
È finalmente arrivato il tanto atteso via libera dell'Aula del Senato alla fiducia sulla legge di Bilancio con 109 sì, 76 i contrari e un astenuto. Con la fiducia del Senato la manovra 2023 diventa legge. La manovra 2023 è ora legge, scopriamo tutte le principali misure contenute nel testo (disponibile anche in pdf).
Il testo completo della legge di bilancio 2023
Il testo del disegno di legge bilancio è composto da 174 articoli e non presenta particolari modifiche rispetto al testo circolato nei giorni precedenti e che aveva subito già delle modifiche rispetto alla bozza approvata dal Consiglio dei Ministri.
Quando sarà definitiva la legge di bilancio?
Trattandosi di un disegno di legge, la legge di bilancio è efficace dopo l'approvazione del Parlamento. Il via libera definitivo è arrivato con il voto di fiducia in Senato del 29 dicembre e dal 1º gennaio entrerà ufficialmente in vigore.
Cosa prevede la nuova legge di bilancio?
La nuova legge di bilancio 2023 prevede importanti novità che riguardano il taglio Iva sui prodotti dell'infanzia; la pace fiscale; le misure contro il caro energia, il taglio del cuneo fiscale, le modifiche al reddito di cittadinanza e all'assegno universale.
Puoi scoprire tutte le novità della nuova legge di bilancio qui
Superbonus
Anche tramite gli interventi del decreto Aiuti quater, la legge di Bilancio detta il nuovo calendario per sfruttare il superbonus 110 anche nel 2023, ma sarà possibile solo in specifici in formula piena per i condomini (grazie alla proroga delle Cilas per i condomini entro il 31 dicembre 2022 per mantenere il regime di maggior favore al 110%), per gli altri scenderà infatti al 90%. In tema di cessione del credito, si introduce anche il nuovo prestito ponte garantito da Sace per le imprese con problemi di liquidità derivante della mancata monetizzazione dei crediti fiscali.
Non solo, le cessioni del credito passano da quattro a cinque. La prima sarà libera, poi ce ne saranno tre verso banche, intermediari finanziari, società appartenenti a gruppi bancari e assicurazioni e, infine, ci sarà il trasferimento da banca a correntista partita Iva.
Bonus casa green
Tra le novità (o meglio, vecchie conoscenze) c’è il bonus case green, una detrazione del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di case ad alta efficienza energetica (in classe A e B) effettuati entro il 31 dicembre 2023 direttamente dal costruttore.
Mutui
Del testo della legge di Bilancio fa parte un’altra “vecchia” norma che viene reintrodotta, stavolta in tema di mutui, per permettere il passaggio dal tasso variabile al fisso. Una misura particolarmente importante considerando anche l’aumento dei tassi di intesse che si sta verificando.
Nel dettaglio, chi ha un mutuo a tasso variabile per meno di 200 mila euro (importo richiesto) e un'Isee attuale non superiore a 35mila euro può rinegoziare il proprio tasso dal variabile al fisso. Anche le agevolazioni per l’acquisto della prima casa per gli under 36 vengono prorogate a tutto il 2023.
Proroga bonus mobili
Altra proroga molto attesa è quella che riguarda il bonus mobili, una detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto il cui tetto viene portato fino al tetto di 8.000 euro (e non a 5.000 euro come già previsto, riducendo di fatto il taglio rispetto ai 10.000 euro di quest’anno).
Proroga bonus barriere architettoniche
Confermata anche la proroga per il bonus barriere architettoniche (fino al 2025) auspicata da più parti. La misura consiste in una detrazione al 75% per i lavori di abbattimento degli ostacoli alla mobilità.
Pensioni
In attesa di una vera e propria riforma in materia, attesa ormai da anni, la legge di Bilancio interviene per evitare il ritorno alla Fornero.
Quota 103
Dal 1º gennaio 2023 parte ufficialmente quota 103, un meccanismo di uscita anticipata dal mondo del lavoro che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. Chi decide di restare in servizio può scegliere di non avere il versamento dei contributi previdenziali che quindi restano in busta paga.
Opzione donna
Proroga con modifiche per opzione donna, cambiano i requisiti: 60 anni (con un anno in meno di requisito anagrafico per ogni figlio fino un massimo di due) per 3 categorie svantaggiate:
- donne caregiver;
- invalide al 74%;
- lavoratrici di aziende in crisi (in quest'ultimo caso l'uscita è possibile con 58 anni d'età indipendentemente dal numero dei figli).
