Chi è un collezionista sa bene che prima o poi lo spazio che ha a disposizione per poter esporre i propri oggetti sarà troppo piccolo e stretto e bisognerà trovare una nuova collocazione. Perché invece di chiuderli in cantine o soffitte non si pensa di aprire un museo privato nella propria abitazione? Questo è quello che ha pensato il cliente di Cocontest che, trovatosi di fronte a una collezione molto grande di tostapane d’epoca, ha pensato bene di affidarsi alla prima piattaforma 2.0 di crowdsourcing per l'Architettura e l'Interior design per progettare e ristrutturare una nuova casa situata nelle campagne della Germania, con l’intenzione di farne dimora privata e museo pubblico.
Unica richiesta da parte del cliente era l’utilizzo dello stile industriale per la progettazione, consono con la sua collezione vintage di tostapane risalenti tra il 1906 e il 1950.

Il progetto vincente è dei designers MicMa Studio che, integrando pochi ma azzeccati complementi di arredo a quelli già in possesso del cliente, hanno creato uno spazio funzionale ed equilibrato di industrial design. Gli elementi cardini del museo sono dei semplici tavoli, consolle, mensole scaffalature con ripiani in legno vintage e struttura in metallo nero. Questi con grande eleganza si susseguono andando a ricreare un percorso e delle aree ben distinte: un’area per potersi sedere e rilassare su dei comodi divani in cuoio e un tavolo che da mensola di esposizione si trasforma in ripiano per poter mangiare o leggere libri e riviste facenti parte della collezione del cliente. Ad arricchire l’ambiente il tetto con travi in legno messe di nuovo a vista, demolendo il controsoffitto esistente, da cui scendono lampade industriali in diverse altezze, andando così a movimentare ancora di più lo spazio.

Medaglia d’argento per Decolite Design che ha creato una casa museo dividendo i vari ambienti con stili differenti: lo stile industriale per la zona museo, lo stile moderno per il piano terra privato e lo stile scandinavo per la zona notte posta nella mansarda al piano secondo. Dall’ingresso principale con biglietteria e un comodo divano si accede nella grande sala museo, anche in questo caso con soffitto a travi in legno lasciato a vista. Il museo è composto da scaffali in acciaio di stile industriale, ispirato all’arte di Mondrian: tramite pannelli colorati di blu, rosso e giallo gli scaffali vengono così schermati all’occhio del visitatore, che danno origine a zone a sorpresa. Tutto il perimetro della sala viene poi percorso da una bacheca a nastro strutturata che aiuta il visitatore in un percorso preimpostato ad arrivare nella grande cucina vintage del cliente colore celeste chiaro, arredata dal designer con dei tavoli bar anni 50 e un bancone per i souvenir. La casa con ingresso diretto dal museo ed uno privato sul retro presenta una linea molto pulita per la zona giorno, con un pavimento in pietra scura e una living area bianca e nera, mentre salendo in mansarda, la camera da letto tutta il legno bianco con piante pendenti dal soffitto crea un senso di calore e intimità.

L’ idea di Dom-Studio è stata ricreare uno spazio che con il tempo può essere modificato in forma e dimensione ogni qualvolta il cliente voglia. Alla base dell’idea sta la realizzazione di un modulo base a forma di cubo formato da un semplice telaio metallico con vetro o plexiglass posto sulla base e sulla parte superiore. L’assemblaggio di questo modulo base crea uno spazio armonico e vivace: al centro della stanza un tavolo dove poter leggere riviste, libri e poter mangiare è circondato da questi cubi che creano una successione di vuoti e pieni che movimentano l’ambiente e danno origine a un dinamismo di una scatola dentro la scatola. Il dinamismo di vuoti e pieni è stato ripreso dalle pareti perimetrali: le finestre si alternano ai muri pieni che sono arredati da scaffali composti da una struttura in metallo (uguale a quelli dei cubi) e mensole in legno.
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