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Quando si parla di un immobile in categoria F4 e di ristrutturazione edilizia, è possibile richiedere le detrazioni previste? Sul punto è intervenuto il Fisco. Ma di che tipo di fabbricati si tratta nello specifico? Edifici in corso di definizione che, una volta terminati, subiranno una modifica al catasto e verranno inseriti nella nuova categoria corrispondente. Ma vediamo quanto precisato in merito alle agevolazioni fiscali.

A Fisco Oggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, è stato domandato: “La detrazione per ristrutturazione edilizia può essere richiesta qualora gli interventi siano realizzati su un immobile che risulta in catasto nella categoria F/4?”.

Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha chiarito che, “nel rispetto di tutte le altre condizioni previste dalla normativa per accedere all’agevolazione fiscale, la risposta al quesito è affermativa”. 

Secondo quanto sottolineato, infatti, la detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia (articolo 3, comma 1, lett. d, del Testo unico sull’edilizia) spetta anche quando tali interventi vengono realizzati su immobili classificati nella categoria catastale F/4 (“unità in corso di definizione”).

C’è però una condizione da rispettare: dal titolo abilitativo che ha autorizzato i lavori deve risultare che le opere edilizie consistono in un intervento di conservazione del patrimonio edilizio esistente e non in un intervento di nuova costruzione.

Non solo. Al termine dei lavori l’immobile deve essere accatastato in una delle categorie catastali ammesse al beneficio (immobili residenziali e relative pertinenze).
 

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