Il tutore ha facoltà di decidere di vendere la proprietà di un soggetto interdetto: ecco quando però interviene il giudice
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Il tutore può vendere un immobile? Vediamo in quali casi
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Per dare corpo ad alcuni atti svolti nell'esclusivo interesse di una persona incapace, il tutore deve chiedere l’autorizzazione al giudice. Infatti, con l’obiettivo di curarne gli interessi, il tutore ha la facoltà di decidere di vendere un immobile di proprietà di un soggetto interdetto: ma perché qualsiasi atto possa essere formalizzato occorrerà prima che il giudice decida, sulla base di una richiesta, se autorizzare o meno. 

Chi dà l’autorizzazione al tutore per la vendita di un immobile di proprietà di un interdetto?

L’incapacità di agire non esclude il fatto che una persona interdetta, quindi non in grado di curare i propri interessi a causa di una incapacità totale di intendere e di volere, non possa avere la proprietà su un immobile. Anzi: l’interdizione serve proprio a salvaguardare la proprietà del soggetto interdetto tramite la figura del tutore, il quale ha la rappresentanza legale del tutelato: anche nei casi di compravendita. Lievemente differente, almeno per quanto riguarda i limiti, è la procura per un anziano.

Quando si vende un immobile sarà il tutore, in quanto rappresentante legale, a recarsi dal notaio per il rogito con l’acquirente dopo una procedura particolare che vedrà in campo anche giudice e periti per la fissazione del prezzo (mentre i documenti necessari per la vendita resteranno fondamentalmente gli stessi). Ma per arrivare a questo punto bisognerà  prima aver prima espletato almeno un passaggio fondamentale, ovverosia presentare la domanda di autorizzazione alla vendita, che viene proposta attraverso un ricorso diretto al Tribunale di competenza nel luogo di residenza dell’incapace.

Per tutelare gli interessi del beneficiario, nell’istanza al Giudice devono essere esaurientemente spiegate le ragioni della vendita dell’immobile (molto spesso dovuta ad esigenze di liquidità, per esempio).

Sarà quindi il Tribunale a dare al tutore l’autorizzazione alla vendita di un immobile di proprietà di un interdetto.

Il tutore può vendere un immobile? Vediamo in quali casi
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 Quali atti può compiere il tutore?

Il tutore si occupa di salvaguardare gli interessi personali e patrimoniali di persone che, per minore età o per condizione di abituale infermità mentale non sono in grado di provvedervi da sole.

Il tutore viene nominato dal Giudice Tutelare e scelto, in prima battuta, nello stesso ambito familiare dell’interdetto (per esempio il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella, e comunque un parente). In particolari circostanze può essere nominata anche una persona estranea (il caso tipico è quello che riguarda l’assenza di parenti).

Il tutore ha l’obbligo immediato di svolgere alcune attività, come:

  • aver cura dell’interdetto
  • amministrare i beni delle persone soggette al provvedimento di tutela
  • rappresentare il soggetto in tutti gli atti civili
  • procedere alla formazione dell’inventario dei beni dell’interdetto
  • gestire la contabilità e fornire annualmente una rendicontazione al giudice tutelare

Ma ci sono alcuni atti per il cui compimento è necessario che il tutore sia autorizzato dal Giudice Tutelare. Per altri atti invece è necessaria l’autorizzazione del Tribunale, previo parere del Giudice Tutelare o con l’intervento del Pubblico Ministero. Complessivamente possiamo ridurre l'intervento del giudice e del Tribunale a questi ambiti:

  • alienazione di beni
  • costituzione di pegni o di ipoteche
  • stipula di divisioni, compromessi o transazioni

Gli atti compiuti dal tutore senza le necessarie autorizzazioni possono essere annullati su istanza del tutore stesso, dell’interdetto, dei suoi eredi o aventi causa.

Il tutore può vendere un immobile? Vediamo in quali casi
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Autorizzazione giudice tutelare vendita immobile ereditato

L’autorizzazione a vendere i beni ereditati deve essere chiesta con ricorso diretto al Tribunale del luogo dove è aperta la successione. Nel caso in cui i beni appartengano a incapaci deve essere sentito il giudice tutelare, il quale si esprimerà sul ricorso con un decreto, contro il quale eventualmente è ammesso reclamo.

È importante sottolineare che quando l’acquirente scopre che l’immobile per il quale intende presentare una proposta di acquisto non deve pensare che ci siano problemi o lungaggini (se non il tempo per  qualche passaggio in più per le autorizzazioni) particolari nella compravendita. Tecnicamente non vi sono differenze rispetto ad uni altro acquisto, che sarà tutelato proprio dal provvedimento del giudice di interdizione (allegato dal notaio all’atto di compravendita), dalla nomina del tutore ed autorizzazione a vendere l’immobile.

 

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