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Il Fisco è intervenuto in tema di comodato d'uso gratuito, contratto dove “una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta”, e detrazioni fiscali. In particolare, ha chiarito cosa accade se si effettuano dei lavori in seguito ai quali si beneficia delle agevolazioni previste e poi, acquistando una casa, ci si trasferisce lasciando l'immobile in comodato. Si corre il rischio di perdere le detrazioni residue? 

Il chiarimento è arrivato il seguito al quesito presentato a Fisco Oggi, la rivista telematica dell'Agenzia delle Entrate, da parte di un utente. Nel dettaglio, è stato domandato: "Su un immobile che avevo in comodato ho eseguito dei lavori di ristrutturazione e sto usufruendo anche del bonus mobili. Avendo comprato la mia prima casa, se lascio l’immobile in comodato perdo le detrazioni residue?".

Nel fornire la sua risposta in tela di comodato d'uso gratuito e detrazioni fiscali, il Fisco ha spiegato che "al termine del comodato il contribuente potrà continuare a usufruire sia delle rate residue di detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (il comodatario, in qualità di detentore dell’immobile, al cessare della detenzione conserva il diritto alla detrazione) sia delle rate mancanti del bonus mobili ed elettrodomestici". Pur cessando il comodato, dunque, il contribuente può beneficiare delle detrazioni residue.

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In precedenza, il Fisco ha chiarito anche che la detrazione per l’effettuazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio spetta non soltanto al proprietario dell’immobile, ma anche al contribuente che detiene lo stesso sulla base di un titolo idoneo (per esempio, il comodato) e a condizione che egli sia in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.

Come funziona il comodato d'uso gratuito di un immobile?

Ma come funziona il comodato d'uso gratuito di un immobile? Il comodato d’uso gratuito è un contratto in base al quale “una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta”. Ne consegue che un dato soggetto ha diritto di utilizzare un bene mobile o immobile, senza versare alcun corrispettivo.

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