
In una grande città come Roma, dove sono presenti più università, chi possiede un immobile da mettere sul mercato delle locazioni può decidere di ristrutturarlo e affittarlo proprio agli studenti. Ma, in questo caso, quali sono le soluzioni migliori? Vediamo le proposte di alcuni architetti.
Non è raro, nelle città in cui è presente un polo universitario importante, che si decida di investire nell’acquisto e nella ristrutturazione di un appartamento da destinare all’affitto a studenti, per rientrare abbondantemente nella spesa in pochi anni. Il cliente che si è rivolto a CoContest, la piattaforma italiana che indice miniconcorsi di progettazione e design d’interni, ha richiesto proprio questo: ristrutturare un appartamento di medie dimensioni perché ha intenzione di destinarlo all’affitto agli studenti della vicina università.
L’appartamento è composto da due camere doppie, che vanno rinnovate, ripensando stile e posizioni dei mobili fondamentali: letti, armadi e scrivanie. La cucina è molta vecchia, ma non sono state date precise indicazioni circa la sua sostituzione o semplice modernizzazione. Il cliente, tuttavia, si è mostrato molto aperto e disponibile alle proposte dei designer. Il bagno è lo spazio in cui serve più lavoro, in quanto è molto vecchio e la vasca è poco utilizzabile. E' stata richiesta, infatti, la sostituzione di quest’ultima con una doccia moderna, in grado di armonizzarsi con lavandino, bidet e wc, che si preferisce mantenere in quanto pezzi di design d’epoca. Il bagno deve anche ospitare la lavatrice, che fino a questo momento è stata collocata in cucina. Il soggiorno è uno spazio abbastanza complesso: l’ideale sarebbe collocarvi un lettino per gli ospiti e riuscire a dare alla stanza una certa privacy nel momento in cui viene utilizzata per il pernottamento. Molto importante è lo spazio del living, dove gli abitanti dell’appartamento possono incontrarsi con i propri amici.
Sono stati ben diciassette i progetti sottoposti al cliente. Tra i migliori figura quello dell’architetto Giovanni Bonaretti, che ha deciso di realizzare un intervento il meno invasivo possibile sulla struttura dell'immobile, evitando demolizioni. Nel soggiorno, tenendo presente l’esigenza di ottenere una zona destinata all’occorrenza alla notte, si è realizzato un piccolo rialzo di 45 centimetri, “racchiuso” attraverso un sistema di tendaggio su piste poste sul soffitto, per ottenere la giusta privacy notturna. Il palco, in legno, riprende l'idea di ridefinire la pavimentazione con un parquet chiaro montato sul pavimento esistente e ha come zoccolo una piccola libreria mensolata che ne definisce il perimetro. Per far sì che il bagno non fosse direttamente visibile dall’ingresso si è deciso di intervenire realizzando una zona di filtro (antibagno) che potesse contenere anche la lavatrice. All'interno del bagno, oltre alla sostituzione della doccia al posto della vasca, l'intervento verte sul cambio della pavimentazione con lastre di pietra naturale. Per quanto riguarda i sanitari, è assolutamente possibile mantenere quelli esistenti. La cucina è stata progettata per garantire l'opportunità di pranzarvi e cenarvi liberamente e, attraverso il massimo utilizzo dello spazio, si è potuto ottenere una zona per un tavolo e almeno tre sedute in prossimità dell'uscita sul terrazzo. Nelle camere, una matrimoniale e l'altra doppia (ma nulla vieta che entrambe siano entrambe doppie o entrambe matrimoniali), tutti gli arredi sono stati sostituiti e riposizionati, seguendo uno stile moderno e lineare, ma altamente funzionale.

