Le novità a partire dal 2025
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Efficienza energetica
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Con l’avvicinarsi della fine dell’anno si parla con maggiore concretezza del superbonus finanziato con i fondi del Pnrr e destinato alle abitazioni private delle famiglie a basso reddito. Nel 2024, infatti, l’agevolazione fiscale passerà al 70% e non prevederà più la possibilità di ricorrere alla cessione del credito e allo sconto in fattura. Un cambio di passo che rende certamente più oneroso ricorrere all’incentivo, il quale diventa di fatto inaccessibile per le famiglie più modeste.

Nuovo superbonus, gli interventi effettuati dalle Esco

E il nuovo superbonus con i fondi derivanti dalla revisione del Pnrr sarà destinato proprio alle abitazioni private delle famiglie a basso reddito. Come sottolineato dal Corriere della Sera, gli interventi non saranno più finanziati con il meccanismo delle detrazioni fiscali, ma saranno effettuati direttamente dalle Esco, le società di servizi del settore energetico, “sulla base di un accordo con un partner operativo, che il governo dovrà individuare, per coordinare l’operazione”.

I fondi ricavati dalla revisione del Pnrr ammontano a 1 miliardo e 380 milioni di euro e serviranno anche per l’efficientamento energetico delle case popolari e dell’edilizia residenziale sociale, un terzo di queste risorse, pari a 460 milioni di euro, sarà destinato al rinnovamento degli appartamenti nei condomini delle famiglie più povere.

Nuovo superbonus edilizio, quando partirà

Il nuovo superbonus con i fondi del Pnrr sarà operativo dal 2025. Come evidenziato dal Corriere della Sera, entro metà del 2024 il governo dovrà aver definito il meccanismo finanziario, i criteri di intervento e aver selezionato un partner operativo per gestire le risorse. Tali risorse – sotto forma di garanzie, prestiti o tassi agevolati – verranno girate alle Esco che si occuperanno di realizzare gli interventi. In base agli accordi tra Roma e Bruxelles, la decisione finale sugli investimenti da finanziare dovrà essere presa da un comitato composto da membri indipendenti dal governo.

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L'efficientamento energetico nella direttiva europea

Nel frattempo, si avvicina il 7 dicembre, giorno in cui Parlamento, Consiglio e Commissione Ue torneranno a riunirsi per stabilire il testo definitivo della direttiva sulle case green. Un testo che prevede un sistema di regole aperto, ma secondo il quale comunque i Paesi membri dovranno assicurare che “almeno il 55% della riduzione del consumo di energia primaria sia raggiunto attraverso il rinnovo degli edifici più energivori”. A quanto pare in Italia saranno circa 5 milioni gli edifici che dovranno adeguarsi. 

Una cifra considerevole se si considera che, in base ai più recenti dati Enea sull’utilizzo del superbonus 110 per cento, al 31 ottobre 2023 sono stati 438.137 gli edifici ristrutturati con il superbonus 110% con un costo pari a 92,4 miliardi di euro.

Superbonus 2024

Ma intanto come cambierà il superbonus nel 2024? Per le spese sostenute nel 2024 il superbonus spetterà nella misura del 70 per cento per i condomini e le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte e professione, per gli interventi su edifici composti da due a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche. Dal prossimo anno, inoltre, non sarà più possibile usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura. L’unica strada percorribile sarà la detrazione in 10 anni. 
 

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