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Jacopo Vicini
Comune di Firenze

Secondo i quaderni dell'Osservatorio sul mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate a Firenze la percentuale di seconde case destinate agli affitti brevi è vicina al 13%, addirittura superiore a quella di Venezia. Un dato che sale fino al 40% considerando solo il centro storico. Jacopo Vicini, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo, Fiere e Congressi del Comune di Firenze ha parlato con idealista del problema dell'overtourism nel capoluogo toscano, con la crescita esponenziale degli affitti brevi, e delle misure messe in atto dall'amministratore per promuovere un "turismo sostenibile".

A Firenze esiste un problema di overtourism? Se sí, quali sono gli effetti negativi?

Sicuramente a Firenze esiste un flusso turistico molto importante. Nel 2024, ad esempio, abbiamo avuto circa 15 milioni di presenze, 38.000 bus turistici e 18.000 locazioni turistiche in una città che ha 360.000 residenti e un centro storico di 5 km2. Tali flussi se non gestiti al meglio hanno due impatti importanti. Il primo è un aumento dei costi delle case, dovuto anche all'esplosione delle locazioni turistiche. Il secondo è la scomparsa delle botteghe tradizionali e dei negozi di vicinato, perché assistiamo a un allineamento di tutti i negozi a commerci dedicati ai turisti e ai non residenti.

Che provvedimenti ha messo in campo il Comune di Firenze per far fronte a questa situazione?

Uno dei primi atti che abbiamo approvato come Giunta la scorsa estate è stato quello di confermare il divieto di nuove locazioni turistiche nell'area Unesco. 

Più in generale abbiamo messo nero su bianco dieci misure che siamo impegnati a rendere operative entro la prossima primativa. 

Tra queste il divieto di utilizzo delle keybox nell'area Unesco o il divieto di utilizzo di amplificatori e altoparlanti da parte delle guide turistiche. O anche l'identificazione di criteri comuni per l'esposizione del CIN all'esterno delle attività di locazione turistica breve. Sono misure che hanno come obiettivo rendere il turismo nella nostra città più sostenibile e la città più vivibile. 

Parlando dell'obbligo di CIN per le piattaforme, FIrenze è tra le 20 province peggiori in Italia nella classifica delle registrazioni. A che si deve questo ritardo?

Ci sono due elementi importanti da considerare. Il primo, che Firenze, con Milano e Roma, è la città con i numeri più importanti di affitti brevi, quindi è evidente che ci sia una mole di lavoro molto più significativa. Inoltre c'è una percentuale di operatori che avevano già il CIR (Il codice identificativo regionale) e non hanno ancora richiesto il CIN.

Che supporto può fornire all'adozione di queste misure l'introduzione del nuovo Testo Unico sul turismo della Regione Toscana?

Il nuovo Testo Unico sul Turismo dà la possibilità ai Comuni ad alta densità turistica di stabilire limiti e criteri per le attività di locazione turistica. Tra questi, ad esempio, la possibilità di stabilire un rapporto tra la superficie e il numero di ospiti. O di regolamentare i cosiddetti servizi turistici delle agenzie di viaggio. La nostra ambizione adesso è quella di introdurre un vero e proprio Regolamento sulle locazioni turistiche da approvare entro la primavera.

Qual è la risposta da parte degli operatori del settore ?

Il dialogo e l'ascolto fanno parte del nostro metodo di lavoro per questo cerchiamo di dialogare con tutti. In primis con le piattaforme, da Airbnb a Booking, che si sono dimostrate molto disponibili e con le quali stiamo cercando di instaurare dei protocolli di intesa.

 Le piattaforme ci aiutano a diffondere le nostre campagne di comunicazione sul turismo sostenibile e ci forniscono dati aggiornati.

Per farle un esempio, l'estate scorsa era partita la moda dei tour alcolici nel nostro centro storico che si prenotavano su Getyourguide. La stessa piattaforma ci ha aiutato a comabatterli togliandoli dal suo portale.

Ha parlato di turismo sostenibile, che cosa si intende?

Il turismo sostenibile è quel tipo di turismo che guarda all'equilibrio tra chi vive Firenze e chi la visita e cura il rapporto tra residenti e turisti.

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