
Sempre più aziende hanno problemi a pagare puntualmente i propri fornitori in Europa. Secondo uno studio di Intrum, fornitore leader di servizi di credito e di gestione patrimoniale presente in 20 Paesi europei, il 59% delle aziende in Europa riconosce di avere difficoltà ad assumere i propri impegni di pagamento a causa dell'incertezza economica. Il dato dell'Italia è in perfetta media europea (59%).
Il documento colloca la Spagna (66%) come uno dei Paesi europei con la più alta percentuale di aziende che hanno difficoltà a pagare puntualmente i propri fornitori, preceduta da Slovenia (69%), Irlanda (67%) e Portogallo (66%). Anche Germania, Regno Unito, Norvegia, Finlandia e Olanda sono al di sopra della media europea, mentre Francia e Italia rimangono in linea con la media.
I cinque territori con la percentuale più bassa di aziende in questa situazione sono Austria (52%), Repubblica Ceca (50%), Croazia (50%), Danimarca (47%) e Belgio (46%). Sono gli unici Paesi, insieme a Bosnia-Erzegovina, Serbia e Polonia, ad avere risultati migliori rispetto alla media.
Uno dei motivi per cui le aziende sono costrette a ritardare i pagamenti è il mancato rispetto degli obblighi finanziari da parte dei propri clienti. Secondo questo rapporto, il 70% afferma che potrebbe rispettare i propri fornitori se i debitori pagassero in tempo le fatture in sospeso. Questa situazione, sostiene Intrum, "genera un effetto domino che si ripercuote sulla sostenibilità dell'intero ecosistema aziendale nel suo complesso". E aggiunge che l'attuale incertezza economica “sta influenzando la capacità delle aziende di far fronte ai propri impegni finanziari”.
Un’altra conclusione dello studio è che l’elevato numero di aziende con difficoltà nel pagare puntualmente i propri fornitori riflette una crescente necessità di adattare le pratiche di pagamento a un contesto economico difficile.
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