Progetto dell’architetto Giovanni Bonaretti

Progetto dell’architetto Giovanni Bonaretti
L’architetto Roberta Leo dichiara che, con pochi accorgimenti tecnici ed estetici, si può cambiare completamente l’aspetto dell’appartamento, nel rispetto delle richieste della committenza. Pochissimi e mirati sono infatti gli interventi murari. Uno dei nodi focali è la nuova distribuzione del soggiorno. Le esigenze qui sono due: da un lato creare un ambiente accogliente da godere assieme agli ospiti, dall’altro ricavare lo spazio per un posto letto aggiuntivo. La soluzione è quella di prevedere un setto murario che divide idealmente in due zone funzionali distinte e separate il soggiorno stesso. Il lato verso l’ingresso ospita una comoda zona pranzo con tavolo allungabile. Sul lato opposto si sviluppa invece la zona relax con poltrone, mobile tv e un divano letto. Completano l’arredamento della stanza una libreria e una zona scrivania e armadi, sfruttabile da eventuali ospiti che occupano il posto letto aggiuntivo. La separazione delle due zone garantisce la privacy degli occupanti. Nella vicina cucina si è pensato invece di sostituire i mobili esistenti lasciando però inalterata la posizione del piano cottura e del lavabo, per ridurre al minimo le modifiche agli impianti. Nel nuovo arredo è prevista anche una penisola con sgabelli per un pranzo veloce o la colazione. Per ridurre i costi si è pensato di non sostituire le piastrelle del rivestimento, ma di tinteggiarla con uno strato di resina sottile. Anche il pavimento, non solo in cucina ma in tutto l’appartamento, non viene sostituito ma coperto con delle lastre in pvc finitura parquet. Soluzione questa che sta riscuotendo sempre più successo, soprattutto nelle ristrutturazioni. L’intervento più massiccio è invece stato fatto nel bagno, oggetto di una completa trasformazione. Si è optato qui per una soluzione che ha di fatto “moltiplicato” la funzionalità del locale. L’ampia doccia passante centrale a raso terra, con pareti scorrevoli, separa la zona lavabo dalla zona sanitari e lavanderia. Su richiesta del cliente sono stati lasciati vaso e wc esistenti. Il lavabo invece è stato sostituito da un mobile, ma solo per mostrare le potenzialità dello spazio; in realtà nulla vieta di installare il lavandino esistente. Il bagno è l’unica stanza dove è previsto il rifacimento di pavimenti e rivestimenti. Le due camere da letto sono state arredate in modo molto pratico e funzionale. La camera 1 ha due letti, armadio e scrivania. Nella camera 2, di dimensioni più ridotte, si è pensato invece di prevedere armadio, scrivania, un letto a castello, attrezzabile tra l’altro con terzo letto supplementare o cassetto contenitore.

Progetto dell’architetto Roberta Leo

Progetto dell’architetto Roberta Leo
L’architetto Dino Tijan invece tiene conto della volontà di definire meglio gli ambienti abitativi, schermando la zona bagno dall'ingresso e dalla zona giorno mediante partizioni interne. Prolungando il disimpegno originale, si nasconde la zona bagno e (nel contempo) si definisce meglio la zona di ingresso all'appartamento. Nella zona giorno, l'impiego di laminato per i pavimenti e per la controparete dà allo spazio un'atmosfera di calore, modernità ed eleganza. Il laminato per il pavimento può essere anche posato direttamente sui paviemtni esistenti. La controparete, oltre che da porta di ingresso alla stanza da letto, fa da sfondo alla zona giorno. La richiesta di un quinto letto è stata soddisfatta con l'impiego di un letto a scomparsa che, da chiuso, diventa parte integrante dell'arredo e quindi utilizzabile anche come mobile. Essendo un appartamento pensato per studenti, la cucina è stata assemblata con elementi base che soddisfano i bisogni di persone giovani. Gli elementi hanno una finitura in acciaio inox per renderli di facile manutenzione e duraturi nel tempo. Il bagno minimal mantiene i sanitari originali (Pozzi-Ginori) con l'aggiunta della lavatrice (inglobata nell'apposito mobile), lavabo con specchio e una composizione di mensole fissate a parete. La doccia si colloca in fondo al bagno onde sfruttare tutta la sua larghezza per il piatto doccia e per non ostruire il serramento (unica fonte di luce e ventilazione naturale). I pavimenti di bagno e cucina, realizzati in piastrelle di gres porcellanato, sono di facile manutenzione e resistenti nel tempo. Le camere, infine, propongono una soluzione diversa rispetto ai letti a castello, con l'utilizzo di letti "loft" per rendere lo spazio dinamico e trasformabile.

Progetto dell’architetto Dino Tijan

Progetto dell’architetto Dino Tijan
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