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Dopo aver ottenuto il via libera al Senato, il governo guidato da Giuseppe Conte ha incassato la fiducia definitiva alla Camera con 350 voti favorevoli, 236 contrari e 35 astenuti. Il nuovo governo italiano è così pronto a partire.

Nuovo governo ultime notizie

In serata, il presidente del Consiglio ha lanciato un tweet scrivendo: “Da oggi pronti a lavorare per migliorare la qualità della vita degli italiani”. Il primo impegno internazionale per Conte sarà quello con il G7 a La Malbaie, in Canada, venerdì e sabato. Vediamo quali sono stati alcuni dei temi trattati dal presidente del Consiglio nel suo discorso alla Camera.

Europa e debito

Nel corso del suo intervento, parlando di Europa e debito, il presidente del Consiglio ha ribadito la sua volontà di negoziare sul fronte della discesa progressiva del debito, precisando: “Bisognerà vedere come arrivarci”.

Reddito di cittadinanza

In merito al reddito di cittadinanza, Conte ha spiegato: “Capisco che sul reddito di cittadinanza ci possano essere valutazioni opposte, ma tengo a precisare che il reddito di cittadinanza non sarà concepito come una misura assistenziale, lo abbiamo concepito come un sostegno per il reinserimento lavorativo. Cercheremo di progettare questa misura in modo molto oculato, in modo molto articolato”.

Flat tax

Sul fronte della flat tax, il presidente del Consiglio ha affermato: “Avrà un sistema di aliquote, per recuperare in qualche modo i criteri di progressività, e la no tax area”. Conte ha poi aggiunto: “Credo che possiamo essere tutti d'accordo sul fatto che il sistema fiscale tributario oggi in Italia lascia molto a desiderare. C’è da operare una riforma e confidiamo quanto prima di portare un progetto”.

Riforma delle banche popolari

Parlando alla Camera, Conte ha detto che “sicuramente ci sarà la revisione dei provvedimenti sul credito cooperativo e sulle banche popolari, soprattutto per quelle più integrate sul territorio, per recuperare la loro funzione che aiuta molto il tessuto produttivo quello meno visibile, quello delle piccole e medie imprese”. Precisando poi: “Stiamo maturando consapevolezza e la valutazione, che è nel contratto, che ci sia da distinguere, che sia opportuno distinguere fra banche che erogano credito, e soprattutto sono caratterizzate a livello territoriale, e banche di investimento, votate più alla speculazione”.

Investimenti nelle infrastrutture

Ha poi fatto sapere che “non ci sottrarremo agli investimenti nelle infrastrutture”, aggiungendo: “Pensiamo che gli investimenti produttivi siano un passaggio fondamentale per una politica di crescita”.

Sistema giustizia

Tra le intenzioni c’è anche quella di migliorare il sistema giustizia, “perché tutti i cittadini devono essere trattati allo stesso modo; perché dobbiamo avere un sistema certo, perché sennò i meccanismi sanzionatori non esplicheranno mai un meccanismo deterrente e dobbiamo anche attrarre gli investitori stranieri”. Conte ha sottolineato: “Oggi i processi civili e penali non funzionano. La giustizia è diventata censitaria. Chi ha i soldi può permettersi difese molto articolate e indagini personali riuscendo a difendere bene le proprie ragioni”.

Scuola e sanità

In merito a scuola e sanità il presidente del Consiglio ha detto: “In materia di buona scuola abbiamo ragionato con tanti stakeholders, ci sono criticità su cui vogliamo intervenire. In materia di sanità, vogliamo che tutti possano beneficiare delle cure e vogliamo promuovere l’adozione di modelli organizzativi più efficaci. Su una cosa siamo inflessibili: vogliamo che tutti gli interventi in materia siano guidati da un principio direttivo, vale a dire che nelle scelte dei responsabili sul piano manageriale non vogliamo l’influenza della politica”.

Conflitto d’interessi

Quando è stato il momento di parlare di conflitto d’interessi il clima si è surriscaldato. A smuovere gli animi, in particolare, una frase del presidente del Consiglio: “Quello del conflitto di interessi è una vexata quaestio e queste interruzioni dimostrano che ciascuno ha un piccolo conflitto d'interesse da risolvere”.

Conte ha quindi precisato: “Sono stato frainteso. Vedete: il conflitto d’interessi si annida anche nei condomini”. L’obiettivo del governo sarà quello di fare in modo di “prevenirlo”, così che “chi è chiamato a rivestire funzioni pubbliche sia invitato a sottrarsi a situazioni che ne minano l’operatività”.

Nuovo governo, le pensioni

Di riforma Fornero non si è parlato, ma si tratta di un tema centrale per l’esecutivo giallo-verde. Nel contratto per il governo del cambiamento si legge: “Occorre provvedere all’abolizione degli squilibri del sistema previdenziale introdotti dalla riforma delle pensioni cd. ‘Fornero’ stanziando 5 miliardi per agevolare l’uscita dal mercato del lavoro delle categorie ad oggi escluse. Daremo fin da subito la possibilità di uscire dal lavoro quando la somma dell’età e degli anni di contributi del lavoratore è almeno pari a 100, con l’obiettivo di consentire il raggiungimento dell’età pensionabile con 41 anni di anzianità contributiva, tenuto altresì conto dei lavoratori impegnati in mansioni usuranti. Inoltre è necessario riordinare il sistema del welfare prevedendo la separazione tra previdenza e assistenza. Prorogheremo la misura sperimentale ‘opzione donna’ che permette alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 anni di contributi di andare in quiescenza subito, optando in toto per il regime contributivo. Prorogheremo tale misura sperimentale, utilizzando le risorse disponibili”.

Nuovo governo 2018, il premier

Giuseppe Conte è dunque il nuovo presidente del Consiglio. Spetta a lui la guida del nuovo governo 2018. Come ricordato qualche settimana fa, Giuseppe Conte ha 54 anni, è nato a Volturara Appula, in provincia di Foggia, ed è residente a Roma. Si è laureato in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma nel 1988.

Dal 2010 al 2011 ha fatto parte del Cda dell’Agenzia Spaziale Italiana e nel triennio 2012-2015 è stato componente dell’Arbitro Bancario e Finanziario (sede di Napoli). E’ professore ordinario di Diritto privato a Firenze e insegna alla Luiss Diritto privato nella facoltà di Economia. E’ avvocato cassazionista ed è inoltre responsabile scientifico dal 2006 del corso “Giurista d’impresa”.

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