono con un 12 A, un 12 B o la lettera M (la tredicesima dell'alfabeto)". In altre occasioni, l’eufemismo è più sottile e il pulsante dice “Piano caffetteria” o “uffici”.
Fino a qui, tutto chiaro: molte persone non amano il 13 (mentre altre lo apprezzano). Questo spiegherebbe perché nell’edificio di Vancouver di cui abbiamo parlato manca un piano, ma perché quattro piani? Ebbene, poiché il mondo è vario, ad avere il monopolio delle superstizioni non è solo il numero 13, in altre culture anche il 4 è proibito. Questo perché in cinese, ma anche in giapponese, coreano o vietnamita, “il numero 4 si pronuncia /si/, parola che ha un suono molto simile a quello della parola 'morte' anche se viene scritta diversamente. Di conseguenza, è molto comune che in zone con una grande popolazione asiatica vengano eliminati tutti i riferimenti al piano 4, ma anche a qualsiasi numero che finisca con 4”, ha spiegato Torrijos.
Ma a Vancouver? Ebbene sì, a quanto pare Vancouver è una città con una forte presenza asiatica (come accade a Toronto). Ma non solo: l'architetto di QuayWest I è, come indica il suo cognome, di origine cinese. Ecco dunque spiegato il mistero.
In ogni caso, la scoperta dei vigili del fuoco ha portato le autorità di pianificazione di Vancouver a vietare le superstizioni numeriche negli edifici della città, questo per permettere ai servizi di emergenza di aver ben chiara la direzione da prendere. del resto, in certi ambiti è opportuno mettere da parte le superstizioni.
Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account