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Congedo parentale
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La bozza della legge di Bilancio contiene diverse misure rivolte alla famiglia che hanno l’obiettivo di incentivare la natalità. Tra queste, una delle novità più importanti riguarda proprio il congedo parentale, che potrebbe cambiare formula con la Manovra 2024.

Scopriamo come funziona e quali sono le modifiche allo studio del governo Meloni secondo le ultime notizie. Ecco tutto quello che c’è da sapere per lavoratori e lavoratrici dipendenti.

Cos'è il congedo parentale

Il congedo parentale è un periodo di astensione facoltativo dal lavoro, concesso a lavoratori e alle lavoratrici, per prendersi cura del proprio figlio nei suoi primi anni di vita “e soddisfarne i bisogni affettivi e relazionali”, si legge sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia. Durante questo periodo, i dipendenti percepiscono un'indennità economica sostitutiva del reddito da lavoro.

Come funziona il congedo parentale

Come spiega anche l’Inps sul proprio sito, il congedo parentale spetta ai genitori che hanno un contratto di lavoro, possono usufruirne entro i primi 12 anni di vita del bambino per un periodo complessivo, tra i due genitori, non superiore a 10 mesi, elevabili a 11 se il padre lavoratore si astiene dal lavoro per un periodo, continuativo o frazionato, di almeno 3 mesi. I periodi di congedo parentale possono essere fruiti dai genitori anche contemporaneamente.

Nel dettaglio, il congedo parentale spetta:

  • alla madre lavoratrice dipendente per un periodo - continuativo o frazionato - di massimo 6 mesi;
  • al padre lavoratore dipendente per un periodo - continuativo o frazionato - di massimo 6 mesi, che possono diventare 7 in caso di astensione dal lavoro per un periodo di almeno 3 mesi;
  • al padre lavoratore dipendente, anche durante il periodo di astensione obbligatoria della madre (a partire dal giorno successivo al parto) e anche se la stessa non lavora;
  • al genitore solo (padre o madre) per un periodo continuativo o frazionato di massimo 11 mesi. L’articolo 32, comma 1, lettera c), del d.lgs. 151/2001 precisa che per genitore solo deve intendersi anche il genitore nei confronti del quale sia stato disposto, ai sensi dell’articolo 337-quater del Codice civile, l’affidamento esclusivo del figlio (circolare INPS 27 ottobre 2022, n. 122).       

Se il rapporto di lavoro cessa all'inizio o durante il periodo di congedo, il diritto al congedo parentale viene meno dalla data di interruzione del lavoro.

Ai lavoratori dipendenti che siano genitori adottivi o affidatari, il congedo parentale spetta con le stesse modalità descritte sopra, entro i primi 12 anni dall'ingresso del minore nella famiglia, indipendentemente dall'età del bambino all'atto dell'adozione o affidamento, e non oltre il compimento della sua maggiore età.

In caso di parto, adozione o affidamento plurimi, il diritto al congedo parentale spetta alle stesse condizioni per ogni bambino. Attualmente, la formula del congedo parentale prevede:

L’attuale struttura del congedo parentale prevede:

  • 9 mesi retribuiti al 30%, da poter utilizzare fino a 12 anni del figlio;
  • 1 mese retribuito all’80% da poter utilizzare fino ai 6 anni del figlio.

Le novità della Manovra 2024

Il testo della bozza di Manovra 2024 prevede che venga innalzata all’80% la retribuzione di uno dei 9 mesi al 30%. In sostanza, il congedo parentale per il 2024 potrebbe cambiare così:

  • 8 mesi retribuiti al 30%, da poter utilizzare fino a 12 anni del figlio;
  • 1 mese retribuito all’80%, da poter utilizzare fino a 12 anni del figlio;
  • 1 mese retribuito all’80% da poter utilizzare fino ai 6 anni del figlio.

Come fare domanda per il congedo parentale?

La domanda va inoltrata prima dell'inizio del periodo di congedo parentale richiesto. Se viene presentata dopo, saranno pagati solo i giorni di congedo successivi alla data di presentazione della domanda. Per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, l'indennità è anticipata dal datore di lavoro.

Le lavoratrici e i lavoratori possono presentare la domanda di congedo parentale online all'Inps attraverso il servizio dedicato.

In alternativa, si può fare la domanda tramite Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile, o tramite enti di patronato e intermediari dell'Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

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