
A Roma è stato pubblicato un bando per le convivenze solidali in alloggi popolari. L’obiettivo è affrontare il problema dell’emergenza abitativa e della solitudine delle persone fragili. In che modo? Permettendo a una persona giovane e a una persona anziana di condividere una casa sottoscrivendo un accordo solidale e darsi così un sostegno. L’avviso pubblico del Dipartimento Valorizzazione del patrimonio e politiche abitative è online e non ha scadenza.
Nelle pagine del Dipartimento Valorizzazione del patrimonio e politiche abitative si legge che la convivenza solidale è quella convivenza instaurata su base volontaria tra l’assegnatario di un alloggio di edilizia residenziale pubblica di Roma Capitale in sottoutilizzo e una o più persone in possesso dei requisiti soggettivi previsti dalla L.R n. 12/1999. art. 11. La convivenza solidale è caratterizzata da assistenza morale ed economica ed è supportata da un progetto di convivenza il cui monitoraggio è svolto dalla direzione edilizia residenziale pubblica del Dipartimento Valorizzazione del Patrimonio e Politiche Abitative, coadiuvata dai servizi sociali municipali e/o servizi sanitari e/o enti del Terzo Settore.
Convivenze solidali, in cosa consiste e a chi si rivolge il bando di Roma
Come spiegato da una nota, il bando di Roma per le convivenze solidali in alloggi popolari si rivolge agli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) che si trovano in situazioni di fragilità socioeconomica e/o di non autosufficienza e che hanno bisogno di assistenza (persone anziane, persone con disabilità psicofisica o disturbi psichiatrici).
L’alloggio deve essere di dimensioni superiori rispetto alle esigenze e i conviventi, per poter sottoscrivere l’accordo solidale, devono rispettare i requisiti previsti per l’accesso agli alloggi popolari. Non devono ad esempio essere proprietari o assegnatari di un appartamento.
Nello specifico, i legittimati a richiedere l’autorizzazione alla convivenza solidale sono i nuclei assegnatari di alloggi di Erp di Roma Capitale sovradimensionati rispetto alle esigenze e idonei in relazione alla normativa di settore vigente, cui è data la possibilità di attivare una convivenza solidale in alternativa al cambio alloggio, caratterizzati da:
- comprovate situazioni di fragilità socioeconomica e/o di non autosufficienza;
- necessità di assistenza materiale e morale di persone con disabilità psicofisica o disturbi psichiatrici o persone anziane sole con particolari situazioni socioeconomiche o a rischio di isolamento sociale.
I soggetti legittimati ad accedere alla convivenza solidale con i soggetti di cui sopra sono una o più persone in possesso dei requisiti soggettivi previsti dalla L.R n. 12/1999. art. 11.
La richiesta deve essere presentata dall’assegnatario dell’alloggio popolare via Pec all’indirizzo protocollo.patrimonio@pec.comune.roma.it. Insieme all’istanza è necessario allegare anche un progetto di convivenza che indichi la condivisione delle mansioni e la suddivisione dei costi.
La domanda sarà poi valutata dalla direzione Erp del dipartimento che autorizzerà o negherà la convivenza entro 90 giorni.
Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account