Aumento pensioni
Per le pensioni minime si prevede l’aumento a 600 euro, ma solo per gli over 75 e solo per il 2023. Per il resto, la rivalutazione del 7,3% verrà applicata con diverse percentuali a seconda delle fasce di appartenenza:
- rivalutazione del 100% per i trattamenti fino a 4 volte il minimo;
- rivalutazione dell’85% per i trattamenti fra 4 e 5 volte il minimo;
- rivalutazione del 53% per i trattamenti fra 5 e 6 volte il minimo;
- rivalutazione del 47% per i trattamenti fra 6 e 8 volte il minimo;
- rivalutazione del 37% per i trattamenti fra 8 e 10 volte il minimo;
- rivalutazione del 32% per i trattamenti oltre 10 volte il minimo.
Flat tax
La soglia di ricavi e compensi che consente ai lavoratori autonomi di accedere all'imposta forfettaria del 15% passa da 65.000 a 85.000 euro. Viene introdotta anche la flat tax nella forma incrementale, gli autonomi che non aderiscono al regime forfettario, potranno beneficiare la tassa piatta del 15% sugli aumenti di reddito calcolati rispetto ai tre anni precedenti.
Cuneo fiscale
Per i redditi fino a 35mila euro il cuneo fiscale si riduce di due punti percentuali, mentre per i redditi fino a 25mila euro il taglio del cuneo è di tre punti. I premi produttività fino a 3mila euro sono tassati al 5%.
Reddito di cittadinanza
Ulteriore stretta sul reddito di cittadinanza in manovra, le mensilità sono state ridotte da 8 a 7 (e non saranno più 18 come prevedeva la formula introdotta originaria). Introdotta anche Arriva anche la decadenza automatica dal beneficio nel caso in cui non si accetti la prima offerta di lavoro, anche se si attende un decreto per definire il tipo di offerta non rifiutabile.
Al contempo si introduce il reddito alimentare, un fondo sperimentale da erogare ai soggetti in condizioni di povertà assoluta tramite pacchi alimentari realizzati con l'invenduto della distribuzione alimentare, da prenotare mediante una applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili.
Assegno unico e congedo parentale
L’assegno unico viene maggiorato del 50%, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 4 figli o più. Si introduce poi un mese in più di congedo parentale all'80% (anziché al 30% della retribuzione) da godere fino ai sei anni del bambino, riconosciuto sia alla mamma che al papà del bambino in via alternativa.
Carta risparmio spesa
La manovra prevede un fondo da 500 milioni per per sostenere l’acquisito di beni alimentari di prima necessità per le persone con un Isee non superiore a 15 mila euro. I buoni spesa comunali vengono riproposti con il nuovo nome di “carta risparmio spesa”.
Smart working
Arriva la proroga dello smart working fino al 31 marzo 2023 per i lavoratori pubblici e privati fragili, ma non per i genitori con figli under 14 anni.
Bonus bollette
Aumenta la platea dei percettori del bonus sociale nel settore elettrico e in quello del gas. La soglia Isee per accedere al bonus da parte dei soggetti economicamente svantaggiati sale da 12.000 a 15.000 euro.
Bonus psicologo
Il bonus psicologo diventa permanente dal 2023 anno e l’importo fruibile sale da 600 a 1.500 euro.
Obbligo di Pos
Retromarcia sul Pos obbligatorio, restano le norme attualmente in vigore, che prevedono la sanzione di 30 euro a chi rifiuta il pagamento elettronico.
Tetto al contante
L’innalzamento del tetto al contante resta a 5.000 euro, a partire dal primo gennaio 2023. Alla fine, la norma non è stata stralciata per allinearci agli altri paesi europei dove i tetti al contante sono più alti o non ci sono affatto.
Tregua fiscale
In materia di debiti con il Fisco, arriva la sanatoria delle irregolarità formali sulle dichiarazioni dei redditi, una forma speciale di ravvedimento, la definizione agevolata degli atti di accertamento, la conciliazione agevolata, la regolarizzazione dei versamenti, l'annullamento automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro.
Da segnalare lo stralcio automatico delle cartelle fino a mille euro relative al periodo 2000-2015 slitta al 31 marzo ma restano fuori le sanzioni amministrative, multe comprese, e saranno i comuni a decidere se cancellare o meno imposta e sanzioni (gli interessi saranno in ogni caso cancellati). Alle rateizzazioni della definizione agevolata delle cartelle si applica un tasso di interesse del 2% anziché il tasso reale.
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