
Ci sono novità per quanto riguarda l’esenzione del bollo auto per auto storiche, ovvero per quelle con anzianità tra i 20 e i 30 anni e di interesse storico o collezionistico.
A cambiare le carte in tavola, infatti, potrebbe essere una recente sentenza della Corte Costituzionale che affida alle Regioni la libertà di introdurre esenzioni fiscali sul bollo auto, senza però aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale.
Nella fattispecie, la nuova pronuncia è arrivata dopo il contenzioso nato tra la Commissione tributaria provinciale di Bologna e la Regione Emilia-Romagna sul pagamento il bollo sulle auto storiche (tassa automobilistica regionale per autoveicoli e motoveicoli con anzianità tra i 20 e i 30 anni classificati di interesse storico o collezionistico).
La Consulta ha precisato, con la sentenza n. 122, che “le peculiarità attribuite alla tassa automobilistica impongono alle Regioni soltanto di non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale”.
Questo, sostanzialmente, significa che “in funzione di specifiche esigenze”, le Regioni possono decidere in autonomia, come introdurre esenzioni “anche se non previste” dal legislatore statale.
Il fatto che le Regioni siano libere di stabilire le esenzioni sul bollo auto, senza rispettare i limiti dettati dalle norme statali ma con l’unico vincolo di non aumentare la pressione fiscale rispetto ai massimi previsti dallo Stato, teoricamente potrebbe comportare addirittura l’abolizione del bollo da parte delle regioni per i suoi residenti.
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