
“La questione dei cosiddetti crediti incagliati è il tema prioritario e più urgente sul quale il governo si sta concentrando”. Lo ha detto a idealista/news il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, interpellato dopo gli incontri avuti con il governo per discutere, insieme alle altre associazioni di categoria, delle ultime novità in tema di cessione del credito per i bonus edilizi. Un argomento di grande interesse, in particolar modo all’indomani della decisione da parte del governo di porre fine alla possibilità di aderire a questa opzione.
Superbonus gli incontri per discutere dei crediti bloccati
Lunedì 20 febbraio 2023 si è svolto un incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti di Abi, Cdp e Sace e con le associazioni di categoria Ance, Confedilizia, Confindustria, Confapi, Alleanza cooperative italiane, Cna e Confartigianato per discutere dello stop deciso per la cessione dei crediti dei bonus edilizi. Giovedì 23 febbraio 2023 è stata poi la volta del tavolo tecnico al Ministero dell’Economia e delle Finanze, un incontro per discutere in particolare del problema dei crediti incagliati. Martedì 28 febbraio 2023 si è svolta poi un’audizione dinanzi alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati.
Le novità sulla cessione del credito per i bonus edilizi
Con il decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il governo è intervenuto con “misure urgenti in materia di cessione dei crediti”, ponendo fine alla possibilità di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura in tema di bonus edilizi.
Un intervento così motivato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: “Il superbonus nasceva con intenti condivisibili, ma la misura è stata scritta così male e gestita così male che ha generato una mole enorme di problemi che ora noi siamo chiamati a risolvere. Siamo intervenuti su una situazione fuori controllo”. Una decisione che però ha creato malumori e preoccupazioni. Cosa attendersi adesso?
Superbonus, il nodo dei crediti incagliati all’attenzione del governo
Per provare a capire qualcosa di più, idealista/news ha parlato con il presidente di Confedilizia, che ha preso parte agli incontri a Palazzo Chigi e al Ministero dell’Economia. “Abbiamo avuto lunedì 20 febbraio l’incontro un po’ più politico a Palazzo Chigi e giovedì 23 febbraio quello tecnico. Nel corso del primo incontro abbiamo messo in evidenza il punto di vista della proprietà immobiliare.
L’unica vera apertura è stata sulla questione dei cosiddetti crediti incagliati.
Quel che è emerso chiaramente, sia dal primo che dal secondo incontro, è che quella sia la questione prioritaria e più urgente sulla quale il governo si sta concentrando. Si stanno invece rimandando le altre questioni, che noi stessi abbiamo posto nel corso dell’incontro”.
Le altre questioni e le proposte per il futuro
Il governo dunque punta in primis a risolvere l’importante problema dei crediti incagliati, ma non mancano altre questioni da affrontare. A tal proposito, il presidente di Confedilizia ha parlato delle questioni di diritto transitorio, in merito alle quali ha spiegato: “Stiamo dicendo che bisogna correggere e spostare in avanti alcune date per evitare il maggior numero possibile di problemi a soggetti che, sebbene la norma valga per il futuro, avevano fatto talmente tante operazioni e attività prima dell’ultimo provvedimento che rischiano di venire danneggiati”.
Poi ci sono le prospettive per il futuro da affrontare. Su questo punto, Spaziani Testa ha detto:
“Tra le proposte che abbiamo fatto c’è quella di mantenere il sistema, magari ridotto, della cessione del credito per interventi di miglioramento sismico e di eliminazione delle barriere architettoniche.
Individuando in questi interventi – soprattutto nei primi – le cose più importanti da fare, cose che senza la cessione del credito o altri sistemi analoghi non farà praticamente nessuno perché si tratta di interventi estremamente costosi. La nostra proposta è quella di provare a fare una cessione del credito limitata o qualcosa di simile per gli interventi che a nostro avviso è necessario fare”. E ha aggiunto: “Per il futuro abbiamo poi proposto di migliorare il sistema delle detrazioni, per esempio garantendo la possibilità di trasformare la detrazione in credito di imposta”.
Sullo sfondo c’è la discussa direttiva europea sulle case green, un collegamento che però Confedilizia non fa. In merito, Spaziani Testa ha sottolineato: “Non siamo tra coloro che dicono ‘intervenite perché dobbiamo adeguarci’, il messaggio che noi continuiamo a mandare è molto netto ‘non dobbiamo adeguarci a quel meccanismo, chiediamo ancora con forza al governo di fare di tutto perché quella direttiva, in quella forma, non sia approvata, si deve rifiutare l’idea dell’obbligo’”.
In conclusione, il presidente di Confedilizia ha affermato: “Si vede chiaramente che si sta agendo per gradi.
L’attenzione primaria è sulla questione dei crediti incagliati.
Il che ha un senso. Se si sblocca la questione dei crediti incagliati, per sbloccare la quale ci vorrà comunque del tempo anche con la norma migliore, è chiaro che si generano effetti benefici”.
Confedilizia in audizione in Commissione Finanze della Camera dei Deputati, le proposte presentate
Per discutere del decreto legge recante “Misure urgenti in materia di cessione dei crediti”, Confedilizia è stata ascoltata in audizione dinanzi alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati e ha avanzato specifiche proposte.
In particolare, la Confederazione italiana della proprietà edilizia ha proposto di:
consentire fino al 30 aprile l’utilizzo della cessione del credito e dello sconto in fattura;
mantenere tale meccanismo per gli interventi nelle unità immobiliari indipendenti, che riguardano nel 2023 le famiglie a basso reddito;
permettere l’utilizzo del superbonus al 110 o al 90 per cento anche per le spese sostenute fino al 30 giugno 2024;
prevedere, in capo dei beneficiari, la possibilità di trasformare la detrazione in credito d’imposta;
disporre che le detrazioni non usufruite nel corso dell’anno di riferimento possano essere utilizzate in anni successivi;
mantenere forme di cessione del credito e sconto in fattura per gli interventi di miglioramento sismico e di eliminazione delle barriere architettoniche.
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