Questa casa nei boschi dell'Argentina rivoluziona l'architettura sostenibile

Senza dubbio, viviamo in un'epoca di sperimentazione e di diffusione delle case integrate nella natura. Si tratta di veri e propri edifici camaleontici, abitazioni che traggono ispirazione dai toni e dalle forme degli alberi e delle rocce del paesaggio.

E così, tra i toni del verde e del marrone, delle piante e della terra, nascono case costruite come rifugi lontani dalle città, con un design moderno e adattato alle esigenze e al comfort attuali.

Questa definizione si ritrova nel cuore di una rigogliosa foresta di conifere nella Costa Esmeralda, alla periferia di Buenos Aires, luogo scelto per realizzare la cosiddetta Casa del Bosque, innovativa creazione dello studio Gonzalo Bardach Arquitectura che, con i suoi 282 m2, non solo si integra perfettamente nell'ambiente circostante, ma ridefinisce anche il modo in cui l'architettura interagisce con la natura.

César Béjar

Un rifugio naturale lungo la Costa Esmeralda

Costruita su una duna e sfruttando la topografia irregolare del terreno, la Casa del Bosque è nascosta tra la vegetazione e le colline, aprendosi verso l'esterno attraverso ampie superfici vetrate.

Grazie alle ampie finestre, l'interno è inondato di luce naturale e i residenti possono sperimentare un contatto continuo con la foresta. Il percorso architettonico della casa è, secondo lo studio, “l’asse principale dell’intero progetto, per il quale ogni sequenza e ogni spazio sono stati pensati”.

Gli spazi privati ​​della casa sono distribuiti in tre padiglioni lineari, parzialmente interrati nella duna e rivestiti in calcestruzzo armato, un materiale che accentua la sensazione di radicamento nel paesaggio. La casa ha un design fluido e organico, in cui le aree di passaggio in alcuni punti scompaiono sottoterra, intensificando la sensazione di immersione nella natura.

César Béjar

La struttura incorpora anche un tetto paesaggistico che non solo rafforza la sua integrazione nel paesaggio, ma aggiunge anche benefici termici ed ecologici. Questo tetto verde, popolato da specie autoctone studiate appositamente per questo lavoro, incoraggia la biodiversità e un approccio di manutenzione organico. "La biodiversità e l'adattabilità consentono al giardino di svilupparsi al proprio ritmo", sottolinea lo studio.

Una fusione perfetta tra materiali e ambiente

L'interno della casa è progettato con una tavolozza di materiali che dialoga con l'ambiente: pietra liquida, legno, ferro e vetro. "La pietra liquida emerge come elemento distintivo ed espressivo del progetto, adattandosi alla topografia del terreno e consentendo una relazione naturale tra l'architettura e il paesaggio circostante", afferma lo studio. La scelta di questi materiali mira a ridurre al minimo la manutenzione e ad aumentare la durabilità della costruzione.

César Béjar

Gli spazi comuni, come la cucina, la sala da pranzo e il soggiorno, sono situati in un grande volume centrale sotto il tetto giardino. Questa zona si apre su un'ampia zona esterna con portici coperti di oltre 50 m2, dove il passaggio tra interno ed esterno diventa quasi impercettibile. Il legame con la natura è accentuato dalla piscina rettangolare, circondata dalla vegetazione autoctona e da un sistema di ombreggiatura naturale creato dagli alberi che la circondano.

César Béjar

Le camere da letto presentano una caratteristica unica: una piccola pensilina creata dalla finitura angolata delle pareti in pietra, che crea spazi semi-aperti che proteggono dal sole senza perdere la sensazione di apertura. La luce del sole gioca un ruolo fondamentale nella progettazione della casa, filtrando attraverso le cime degli alberi e proiettando ombre in continuo movimento sulle superfici della casa.

César Béjar

“In questo rifugio in mezzo alla foresta, la luce del sole diventa un elemento dinamico che trasforma costantemente la percezione dello spazio, invitandoci a sperimentare una connessione più profonda con la natura e con noi stessi”, sottolinea lo studio.