
L'annuncio del ministro Giorgetti di un aumento della rendita catastale per gli immobili oggetto di interventi rientranti nel superbonus ha suscitato non poche polemiche, soprattutto da parte di chi, negli ultimi anni, ha usufruito del tanto discusso bonus 110. Ma la variazione catastale in seguito a interventi edilizi non è certo una novità, ma va comunicata (in determinate circostanze) al termine di un lavoro di ristrutturazione. Tanto che il ministro durante la conferenza di presentazione delle legge di bilancio è tornato sull'argomento.
Quando è obbligatorio procedere alla variazione catastale?
La legge di Bilancio 2024 prevede che l'Agenzia delle Entrate debba verificare in relazione agli immobili oggetto di un interevento di ristrutturazione agevolato con il superbonus "che sia stata presentata la dichiarazione di variazione dello stato dei beni anche ai fini di un'eventuale variazione degli effetti sulle rendite dell'immobile".
L'obbligo di procedere alla variazione catastale non è obbligatorio in tutti casi, ma sono nel caso in cui vengono realizzati lavori che rispettino una o più di queste condizioni:
- incremento del numero dei vani
- aumento della volumetria
- aumento del 15% il valore dell'immobile
Altri tipi di lavori, come ad esempio la sostituzione degli infissi non comportano nessun tipo di comunicazione.
Chi deve aggiornare la rendita catastale?
Il Testo unico dell'edilizia prevede che al termine di tutti i lavori di ristrutturazione sia il direttore dei lavori entro trenta giorni dalla fine dei lavori stessi a dover presentare al Comune, per poter chiudere la pratica:
- una prova dell'avvenuta presentazione della variazione catastale, che deve essere realizzata attraverso la procedura telematica chiamata Docfa
- una sua dichiarazione che gli interventi non hanno portato a una variazione catastale.
I chiarimenti del ministro Giorgetti
L'intervento sul catasto "non è contenuto nella legge di bilancio, è uno degli impegni assunti nel Piano strutturale di bilancio - ha detto Giorgetti. Cioè non c'è l'aggiornamento delle rendite catastali ma banalmente c'è quello che è già previsto. Cioè chi ha usufruito del superbonus deve fare l'aggiornamento delle mappe catastali e andremo a cercare chi non ha dichiarato, se l'immobile esiste o non esiste. Si tratta - ha concluso il ministro - si tratta di andare a cercare le case fantasma e soprattutto, precisare una norma della scorsa legge di bilancio”.
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