Si chiama Sār Residence ed è stato progettato dall'architetto Girish Doshi per essere il primo spazio fisico per il marchio di arredamento Sār, fondato nel 2018
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Sār Residence
Sār Residence Marco Zanin e Ishita Sitwala

L'India, un Paese sempre misterioso, nasconde tradizioni antichissime che vengono tramandate di generazione in generazione. Questa cultura, fortemente incentrata sul sacro, è dovuta anche alla vita comunitaria, aspetto che si riflette fedelmente nelle case tradizionali. Per questo motivo, fondono fluidamente spazi interni ed esterni, riflettendo l'importanza della vita all'aria aperta e delle interazioni sociali nella cultura indiana.

I cortili centrali, i soffitti alti e le terrazze si integrano naturalmente nella struttura della casa, creando luoghi di incontro che favoriscono la convivenza. La sopravvivenza della tradizione si riflette anche nell'architettura contemporanea, che ne riscrive i caratteri in chiave moderna. Un esempio è il Sār Residence di Pune, dove vengono esplorati nuovi modi di collegare la vita quotidiana con il design e l'arte.

Sār Residence
Marco Zanin e Ishita Sitwala

Uno spazio sperimentale

Lo spazio, progettato dall'architetto Girish Doshi, è concepito come il primo spazio fisico per il marchio di arredamento Sār, fondato dal designer Nikita Bhate nel 2018. Situato a Pune, in India, il design crea uno spazio che non è semplicemente uno showroom, ma una casa interattiva in cui i prodotti Sār possono essere vissuti in modo profondo ed esperienziale.

Sār Residence
Marco Zanin e Ishita Sitwala

L'idea era quella di creare un luogo in cui i visitatori potessero non solo vedere i mobili, ma anche viverli, dedicarsi ad attività creative e immergersi in un ambiente culturalmente ricco.

Il progetto mira a creare una relazione fluida tra interno ed esterno, ispirandosi alle tradizionali case dei villaggi indiani, utilizzando ampi cortili e nicchie nelle pareti che consentono l'interazione sociale e culturale. Secondo Bhate, "questo edificio ci ha dato l'opportunità di esplorare il design in termini di spazio, non solo di arredamento".

La struttura è composta da diversi blocchi a un piano disposti lungo un paesaggio a gradini, formando una serie di cuboidi variegati che si fondono con l'ambiente naturale circostante. Questi blocchi non servono solo come spazi funzionali, ma anche come spazi espositivi, per spettacoli e residenze per artisti e designer.

Sār Residence
Marco Zanin e Ishita Sitwala

La facciata principale dell'edificio è relativamente chiusa, creando una sensazione di intimità, mentre la parte posteriore è più aperta, con grandi finestre che consentono una vista panoramica sul giardino. La struttura comprende anche vicoli e ampi portali che consentono un facile accesso alle diverse aree dell'edificio, creando un'atmosfera dinamica e fluida.

Spazi per l'interazione e l'esposizione

Il fulcro della residenza è la cucina, progettata come spazio in cui riunire i creativi e incoraggiare la collaborazione. Questo approccio riflette il concetto di comunità e di connessione che è essenziale in molte case tradizionali indiane, dove il cibo e la condivisione sono centrali nella vita sociale.

La residenza ospita anche una piscina poco profonda in cui gli ospiti possono rilassarsi, un'area lounge utilizzata per conferenze e presentazioni e una hall a doppia altezza che crea un'impressione scenografica all'ingresso.

Sār Residence
Marco Zanin e Ishita Sitwala

I mobili provengono dalla collezione Sār e comprendono pezzi di designer internazionali come Giorgio Gasco e Anne-Claire Hostequin, oltre alla nuova collezione Rise. Questa collezione, disegnata da Bhate e dal designer tedesco Pascal Hien, trae ispirazione dalla tradizionale seduta bassa chiamata chowki, adattandola a una piattaforma modulare.

Il design riflette anche l'influenza dell'esperienza internazionale di Bhate, che ha vissuto e lavorato all'estero. Il marchio si propone di creare un dialogo tra culture e tradizioni diverse, incoraggiando lo scambio di idee attraverso il design. La residenza, in quanto spazio multifunzionale, sarà utilizzata per attività di scambio culturale, residenze artistiche ed eventi creativi.

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